TIGER ARMY

“Outlaw Heart” è uscito da qualche mese per la Hellcat Records (distribuito in Europa dalla Epitaph) ecco l’intervista con i TIGER ARMY, inuovi esponenti dell’ “American Psycobilly”!
Qualcuno descrive il vostro stile come una reminiscenza dei The Cramps e dei  The Misfits evidenziato sia dalle liriche che dalle melodie fortemente dark. Siete d’accordo con questa affermazione?


Concordo pienamente. Abbiamo un nostro stile molto particolare, ma in qualche modo tutte queste bands hanno influenzato la nostra musica.


Voi definite la vostra musica "American Psychobilly"…Cosa intendete con il termine psychobilly?


Psychobilly è un ibrido mutante che si muove dal rockabilly fino al punkrock e che prende piede intorno al 1980 in Inghilterra, diffondendosi in breve tempo nel resto del mondo. La maggior parte delle bands psychobilly che hanno ispirato il movimento erano europee e così abbiamo iniziato a creare un nostro sound, rivisto però in chiave americana.

 


Quando è nato il vostro interesse per la musica punkrock?


Ho iniziato ad ascoltare musica punk a 11 anni nel 1986, a quell’età adoravo fare skate, e ascoltavo anche del buon rock’n’roll degli anni 50. In seguito queste tendenze mi hanno portato allo psychobilly.

 


Cosa ne pensate dell’attuale movimento rockabilly? E’ possibile paragonarlo a quello degli anni ‘50?


Nel passato, se ripensiamo alla scena americana rockabilly, la musica era più pura e onesta rispetto ad oggi.  Oggi ci si limita a copiare quanto fatto nel passato. In America, si dà troppa enfasi alla moda e non ci si preoccupa di cosa sia e quale sia lo scopo reale della musica.

 

Quando è iniziata la collaborazione Tiger Army con la Hellcat?


Conoscevo abbastanza Tim Armstrong. Quando Tiger Army registrarono nel 1996, un amico comune diede il nostro demo a Tim, figurati che il lavoro fatto gli piacque a tal punto che decise di conoscerci. Ha sempre creduto moltissimo in noi e nella nostra musica e ha sempre cercato di aiutarci.

 

Parlando del vostro ultimo cd, "Outlaw Heart" è differente dalle altre canzoni… per la sua chiara influenza country. Perché questa scelta?

 

Il buon vecchio country è parte integrante delle radici del movimento rockabilly. Quello che amo del psycho è la sua versatilità. Puoi suonare in modo aggressivo, o scrivere una canzone come "Outlaw Heart" e va bene comunque così…

 
 
E’ più importante un’ottima performance live o una buona registrazione in studio dell’ album?


Entrambi sono molto importanti. Da una parte, gli albums sono necessari, perché vivranno nel tempo e testimonieranno l’esistenza della bands alle generazioni future. Ma allo stesso tempo, investiamo il 100% nelle performance live, ed è grazie a queste che resteremo nei ricordi della gente.

 

Tiger Army si sono esibiti con i Dropkick Murphys e i Sick of It All in un tour americano che è durato circa un mese. Giusto?


Corretto, tra l’altro siamo appena tornati dal tour.

 
Quali sono le vostre impressioni su queste bands?


Entrambe lavorano moltissimo e hanno molto talento, sono dei grandi! Non potevamo chiedere di meglio per il tour!

 

 
Analizzando le vostre liriche si scopre che esprimono passione e oscurità sia a livello figurativo che letterale. A cosa vi inspirate?


All’oscurità della notte e dell’anima in parti uguali.

Agli elementi mistici della vita che non possiamo toccare e che ci circondano sia nella vita che  nella morte. Traiamo ispirazione dai libri, dalla musica e dai films. Dalla gioia e dal dolore di essere vivi.

 

Tornando al tema dell’oscurità….Avete mai letto nulla di Edgar Allan PoeE di Stephen King? Qual è il migliore secondo voi?


Sono un grande fan di Edgar A. Poe. La canzone "Annabel Lee" nel nuovo album si ispira a una parte dei suoi poemi. Poe è veramente fantastico. Mi diverte anche leggere gli ultimi scritti di S. King, specialmente le storie più bevi: "Night Shift" e "Skeleton
Crew" ma le sue ultime storie non sono più così entusiasmanti.


Raccontaci come è nato il progetto Tiger Amy?

La musica è sempre stata molto importante per me , una delle cose principali della vita . Non mi bastava ascoltarla, volevo suonare e creare una mia musica. E’ stato un lungo cammino che è iniziato con un vecchio basso nel 1995, tutto è iniziato veramente per caso…da allora non abbiamo fatto altro che suonare …

 


Quali sono i principali cambiamenti che hanno interessato il vostro gruppo?


Mi pare sia diventato più aggressivo, duro e si sia allontanato dalle vecchie radici del rockabilly…

 


Hanno scritto che "siete ispirati dalla furia del punk, dall’energia selvaggia del movimento rockabilly degli anni 50 e dalle bands europee psychobilly ". E’ veramente così?

 

Sì, direi proprio che è così.


C’è una canzone che vi rappresenta?


Non saprei …forse non solo una.

 

Quali sono i rapporti con Lars Frederiksen dei Rancid?


Lars è un caro amico. Sapevo che voleva una parte nella canzone "Power of Moonlite" e dato che è un grande fans della Rose Tattoo, gli ho chiesto di venire in studio a darmi una mano. Insieme ci siamo divertiti davvero!


Ho letto che vi siete esibiti in uno show con i pionieri del movimento psychobilly: i Meteors. Raccontateci qualcosa di questa esperienza?


Il nostro secondo show nel 1996 è stata un’esperienza fantastica. Paul Fenech ci vide al soundcheck e camminando verso di me mi disse :"Niente male!" Lo considerai un grande complimento. The Meteors sono stati incredibili quella sera.


Quali bands ascoltate oggi? Potete suggerirci qualcosa?


Ora ascolto moltissima deathrock/goth/industrial. Un cd psychobilly che vorrei raccomandare a tutti i lettori è  il nuovo album dei Quakes "Last of the Human Beings." E’ un album fantastico. 

…e da evitare?

Tu mi chiedi qualcosa da evitare?…Ce ne sono davvero troppi…

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