Giornata di iniziative a favore di due popoli perennemente in lotta contro la repressione di stato, due paesi “lontani per distanza, uniti nella lotta” come cita in bellissimo pezzo dei Lumpen, da una parte il Popolo Basco, bene o male tutti conosciamo la loro storia e le loro lotte perché sono qui a pochi passi da noi, dall’altra abbiamo il Popolo Mapuche, se non conoscete la storia di questo coraggioso popolo potete trovare un bell’articolo qui.
Si inizia presto con una bella grigliata che purtroppo mi perdo, arrivo al Baraonda alle 21 circa e c’è già il cortiletto bello pieno, all’interno si sta tenendo il dibattito con i due esponenti del popolo Basco e Mapuche, fortunatamente c’è tanta gente anche dentro ad ascoltare notizie di prima mano, il centro all’interno è tutto allestito con striscioni di solidarietà, viene mostrato anche un video a dir poco agghiacciante sulla repressione che ogni giorno sono costretti a subire. Come sempre, pelle d’oca. All’esterno viene allestita una galleria fotografica ed i vari banchetti informativi, inizia ad esserci calca.
Concluso il dibattito inizia la parte musicale della serata, verso le 22 iniziano a salire sul palco gruppi Hip Hop militanti, si parte con Abya Yala Crew, Beppe Rebel, poi insieme sul palco Kroys ed Edsound (da Parigi) con Ortega Dogo, ed infine il Signor K
Da quando mi ha fottuto il punk 20 anni fa non ho più seguito molto la scena hip hop, quindi mi scuso subito con gli artisti per lo scarno live report, quel che è certo è che siamo tutti figli della stessa rabbia, cambia il ritmo, cambiano gli strumenti utilizzati, ma gli occhi, il sangue e la mente sono quelli. Molto bravi tutti!
Piccolo cambio di scena ed inizia il riscaldamento della Banda nostra, il pit si riempie, non i pienoni esagerati di sempre (c’era in giro parecchio quella sera), ma abbastanza per iniziare a sentire caldo soffocante e fiato sul collo di quello dietro, vedo sempre con piacere che le brutte facce conosciute ci sono sempre, ed ogni volta è sempre bello rivedersi, i Bassotti non si risparmiano mai, emozioni come sempre forti, uomini veri e musicisti eccezionali a sparare pezzi vecchi e meno vecchi che tutti conoscono a memoria, una scaletta che fa pogare, fa muovere il culo a suon di ska e fa urlare slogan a pugno chiuso tutti fermi con gli occhi lucidi, insomma per me sono sempre la garanzia di tornare a casa fradicio e con la gola a pezzi.
Ad un certo punto salta pure la luce, i kidz iniziano ad intonare canzoni, anche se in pochi minuti lo staff sudatissimo del Baraonda rimedia al guasto ed il concerto prosegue.
Non mi ricordo più a che ora è finito, ma credo che nessuno ne aveva abbastanza, facce contente e sudore a litrate per una bella serata di solidarietà e di musica, i miei complimenti a tutti i ragazzi del Baraonda per l’organizzazione e per farmi sentire come a casa, e complimenti agli artisti sul palco che non hanno sbagliato un colpo.