“Trashing the Classics” è il nuovo ep dei Trashed pubblicato per la Duff Records. Il mastering è affidato a Fabio Intraina. Più snello del precedente e con un carattere più ruvido, è una celebrazione dei tanto amati anni 50. Non è un caso considerando che la band cominciò nel 2005 con la reinterpretazione di molti classici del primo Rock and Roll, parallelamente alla scritture dei loro primi brani inediti. Il gruppo ha deciso per un ep di cover anche come disco “di passaggio”, dato che la band si sta attualmente impegnando alla lavorazione di un nuovo disco di brani inediti.
The Trashed tornano in studio sul finire del 2022, con l’intento appunto di creare un disco fresco e di impatto contenente solo covers anni 50 e inizi 60. I sei pezzi contenuti sono stati interamente autoprodotti dalla band, che ha registrato e mixato in casa da Riccardo Cavestro (nuovo batterista del gruppo) con l’aiuto di Matteo Serenelli. La sfida è stata non solo per necessità ma anche per rivendicare la propria attitudine punk e avere controllo totale su tutti gli aspetti della realizzazione. Ma ”Trashing the Classics” è inoltre per loro un richiamo all’ultimo brano del primo album “Rock and Roll is Here to Stay”, (altra hit storica di Danny & The Juniors), nonché un nuovo approccio alla produzione di nuovo materiale originale, a cui la band si sta già proiettando.
Ascolta ‘Trashing the Classics’
Si parte sempre freni con la tiratissima Yakety Yak, dove si ripercorrono le vicende adolescenziali degli anni 50 narrate dai Coaster. L’eterno conflitto genitori/figli con quella spinta punk rock/rock’n’roll carica di entusiasmo quasi spontaneo.
E si prosegue con l’innocenza, la semplicità melodica ed energica del punk rock con At the Hop. Hit storica di Danny & the Juniors.
Risale al 1963 il pezzo registrato dai Five Du-Tones, Shake a Tailfeather. Il brano, che incita al ballo frenetico, è diventato protagonista di una scena cult dei Blues Brothers e più precisamente con l’interpretazione di Ray Charles. I Trashed ricalcano quest’ultima versione graffiante e corale.
Pretty Little Angel Eyes, dopo un veloce intro di batteria, inizia con un ritornello punk che contrasta con il canto morbido della versione originale di Curtis Lee.
È il turno di You’re Invited to a Party interpretato nel 1964 dal gruppo femminile americano The Victorians. E ancora una volta assume una traslitterazione in chiave punk rock.
Riff tiratissimi degni della chiusa dell’ep con Lonely Teenager. Il pezzo di singolo di esordio di Dion Francis Di Mucci, conosciuto semplicemente come Dion.
Bio
I Trashed si formano nel 2005 a Saronno, una piccola città a nord di Milano.
La breve ma intensa attività della band porta ad un continuo e crescente entusiasmo tra la scena punk rock italiana, fino al loro prematuro scioglimento nel 2008.
Dal 2010 I trashed si sono più volte riuniti per suonare nuovamente di fronte ai loro fans e amici, ma è nel 2020 che finalmente la band decide di riunirsi definitivamente e registrare l’album “Rock And Roll Is Here To Stay”. Il gruppo sta lavorando a pezzi inediti per un prossimo disco.
Formazione
Marco Tommaseo – voce e chitarra
Giorgio Giommi – chitarra
Riccardo Silva – basso
Riccardo Cavestro – batteria