Certo che un titolo che suona più o meno come “La più grande storia mai raccontata” sembra quantomeno impegnativo, ma ai Lawrence Arms evidentemente questo non preoccupa più di tanto se hanno deciso di intitolare così il loro secondo lavoro su Fat Wreck, che segue il precedente “Apathy and Exhaustion” di un annetto fa.
Prodotto da Matt Allison e registrato in “casa”, ovvero Chicago, il disco sembra una sorta di strano concept che prende spunto dalla vita circense per parlare di tutto e del suo contrario.
A rafforzare il parallelismo vita-tendone ci pensa poi un artwork molto curato che ricorda i manifesti (ed i sensazionlismi) di inizio secolo. E lo diciamo subito chiaramente: il gruppo è molto migliorato rispetto all’esordio.
Finalmente sia il cantato di Brendan il “cattivo” che del “buono” Chris si sono armonizzati e non fanno a pugni l’uno con l’altro, ed anche se da queste parti preferiamo le armonie del secondo bisogna ammettere che l’alternarsi di queste due atmosfere giova parecchio alla longevità dei brani, che dribblano il rischio-noia con facilità.
Certo, ogni tanto il disco ha momenti di stanca, ed in alcuni punti la formula del concept appare un po’ raffazzonata, ma “Drunk Mouth Kitchen Smile” e “The Revisionist” sono brani molto ben fatti che gli amanti dell’emo più intelligente non dovrebbero lasciar perdere, così come “The March of the Elepanth” ci mostra un credibile lato punk dei nostri. Non siamo certo a livelli stellari, ma di certo la voglia di battere strade poco frequentate appartiene ai Lawrence Arms, e sono convinto che ci potranno riservare sorprese nel futuro; per adesso sono una piacevole certezza.
TRACKLIST
01Introduction (The Ramblin’ Boys Of Pleasure Sing The Hobo Clown Chorus)02The Raw And Searing Flesh03On With The Show04Drunk Mouth Kitchen Smile05Alert The Audience!06Fireflies07The March Of The Elephants08Chapter 13: The Hero Appears09Hesitation Station10The Revisionist11The Ramblin’ Boys Of Pleasure12A Wishful Puppeteer13The Disaster March14Outro (Hobo Reprise)