Toxic Youth: intervista a Ale Boo-yaa

Quasi 5 lustri sono passati da quel “Real Attitudes…Not Words!”, e riecco che i nostri Toxic Youth ci presentano un’altra bomba di puro e cattivo Hardcore.

Ciao Ale, per prima cosa grazie per aver sfornato questo disco potente e sincero. Cosa è scattato (e quando) per convincervi a tornare sulla scena ?

Intanto grazie a voi per lo spazio che ci state dedicando.
Diciamo che quando sono rientrato a MILANO dopo anni che ero via, e dopo che ci
eravamo allontanati come gruppo, ci siamo rivisti con Kristian, ed andando per gioco in saletta è subito scattato qualcosa. Ci siamo ritrovati altre volte fino a quando
le volte erano tutte le settimane, promettendoci di suonare solo per divertirci … il bello
e’che abbiamo subito scritto DO IT AGAIN e LIGHT AND GOLD. Ormai dopo più di due
anni il divertimento e la voglia di stare insieme è sempre più forte.
Appena saputo della reunion ci sono arrivate richieste per suonare con: SICK OF IT
ALL, RAW POWER e SIBERIAN MEET GRINDER.
Beh … divertente, non vi pare?

Un disco fresco di uscita ed una pandemia mondiale in corso. Come state vivendo, musicalmente parlando, questa situazione ? Immagino che strada e palco, vi manchino molto.

Se sapevamo che avremmo creato tutto questo casino mondiale, forse era meglio
aspettare!!!!!
Scherzi a parte, la crisi che sta creando questa pandemia è veramente pesante e crea
moltissima sofferenza. Quella di non poter suonare però passa in secondo piano
rispetto a chi invece non riesce a lavorare e portare a casa il pane per la famiglia, vedi ad esempio la stragrande maggioranza dei lavoratori dello spettacolo.
Ci manca molto non poter suonare live, dove diamo sicuramente il meglio di noi e dove il contatto con la gente è sempre molto gratificante e pieno di energia.
Per fortuna abbiamo una saletta nostra che ci permette di andare a suonare anche da
soli, cosa che, per me che canto, era impensabile negli anni 90.

Ne risentirà anche la mancata e giusta promozione che una band HC DIY deve necessariamente fare.

Nell’ impossibilità di suonare in giro, “fortunatamente” al giorno d’oggi esistono i social network. Ci stiamo muovendo sulle piattaforme e devo dire che riceviamo degli ottimi feedback. Colgo l’occasione per ringraziare e salutare tutti quelli che ci stanno supportando, sia i “vecchi”, ma anche i nuovi che sono tantissimi. Adesso si lavora così purtroppo, perchè, anche se è un modo giusto di promuovere, noi preferiamo sempre la vecchia maniera: STARE IN MEZZO ALLA GENTE !!

Un salto di 25 anni, vedete grosse differenze tra la scena di allora e quella di adesso?

Riguardo alla scena purtroppo siamo sempre alle solite, credo sia un problema di
“cultura italiana”. Ho sempre visto gente con “quattro co**ioni” suonare, supportare e
vivere di hardcore in maniera poco invidiabile rispetto a ciò che succede e a come la
vivono all’ estero. Quindi a tutti loro va il mio/nostro più grande ringraziamento e
rispetto, anche se a volte non la vediamo sempre alla stessa maniera.
Quando riapriranno le gabbie vedrete che ci sarà voglia di live, e con la speranza di
avere le settimane intasate dai concerti, mi auguro di vedere i nuovi gruppi poter
suonare più di prima. Senza fiducia e spazio nessuno potrà mai emergere, è questo
il problema di fondo.

In Italia abbiamo bands validissime, che però faticano a fare quel famoso “passo in più”, come mai secondo voi ?

Ti rimando alla risposta di prima. Comunque mi trovi d’accordo, siamo pieni di ottime bands.

“MILANO RENDEZ-VOUS” l’ho associata immediatamente ad “OLD NEW YORK” degli Agnostic Front, l’hardcore che omaggia le proprie radici. Ma cosa significa Milano per voi ?

MILANO è casa nostra, con tutti i suoi paradossi è sempre la nostra città. Quando sono ritornato ho trovato tutto quello che mi serviva per rimettersi in pista, e parlo a livello umano, lavorativo ed artistico: ”MILAN IS MY CITY IS MY PRIDE, MILAN GIVES YOU CHANCE FOR DAY AND NIGHT …”

Il disco è uscito per la WTF Records, perchè la scelta dell’edizione limitata ?

Intanto un grande elogio alla WTF di Tim, ma soprattutto a lui direttamente.
La scelta riguarda un discorso di qualità. Visto che ormai viaggia tutto sulle piattaforme digitali, abbiamo deciso di curare di più la parte materiale che, ormai (purtroppo), e’ meno venduta ma comunque sempre apprezzata, cosi abbiamo fatto un ottimo digipack con libricino da 18 pagine, quindi un cd super curato, adesivo esterno ecc. Il fatto positivo e’ che tutte le 300 copie numerate stanno finendo, oltre al merch che abbiamo già ristampato 3 volte. Sarebbe bello ristampare il disco su vinile.

Cosa farete da grandi ?

E’ ancora presto che dici? Ah ah ah

Ale, ti salutiamo e ringraziamo per il tuo tempo, se vuoi aggiungere altro per i lettori di Punkadeka

Grazie a voi e complimenti per il vostro lavoro.
Aggiungerei solo che appena ci rivedremo ci troverete più’ carichi e incazzati che mai, abbiamo ancora molto da dire a quelli li.
See ya
Ale boo-yaa

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