Viña Rock 2019 (2-5 maggio 2019 – Villarrobledo/ESP)

Provo a raccontarvi i 3 giorni al Viña Rock.

Day 1:

Giovedì, 2 maggio 2019 verso le 2.15 di mattina parto col mio amico Chris in direzione Aeroporto Bergamo. Alle 6.45 volo per Madrid e da lì in macchina si prosegue in direzione Viña Rock.

Dopo un pranzo nelle zone limitrofe e un salto al nostro Airbnb ci avviamo definitivamente verso il festival più grande dell’anno. Con una certa dose di fortuna troviamo subito la strada giusta, ovvero quella dove riusciamo anche ad evitare di dover trattare con la polizia per poter passare in mezzo a tutta le gente per raggiungere il parcheggio disabili. Sbrigata anche la pratica braccialetti entriamo per il secondo anno di fila in questo festival veramente pazzesco.

E si parte subito forte e cioè coi Kaos Urbano, una delle mie band preferite. La combo di Alcobendas/Madrid delizia il già parecchio pubblico col suo Oi!/Streetpunk. La setist include i classici come „Tu Pasado“, „Nacidos Del Odio“ e via dicendo. Alla fine l’ennesimo live veramente potentissimo, per me questo gruppo è una garanzia ogni volta. 

 

Di seguito ci spostiamo all’altro palco per assistere al live dei Smoking Souls, giovane band della terra valenciana che fa un mix tra Rock/Pop cantato in lingua valenciana. La gente anche sotto quel palco è parecchia e si nota che c’è moltissima gente della loro terra visto che il pubblico canta praticamente dall’inizio alla fine.

 

Dopo tocca ai Narco, band che fa un mix „strano tra Punk, Metal e Rap. Ad essere sincero io preferisco altri stili di musica, ma quando ho l’occasione, loro me li vedo sempre volentieri. Sia perchè sotto palco c’è sempre un bel delirio che anche perchè loro dal vivo sono sempre carichissimi e dal palco trasmettono una grinta notevole.

Dopo ce la prendiamo con un pò più di calma, andiamo a fare un giro per l’immenso areale festival, ci fermiamo a mangiare qualcosa. Ma ci aspetta ancora un highlight di questo primo giorno di festival. Verso le 23.30 appunto inizia il live dei grandi Talco. È sempre un grande, grandissimo piacere vedere le band italiane spaccare i culi all’estero. La combo di Marghera come sempre in terra iberica è seguitissima, loro fanno il solito live che mette voglia di ballare e di divertirsi a tutti i presenti – e sono tantissimi. Chiusura col botto, ovvero una cover degli Iron Maiden. Altro live di assoluto spessore e qualità.

 

Day 2:

La mattina la famiglia dalla quale stiamo in Airbnb ci fa capire l’ennesima volta perchè da anni adoro questa terra dimostrandoci un’ospitalità difficile da trovare al di fuori dalla Spagna. Dopo un breve giro nella cittadina di Socuellamos e un pranzo, nel pomeriggio ci avviamo nuovamente verso il festival. Stavolta però l’arrivo è un pò più complicato e dobbiamo passare per strade di campagna che a tratti sono quasi sentieri per poi passare in mezzo a migliaia di persone per arrivare al parcheggio disabili. Eh vabbe.

Iniziamo la giornata di festival con un bellissimo live della Punk band basca Kaotiko. La setlist inizia col nuovo singolo „Aleluya“, prosegue con classici come „Preso 2023“ e finisce col super classico „Otra Noche“. I live loro sono sempre convincenti, punto.

Dopo rivedo i Rat-Zinger dopo tantissimo tempo senza vederli. Il gruppo basco che mixa diversi stili (Punk, Metal e altro ancora) dal vivo per me merita decisamente di essere visto. Il front-man Podri e i suoi spingono decisamente sull’acceleratore regalando un live davvero grintoso al parecchio pubblico.

