Un’altra notte tra i ribelli OI! al C.S.O.A. Pinelli (Genova, 16/12/23)

Genova è una delle mie città preferite, ci torno con la mia famiglia tutte le volte che posso, anche se l’ultima volta che ci sono stato per un concerto avevo appena iniziato a fare fotografie e credo siano passati almeno 10 anni, stasera sono carico a molla perché adoro profondamente tutti e 4 i gruppi che suoneranno, sarei potuto andare la sera precedente al Leoncavallo, ma di gruppi ce n’erano la metà ed ho scoperto che ci sono stati dei problemi logistici al Leo, peccato perché è un posto storico e sacro per il sottosuolo milanese… quindi col mio amico Walter, metallaro quasi traviato dal sottoscritto, partiamo alla volta del capoluogo ligure all’ora di cena, sorprendentemente impieghiamo poco più di un ora da casa mia al parcheggio del Pinelli, meno che arrivare al Leonka e trovare parcheggio insomma, i cari Jamaica e Albe all’ingresso dicono che siamo quasi i primi, nel senso che le band si stanno per sedere a tavola per mangiare, noi ci beviamo la prima (e unica) birretta della serata ed inizio il lunghissimo giro di saluti, mi dicono che sono anni che al Pinelli non si organizza un concerto Oi! e ben prima dell’inizio della serata c’è già molta gente di tutte le età, c’è un clima pazzesco e appena salgono i local heroes Stiglitz la festa ha inizio, quel piccolo grande capolavoro che è “déjà vu” suona da paura live, nel pit tutti cantano ed i giovani rampolli dell’OI! ligure sono in forma smagliante, fanno anche un pezzo nuovo bello carico e concludono tra applausi e gente che si spinge malamente.

Secondo round con i Sempre Peggio, i miei concittadini (anche se io sono in provincia) sono un rullo compressore, da sempre e con qualsiasi cosa si presenti sotto al palco, stasera poi il pit del Pinelli è particolarmente effervescente e loro sembrano divertirsi più del solito, “giornalista”, “quei nomi” con tanto di introduzione storica, “digos”, la spassosa “rinnegato OI!” sono solo alcune delle bombe sganciate dal terzetto milanese, c’è spazio anche per un pezzo nuovo e anche qui applausi, spintoni e -udite, udite- un wall of death! Sono quasi commosso…ma adesso tocca agli altri (quasi) local heroes, compagni di strada dei Bull Brigade in questo mini tour gli Uguaglianza si presentano sul palco come delle bombe innescate, avevo una gran voglia di rivederli in un certo contesto e loro non si fanno di certo pregare, quel coro iniziale di “sogni persi” da il “la” al delirio, in un susseguirsi di anthem che urlano verso un pit indemoniato, pezzi che hanno reso ciò che è oggi la band varazzina, sale anche la voce di uno dei miei gruppi preferiti, Fix dei Madbeat, a duettare con Pablo, un concerto davvero indimenticabile per me, che si conclude con l’omaggio ai Nabat e me che provo a fare una foto alla band con dietro il pubblico come fanno i fotografi seri, senza ovviamente portare a casa il risultato sperato.
Ultimo round con i Bull Brigade, era da maggio che non li vedevo dal vivo, ma Eugy e soci sono sempre in gran forma, si inizia con una solennissima “strade smarrite” con la sola voce ed una base, poi il finimondo sotto i colpi della band torinese, che tra pezzi vecchi e nuovi ha ormai una cartucciera potente per scaldare gli animi, scaletta rodata che da molto spazio all’ultima fatica, disco che a me piace tantissimo, sale anche Gippy a dare man forte, voce storica con i suoi CGB, e si conclude con le teste che fumano ed i sorrisi stampati sulle facce di tutti, come deve essere in una serata come questa.
Ringrazio prima di tutto le mie donne che si sono fidate a farmi fare sta trasferta, ed il mio compagno di avventure Walter, un abbraccio fortissimo al mio amico Fabrizio Barile, persona che assieme a Fulvio Pinto mi è sempre stata di grande ispirazione per le mie foto, e mi scuso per essere volato via senza salutare praticamente nessuno, ma avevamo un po’ di strada da fare con tutta la sobrietà che offre una fantastica spuma bionda, e ovviamente complimenti al Pinelli, ad Adescite Crew, alle band ed a tutti presenti per aver reso incredibile questa serata, ci voleva un’altra notte così!
Qui si seguito la solita orrenda carrellata di foto, a mia discolpa va detto che il pit era bello prepotente, e mi sono divertito parecchio.

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