I Traveller’s Tales sono un quintetto toscano molto dedito al pop punk di ultima generazione.
Lo scorso dicembre si presentano al pubblico con il loro primo lavoro “When You Were Young”, EP di soli 5 brani che la band autodefinisce “sad tunes for sad kids”.
Certo perché la band non si limita a sfruttare la notorietà di un genere che già da un paio di decenni continua ad andare e tornare con diverse forme e sfumature quale il pop punk, ma riesce a rendere il proprio sound particolare, oserei dire unico, amalgamando ogni propria influenza, dall’emo a sonorità più “core”, fino a ricavarne un composto uniforme.
Così i brani catturano subito l’attenzione fin dalla prima nota di “When You Where Young” – la cui intro mi ricorda sia “Feeling This” dei Blink 182 che una canzone di un EP che si chiama Broken Summer e che nessuno conosce -, soprattutto grazie alle armonizzazioni, alle sovrapposizioni di timbri vocali quasi impercettibilmente dissimili, e alla “catchiness” tipica del genere proposto.
L’unica cosa che un po’ delude sono i testi, solo potenzialmente buoni; non perché la band non abbia nulla da dire ma perché spesso cade nel tranello di dirlo con parole altrui…gli amanti del genere non avranno difficoltà a cogliere un po’ di Neck Deep, un po’ di The Wonder Years ecc… e questo è un vero peccato perché visto il sound originale ed il potenziale della band non avrebbero alcun bisogno di rifugiarsi in questa comfort zone fatta di un po’ troppi cliché.