Esordio travolgente per questa R’n’R Band bolognese che ha davvero stracciato traguardi in poco tempo sino ad arrivare alla produzione del loro ultimo lavoro nientedimenochè con Daniel Ray, certamente le Band affonda le sue radici in quell’underground che del R’n’R ne ha fatto qualcosa che va ben oltre un semplice CD e quant’altro, diciamo una ragione di vita, se conoscete la band ne potrete accondiscendere i fatti e se non la conoscete è questa una buona occasione per fare un percorso a ritroso insieme a loro e conoscerla decisamente meglio.
Ciao Mars, ormai è passato un po’ dal vostro esordio e sempre su queste pagine del web ne abbiamo parlato, cosa è accaduto da quel momento in poi? Ricordo di avervi visto live all’estragon di bologna di supporter ai Glucifer, io amo i Glucifer ma quella sera avevo avuto un presentimento che su quel palco si stesse esibendo una grande R’n’R band…un crescendo di esibizioni che vi hanno portato in america per un tour e li cosa è successo?
Mars: Lì è successo che all’ultima data a New York è venuto a vederci Daniel Rey perché Tony, il batterista delle She Wolves gli aveva detto che un gruppo italiano con una ragazza alla voce suonava Pet Semetary (brano scritto da lui e Dee Dee); la cosa l’ha incuriosito al punto da farlo uscire di casa alla 8, pagare 5 dollari e vederci.
Daniel Rey non credo sia capitato per caso, vuoi raccontarci un po di lui e del come ha potuto apprezzarvi sino ad essere con voi in studio e non solo?
Mars: E’ incredibile perché noi non lo sapevamo che lui era in sala, mentre stavo smontando le mie cose è arrivato Tony dicendomi che ci voleva conoscere tutti e quattro; mi ha dato il suo biglietto da visita con nome e numero di telefono. Io non potevo credere che uno dei miei produttori preferiti fosse lì ed avesse espresso subito il desiderio di produrci.
Non abbiamo potuto collaborare subito perché al nostro ritorno saremmo dovuti entrare immediatamente in studio per registrare “No Time Generation” e quindi abbiamo dovuto aspettare per il secondo album. Ti giuro che quando mi ha telefonato pochi giorni prima il suo arrivo in Italia l’emozione è stata forte, perché stavo dando un senso alla mia vita musicale e non solo: avere suonato a New York e farmi produrre da uno come Daniel Rey.
Gli ultimi giorni che era in Italia è pure venuto a farci da fonico ad un concerto a Torino!
Mi sono chiesto piu’ volte di come certe band fanno fatica a decollare nel mare magnum della discografia indipendente, pero’ noto con soddisfazione che molte volte gli sforzi di piccoli ma grandi sparvieri, mette in moto una ruota davvero incredibile…mi piacerebbe sapere del vostro rapporto con la Tre Accordi e con Dario, che reputo una persona davvero unica su questo tipo di produzioni.
Mars: Reputo Dario una persona molto coraggiosa. Ci vuole coraggio per investire tempo e denaro nel punk rock in Italia. Avevamo avuto qualche altra proposta per questo secondo disco, ma abbiamo preferito continuare a lavorare con lui perché era la giusta occasione per potere crescere insieme. Lui ci ha dato fiducia con il primo disco e noi pensiamo di averla ricambiata con questo disco che per noi era molto importante. Alla fine pensiamo di avere fatto la scelta giusta perché siamo molto soddisfatti del rapporto che abbiamo con lui.
JJ:La Tre Accordi è tutto ciò che si può chiedere da un’etichetta indipendente: professionalità, trasparenza e supporto incondizionato. Penso che Dario sia una persona seria e soprattutto, un vero appassionato di R’n’R.
Dopo aver esaltato (giustamente) un po’ tutti continuiamo a parlare del Nuovo album e delle song contenute, vuoi illustrarci un po’ tu?
Mars: La maggior parte delle canzoni sono state scritte con in testa l’album che dovevamo fare. Abbiamo lavorato per questo album anche se alcune come “Annalisa is gone” e “Downers and a lover” le abbiamo scritte subito dopo aver registrato “No time generation”. “Life stinks of human beings”, che è un po’ il fulcro del disco, risale all’estate 2003. Ad un certo punto pensavamo di essere ok con il numero di canzoni e Daniel ci ha detto di non smettere di scrivere perché “la prossima potrebbe essere una hit” e sono venute fuori “Blue job” e “Listen” a mio parere due tra le migliori dell’album.
Il ruolo femminile è caratterizzante e nel R’n’R vista l’insolita presenza di donne direi che è ancora una caratteristica fondamentale, magari allarghereste l’organico per dare spazio al gentil sesso? non dico Groupies di cui so che ne siete davvero pieni come una R’n’R Band che si rispetti ;))
Mars: Non penso che sia in vista un allargamento della line-up. Per quel che riguarda le groupies… non ne vedo molte intorno…
JJ: Groupies? Qualcuno ha detto groupies? 😉
Ora avete date un po’ in ogni dove, avete partecipato al Tora Tora festival della scorsa edizione, quanto credete sia utile una vetrina del genere in Italia? quali sono i vostri Habitat preferiti per concerti? con sincerita’ ok?
Mars: Il Tora Tora ci ha dato un po’ di visibilità come nome anche se le nostre performance non sono state accolte con troppo entusiasmo. Penso che al momento l’habitat naturale per noi sia quello dei piccoli e fumosi club con le pareti nere. Il problema è che di questi posti non ne esistono molti qua in Italia. Comunque non ci poniamo troppo il problema di dove suoniamo l’importante che sia un posto che abbia dei legami con la nostra musica e non sia troppo abbestia.
A bologna siete tra le persone piu’ attive della scena viste le varie collaborazioni, sopratutto le tue…
Mars: Con JJ ogni tanto capita che ci ritroviamo come Bankrobbers per suonare pezzi dei Clash anche se la cosa ahimè sta diventando un po’ inflazionata.
JJ: oltre che a suonare con i Valentines, suono anche nei Laida Bologna Crew con Steno dei Nabat, nei Bankrobbers quando capita e sto lavorando con il bassista dei Laghetto e il chitarrista dei Laida Bologna Crew a un progetto che suona come i Black Sabbath a 45 giri.
Dopo questo concludiamo, da parte della redazione di Punkadeka speriamo di avere presto altre news importanti su Valentines e ci sentiamo in dovere di consigliare questo nuovo CD su Tre Accordi Records “Life Stinks” vi lasciamo il consueto spazio per dire qualcosa che desiderate far conoscere ai lettori di Punkadeka.it
Mars: Come ultima cosa vorrei citare le band che preferisco al momento a Bologna: Forty Winks, Tunas e Slapsticks.
JJ: Fate un salto sul nostro sito per le news sui concerti, mp3, foto, il videoclip di LISTEN e altre chicche. Come dice il metius: stay pretty, stay vacant.
Davvero una intervista interessante che spero serva a farvi venir voglia di buon sano R’n’R, italiano? Si italiano, ma credetemi che è di ottima ispirazione…presto torneremo in quel di Bologna, citta’ che ultimamente esplode per la quantita’ e qualita’ di band che a me piacciono particolarmente ma voi restate sintonizzati sempre su Punkadeka.it