E’ da poco uscito il loro secondo album sempre per la Victory Records, presto saranno in Italia per due date che si preannunciano esplosive insieme ai compagni di etichetta SomehowHollow sentiamo cosa ci raccontano i tedeschi WaterDown..
Deka: “The Files You Have on Me” è il vostro nuovo cd, uscito in tutti i negozi lo scorso 25 Marzo e prodotto dalla Victory Records. Raccontaci come nasce questo album.
Cristian: Molte cose sono cambiate dal nostro primo cd (Victory Records – 2001). Il nostro sound è più maturo, è cresciuto, si è evoluto: ecco cos’è “The Files You Have on Me”, un album carico di emozioni, un turbinio di influenze diverse, dal metal più duro al pop fino all’odierno punk rock, che si fondono e creano una nuova miscela esplosiva…
Deka: Siete, quindi, legati a diversi generi musicali…
Cristian: Certamente. Come ti dicevo ascoltiamo qualsiasi cosa si possa definire “musica”, non siamo assolutamente legati a un genere unico, ma spaziamo dagli Areosmith, ai Radiohead, agli Stayer… fino ai Coldplay!! Non vogliamo imitare nessuno in particolare, siamo 6 persone che amano creare, amano trasformare le proprie emozioni in musica per trasmetterle al maggior numero di persone possibili.
Deka: E se in questo momento sbirciassi nel tuo lettore cd, cosa troverei?
Cristian: Ora come ora…fammi pensare…sicuramente l’ultimo cd dei Cold Play e Faith No More.
Deka: So che avete organizzato un party per festeggiare l’uscita del vostro album in Germania..
Cristian: Certo, è stata una bella festa, c’erano tutti i miei amici più cari. Abbiamo suonato in un piccolo club, lo stesso in cui 3 anni fa abbiamo cominciato ad esibirci, un per gioco po’ perché volevamo creare qualcosa di nuovo e diverso.
Deka: Come mai non scrivete canzoni in tedesco, ma solo in inglese?
Cristian: Innanzitutto perché il tedesco è poco musicale e poi non tutti conoscono la nostra lingua e questo ci porterebbe ad escludere una fetta ingente di pubblico… Come ti dicevo in precedenza, il nostro obiettivo è quello di comunicare emozioni e coinvolgere il maggior numero di persone possibili: il tedesco non consente di “farci capire” da tutti e questo è per noi un limite. Il nostro messaggio deve essere chiaro e comprensibile, non sei d’accordo con me?
Deka: Certo, è sicuramente il miglior modo per diffondere la vostra musica.. ... Una vostra caratteristica è la “doppia voce”…Perché avete scelto due vocalist per il gruppo?
Cristian: Eravamo in crisi, il nostro cantante ci aveva lasciato e così abbiamo iniziato a cercare una nuova voce che ci soddisfacesse. Per un breve periodo ho cantato io, ma facevo davvero schifo, così abbiamo cercato tra gli amici e abbiamo trovato John, che ci è piaciuto moltissimo e subito dopo abbiamo pensato che un’ulteriore voce avrebbe arricchito il nostro sound, rendendolo più “cool”. Sta a voi ora giudicare il risultato!
Deka: Avete avuto la fortuna di conoscere e suonare con uno dei gruppi più attivi della scena hc internazionale: i Sick of it All!
Marko 72: Sono grandiosi: non sono soltanto ottimi musicisti e grandi professionisti, ma anche grandi amici, non sono i classici americani che devono e fanno i violenti spaccando tutto e insultando chiunque…Figurati che ogni volta che tornano in Germania non perdiamo occasione di ritrovarci per bere una birra insieme!
Deka: Sta partendo il vostro tour e sarete presto anche in Italia..
Marko 72: Si.. faremo alcune date in Italia: Venezia, Roma e forse Milano. Il tour ci occuperà per ben 4 settimane, dopo di che partiremo per il Giappone, sono elettrizzato all’idea di visitare uno dei paesi più pazzi al mondo, e poi torneremo a casa.
Deka: Stiamo attraversando uno dei periodi più difficili dal dopoguerra: nuove guerre devastano il nostro pianeta, una tra tutte è quella che sta imperversando in questi giorni in Iraq. La Germania si è da subito opposta duramente a questa guerra ed ha appoggiato la Francia denunciando le scelte e le posizioni americane e inglesi. Voi cosa ne pensate di questo conflitto?
Marko 72: Siamo contro qualsiasi conflitto, soprattutto per quelli a carattere economico! Questa è una guerra combattuta per il controllo del petrolio iracheno, in cui i soldi e il potere fanno da padroni, in cui la povera gente non ha scelta, ma è costretta semplicemente a subire e a morire. Il problema è l’imperialismo e il capitalismo, finché questi esisteranno continueranno a esserci conflitti.
Deka: Ok, ora possiamo concludere con la classica domanda che va fatta in chiusura di ogni intervista che si rispetti: avete nuovi progetti per il futuro?
Cristian: Certo, sicuramente continueremo ad esibirci quest’estate in festivals in giro per l’Europa e poi torneremo a lavorare, c’è ancora molto da fare..See you soon!!