 

Dopo tocca ai bosniaci Dubioza Kolektiv a far ballere la marea di gente presente al festival. E anche se alla musica elettronica decisamente preferisco altro, devo dire che sono coinvolgenti.

AVanti con la combo valenciana Zoo. Anche loro mixano diversi stili di musica tra Rock, musica elettronica e rap. Alla fine ne esce un mix che fa ballare e divertire tutti. Anche loro cantano in lingua valenciana.

Poi il concerto dei Gatillazo. Poche parole: Punk vecchio stile e il loro front-man Evaristo è una vera e propria istituzione del Punk in terra iberica. Sempre belli. Punto.

Dopo la mezzanotte rischio di spostarmi in prima fila nonostante un delirio incredibile. Pericoloso sì o no fare una roba del genere quando si è in sedia rotelle, ma gli Amici Boikot sicuramente non me li vedo da molta distanza. Piego subito la sedia rotelle mettendola in un angolino dove sta più o meno al sicuro. Io non mi siedo mai durante l’ora abbondante di concerto. Gli SKa-Punkers di Madrid come sempre sono semplicemente mostruosi. Dopo non essermi seduto neanche una volta durante tutto il live esco decisamente stanco, ma ancora una volta – anzi, come sempre – ne è valsa decisamente la pena. Numeri 1.

Day 3:

La giornata di festival inizia presto e cioè entriamo quando ancora sta per iniziare il concerto del primo artista sul palco: Xavi Sarria, cantante della famosa band valenciana Obrint Pas. Presenta sia brani del suo ultimo album che anche qualche vecchio classico degli Obrint Pas. Personalmente questa musica mi mette sempre un sacco di voglia di festa.

 

Più tardi tocca alla storica Punk band basca Segismundo Toxicomano. Punk senza troppi fronzoli e una gran carica sul palco. Sempre un piacere vederli dal vivo.

 

Ci spostiamo ad un altro palco per rivedere finalmente gli Amici No Konforme. La Punk Rock band di Madrid è giovane ma ha qualità e soprattutto grinta da vendere. Davvero sempre molto, molto bravi.

 

Dopo uno dei live forse più seguito del festival, ovvero quello della storica band Trash-Metal basca Soziedad Alkoholika. Pur non essendo un amante di questo stile, devo ammettere che live sono davvero potentissimi e non sbagliano un colpo.

Chiudere in bellezza i 3 giorni al Viña Rock? Certo che sì. Mancano ancora gli Ska-P. Pulpul e soci salgono sul palco e un numero ormai inquantificabile di persone balla dall’inizio alla fine di un live di un’ora e 40 minuti. Trovano spazio sia i vecchi classici come „Cannabis“, „Mestizaje“ ma anche qualche brano nuovo come la bellissima „Colores“. Sempre fantastici, punto.

 

L’ultima band che vediamo sono i Los De Marras. La Rock band valenciana dal vivo è sempre davvero bella perchè davvero ci mettono un sacco di grinta e cuore in ogni live che fanno.

Domenica ci alziamo con calma, ci offrono ancora un’ottima colazione e ci avviamo con calma verso l’Aeroporto Madrid. Restituiamo la macchina, entriamo, mangiamo e aspettiamo il volo che parte verso le 7 di sera. Arriviamo dopo le 9 a Bergamo, tornando a casa ci fermiamo ancora per cenare e verso l’1 di notte sono a casa.

Sul Viña Rock si potrebbero dire mille cose e parlare all’infinito. Mi limito a dire che è un’esperienza da vivere, coi suoi pro e contra. Ma vedere come una cittadina di 20 mila abitanti per 3 giorni all’anno è „nelle mani della nostra gente“ è davvero un’impressione che rimane dentro.

Prima di chiudere il Live Report un GRAZIE con tutto il cuore a Chris che come sempre è stato un ottimo compagno di concerti e avventure.

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