VOODOO RHYTHM COMBILATION: Home of the Worst

La Label Combilation Home of the Worst è un esaurientissimo e godibilissimo compendio della versatilità dell’etichetta svizzera di cui parlavamo prima: intramezzati da brevi dialoghi, oltre a Boogiehut dei su celebrati Get Lost, Rocket Science, Jerry J.Nixon, (di cui parliamo più sotto esaurientemente) tra i sampler più recenti in vinile il blues malato e trash di Stompin’ Harvey (Is You Is), quello più sporco di rockabilly e rurale di John Schooley (Drive You Faster); poi il country di DM Bob and the Deficits (Slide of your satin sheets) e quello bianco intinto nel canjoun dei violinistici Zeno Tornado (Highwayman / I love it) e degli eclettici Watzloves (Chopped) con tanto di nostalgica fisarmonica, il funky terribile di King Khan & His Shrines (Tell Me), il soul caraibico dei Super Supers (Mama Soul), lo stomp/rockabilly di Hipbone Slim (Snake Pit), lo stompin’ e la vena triste cabarettistici dei Dead Brothers (Dead Brother Stomp / Esclavo Triste) conditi di trombone efficace, il rockabilly canonico ma estremamente dinamico degli anglo-italiani Hormonauts (Hatuey) responsabili di Hormone Hop fulminante esordio del 2001, la vena surreale dei minimali Die Zorros (Der Lachende Sarg e Final Countdown, con Beat-Man alla batteria) che nel 2002 in History Of Rock vol.7 avevano rivisitato alcuni luoghi comuni della pop/rock music internazionale come Massachusets, Stairway To Heaven, Blue Moon, Summertime, Be Bop A –Lula ed addirittura il kitsch Ti Amo dell’italiano Tozzi alla maniera dei primi Residents, soprattutto grazie al timbro lunare ed astratto delle tastiere di Olifr M.Guz.
Si passa poi al pop trascinante e trashy dei Del Gators (Car Troubles) , mentre le pietanze piu piccanti sono decisamente il punk&roll della nuova proposta Come N’Go (Baby What’s Wrong) ed i tre brani esasperati dei tiratissimi, distorti, cupi, paradossali punk-garagers The Monsters (I’m Going Away,Girl – Pony Tail & a Black Cadillac – Rock Around The Tombstone).
Ciliegine sulla torta due assaggi di altrettante reincarnazioni di Beat-Man, l’iper-distorto rockabilly di Lightning Beat-Man, impegnato in una sessuosa crampsoide I Wanna Be Your Pussycat e Come Back Lord, cadenzato tirato irriverente gospel del rauco Reverend Beat-Man. Credo il tutto dia un’immagine chiara di quanto sia vasto ed affascinante il raggio d’azione musicale della Voodoo Rhythm, un’etichetta che a mio parere per certi versi è un corrispettivo bianco europeo della Fat Possum (Beat-Man è buon amico di T-Model Ford e Bob Log III), ma in più si configura come attraente raccoglitore di tanta maleodorante immondizia rock’n’roll europea ed americana.
Si può fare a meno delle sue eclettiche attuali produzioni e di quelle dei prossimi anni ?

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