Abbiamo contattato per Punkadeka i WELCH BOYS, band di punta della scena bostoniana, e abbiamo scambiato quattro chiacchere con il chitarrista T.J. Welch, membro fondatore della band…
…vista la sua simpatia e cordialità, sarebbe stato meglio farlo davanti ad una pinta di birra in un pub di Boston, ma ci accontentiamo dei mezzi messi a disposizione dalle moderne tecnologie…
Ciao T.J., raccontaci un pò di voi…
Ciao, siamo 5 ragazzi della working class che abbiamo trovato il tempo per stare assieme e suonare. Tutti noi sabbiamo suonato in band diverse da quando eravamo giovani. Io ero nei Blue Bloods, il nostro cantante Ed era il chitarrista degli Slapshot. Ormai siamo più vecchi, con più responsabilità sulle spalle, ma non abbiamo perso la voglia di suonare. Amiamo scrivere e suonare pezzi assieme e ci fa piacere sapere che c’è gente in diverse parti del mondo a cui piace la nostra musica.
Il vostro sound è 100% “made in Boston”. Come vivete tu e la tua band la scena di Boston attualmente?
Siamo influenzati da ciò che ci circonda. Quella che senti nella nostra musica nasce dalla vita di tutti i giorni in città. Abbiamo condiviso esperienze con altre band di Boston e ciò ci unisce tutti. Siamo cresciuti tutti ascoltando e andando ai concerti di band bostoniane quali SS Decontrol, Mission of Burma, The Pixies, DYS, The Cars, Aerosmith, Gang Green, J Geils, e atante altre.
Boston era ed è una grande città per il rock’n’roll. Boston non è una grande metropoli come New York, Chicago, Los Angles… non è un posto “glamour” … qui c’è molto più talento.
Tutto ciò non sarebbe possibile senza una popolazione di amanti del rock’n’roll. Qui la scena è incredibile.
La buona musica deve essere genuina. La gente ha bisogno di provare emozioni. La buona musica è genuina e la gente ha bisogno di provare emozioni che non sono preconfezionate.
Il rock and roll, e più specificatamente il punk rock, è il massimo quando proviene “dal sale della Terra”. Qui le strade di Boston son ricoperte di sale… specialmente nell’inverno!
Che musica ascolti? Quali sono le tue influenze musicali?
Ascolto punk e metal… ma anche Greatful Dead. Amo il jazz classico e ascolto Coltrane, Miles Davis, Sonny Rollins, Bill Evans. Il Reggae mi piace molto e mi apice rialssarmi quando ascolto musica.
Mi piace molto il nuovo album degli MGMT. Sono unici… Mi piacciono anche i Radiohead e i Pink Floyd e anche i Guided by Voice… mi fanno venir voglia di bere birra!
Gli High on Fire vanno bene quando voglio prendere a pugni un muro. Nick Drake mi calma molto. La sua musica va bene quando fumo..
Sono influenzato anche da altre cose oltre la musica: dalla Bibbia a Bukowski, moto, la vita all’aria aperta, danzatrici erotiche, e L’ abuso di alcool frequente ma moderato.
Quali sono i vostri piani per il futuro?
Spero di continuare a scrivere e suonare musica.
Al momento stiamo già lavorando ad un terzo album. Vogliamo bilanciare il nostro impegno a suonare e la vita con le nostre famiglie.
Verrete a suonare in Europa?
Stiamo lavorando con Onno e Laurens della nostra etichetta, la I Scream Records, per cercare di venire a suonare dal vivo in Europa per 2 settimane nell’estate del 2009. Forse avremo l’opportunità di aprire per qualche grande punk band e suonare in grandi show e festival.
Qual è stata la tua esperienza dal vivo più significativa?
Ho suonato in Europa per un mese quando ero nei Blue Bloods nel 2003.
Il tour era chiamato “Boston : Back on the map tour”. Abbiamo suonato con gli Slapshot e i Blood for Blood.
Eravamo tre band di Boston e c’era un forte senso di fratellanza tra di noi. Il pubblico europeo è stato grandioso. Voi apprezzate la musica americana più degli stessi americani.
Inoltre è stato molto bello stare ogni notte nello stage e vedere suonare Slapshot e Blood for Blood. E’ stato un grande momento… Jagermeister tutte le notti!
Cosa dobbiamo sapere ancora di voi?
Io sono per metà italiano. Mio nonno arrivò su una nave qui in USA nel 1908. Era siciliano, di Messina. Mia nonna era di Napoli. Il nostro cantante, Ed Lalli, e anch’egli mezzo italiano. Il batterista, Steve Maffeo, è 100% italiano. Guida anche una Ducati. Il bassista, Mark, e il lead guitarist, PJ, sono anche loro di origini italiane.
We’re an Italian American band, we’re coming to your town, we’ll help you party it down !!! .
Speriamo di avere la possibilità di suonare in Italia al più presto! “Arrivederci”!