“Hello Exile” è il sesto album da studio dei Menzingers, punk rock band della Pennsylvania, uscito per Epitaph Records.
Ho letto e ascoltato moltissimo riguardo a questo album e non sono del tutto d’accordo sul fatto che sia una vera e propria svolta rispetto a quelli precedenti. Occhio però: se consideriamo i primi due lavori da studio, “A Lesson in The Abuse of Information Technology” del 2006 e “Chamberlain Waits” di 4 anni dopo, è lampante come la differenza sia rimarcata dalle sonorità, dalla struttura dei pezzi, dal cantato molto più soft e anche dalle tematiche trattate, ma, a parer mio, “Hello Exile” si inserisce in una evoluzione della band iniziata col must della sua discografia, ovvero “On The Impossible Past”.
Dopo una doverosa introduzione veniamo all’album: esso si forma di 12 pezzi di un punk rock che molti stenteranno a considerarlo tale, data la melodia e, in certi casi i bpm fiacchi, vedi Last To Know, la title track e I Can’t Stop Drinking su tutte, più rapportabili al sound degli ultimi Gaslight Anthem tanto per dare un riferimento. Considerando che do il giusto peso alle etichette, affermo che “Hello Exile” è un discreto album fatto di punk rock a tinte indie (Anna, Highschool Friend) e punk rock più vicino alla comune identificazione (America (You’re Freaking Me Out), Portland, Strain Your Memory e Strawberry Mansion).
I punti più alti vengono raggiunti in Strangers Forever, col suo gioco di chitarre e il suo ritornello a sing along contagioso e nella conclusiva Farewell Youth, manifesto della malinconia dei testi dei Menzingers
La sonorità dei pezzi e la tipologia della struttura delle tracce mi ricordano il periodo di “On The Impossible Past”, dunque potrei affermare con saccente certezza che siamo davanti al suo vero successore, senza nulla togliere ai cronologicamente post OTIP ovvero “Rented World” e “After The Party” (che, per certi versi mi piacciono di più di “Hello Exile”).
Se nel punk rock cercate la grinta e la rabbia ascoltatevi gli Off With Their Heads, se cercate i crismi del tradizionale ascoltate i Ramones, se invece siete alla ricerca di una evoluzione (altri userebbero il termine tradimento) che non perde di vista l’attitudine, il tutto a tinte un tantino nichiliste, “Hello Exile” fa al caso vostro.
Tracklist:
America (You’re Freaking Me Out)
Anna
Highschool Friend
Last To Know
Strangers Forever
Hello Exile
Portland
Strain Your Memory
I Can’t Stop Drinking
Strawberry Mansion
London Drugs
Farewell Youth