THE VANDALS: Live at the House of Blues

Quando parlo dei Vandals purtroppo la mia obiettività va a farsi benedire tanto è smisurata e incommensurabile la stima e l’affetto che nutro verso questa band. Ho avuto il modo di incontrarli più volte di persona e si sono sempre dimostrate delle splendide persone che nonostante più di venti anni di carriera riescono ancora a divertirsi sul palco e trasmettere questa sensazione al pubblico.

Questo “Live at the House of Blues” possiamo considerarlo il secondo capitolo della loro ventennale carriera. Il punto della situazione lo avevano già fatto con “Sweatin to the Oldies”, live-album che raccoglieva il “meglio”dei loro primi anni di carriera. Tanta acqua è passata sotto i ponti da quel live e i Vandals oltre alla classica componente divertito, da sempre innata in loro, sono migliorati enormemente dal punto di vista musicale e ci hanno regalato splendidi album come “Hitler Bad Vandals Good” o l’ultimo “Internet Dating Superstuds”.

Per quanto riguarda la differenza e le varie considerazioni tra la collana dei Live della Kung Fu Records e i “Live in a Dive” della Fat Wreck rimando alla recensione de “Live at the House of Blues” dei Guttermouth .
Ripeto soltanto che quando tornerete a casa con il dvd e il cd a soli 18 euro vi sentirete in colpa con voi stessi perchè penserete di aver fatto un furto al negozio!! Ci fossero più etichette che pensano anche ai fan…che mondo migliore sarebbe!!

Ma veniamo al contenuto di questo live. I Vandals giocano in casa suonando a pochi chilometri da Orange County e si vede subito che il pubblico è quello delle grandi occasioni. Canta, balla e e si diverte ad ogni singola nota del concerto.
La band è come sempre in grande forma e neanche davanti alle 8 telecamere presenti a filmare il concerto si fa passare per la testa l’idea di fare, per una volta nella vita almeno, i seri: un delirio dalla prima all’ultima canzone. Nonostante quanto se ne dica Warren Fitzgerald sebbene faccia il “cazzone” per tutto il concerto dimostra come sempre di essere uno dei migliori chitarristi della scena.

Il concerto comprende ben 22 canzoni e come dicono gli stessi Vandals, questo è stato il concerto più lungo della loro vita. Mi sono fatto rapidamente qualche calcolo e se la memoria non mi inganna questo è il conteggio delle canzoni estratte dai loro vari album:

INTERNET DATING SUPERSTUDS 8
LOOK WHAT I ALMOST STEPPED IN 3
HITLER BAD VANDALS GOOD 5
THE QUICKENING 2
LIVE FAST DIARREHA 3
OI TO THE WORLD 1
SWEATIN TO THE OLDIES 1

Il concerto come ben sapete se avete mai avuto l’onore di vedere un live di questa straordinaria band si conclude con “I’ve got a date” in cui Warren Fitzgerald inizia il suo personale delirio e a spogliarsi rimanendo in mutande (la prima volta che li vidi dal vivo mi aveva regalato la gioia anche della visione dei suoi “maroni”, un momento che non scorderò mai!).

Oltre al live show sono presenti varie bonus track. Vi è la presentazione e il commento della band all’intero live show oltre ad alcuni video tratti da alcune canzoni di “Internet dating superstuds”.
I Vandals tra le altre cose hanno probabilmente uno dei migliori batteristi del mondo, Josh Freese che purtroppo però partecipa raramente ai tour essendo uno dei più quotati session man americani e mondiali.(titolare alla batteria nei Vandals e session man con Offspring, A Perfect Circle, Guns n Roses, Avril Lavigne e molti altri). Joe Escalante, produttore e regista dell’intera opera, ha avuto la geniale idea di piazzare due telecamere puntate sul batterista e una sul pedale in modo di filmare tutto il concerto dal punto di vista della batteria per dimostrare le notevoli capacità tecniche del loro batterista. Dire che rimarrete sbalorditi per quello che Josh Freese riesce a fare con le bacchette in mano è poco, anzi nulla!!

Voto : 9 (Vandals : aggiungere altro sarebbe una bestemmia! Ps. Consigliato a tutti i batteristi)

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