Se gli ALL TIME LOW hanno lasciato Hopeless Records non possiamo dire che l’etichetta americana abbia aspettato molto per trovarne i degni sostituti. Forse non faranno lo stesso successo dei già citati colleghi, ma questi WONDER YEARS da Philadelphia sono sicuramente una delle migliori realtà che il pop-punk d’oltreoceano abbia saputo produrre.
Voce melodica ma per niente infatile o ritoccata, e questo la rende ancora più diretta e sincera nell’emozionare l’ascoltatore (come nell’acustica “I’ve given you all”).
Chitarre belle scorrevoli, fluide e con passaggi molto punk californiano (e questo non guasta mai).
I testi introspettivi sono diretti ( come non citare “I Won’t Say The Lord’s Prayer?”) ma al tempo stesso non banali e anche questo è un punto a loro favore (anche questo disco può essere definito come un concept album).
La venatura “live”, quasi sporca, che la registrazione ha saputo dare a questo disco, lontano da effetti rock alla U2, li rende ancora più piacevoli canzone dopo canzone.
“My life is a pigeon” e “Woke up older” sono due brani di personalità e con tutte le caratteristiche per fare breccia nei vostri cuori, mentre “Coffee eyes” mi ricorda davvero tanta i primi Taking Back Sunday (si proprio quellid i Tell all your friends).
Lasciate da parte i pregiudizi, fidatevi ed ascoltate, questi ragazzi sapranno convincervi!
Voto 7½/10