THE LAWRENCE ARMS

“Oh Calcutta” è uno dei migliori album Punk che siano stati incisi negli ultimi anni. Loro si chiamano Lawrence Arms e sebbene siano una delle migliori punk band in circolazione in Italia non hanno ancora avuto il successo che si meritano. Noi di Punkadeka.it sono anni che li seguiamo (erano pure nella nostra compilation!) e vedere i progressi che fanno anno dopo anno questi ragazzi ci riempie sempre di orgoglio. Tra qualche giorno saranno in Tour in Italia con i No Use For A Name e ci siamo fatti una chiacchierata molto simpatica con Chris.

 

E’ sempre un piacere ragazzi parlare con voi soprattutto dopo un album spettacolare come “Oh Calcutta!”. E’ sempre difficile scrivere un album e immagino che dopo”The greatest story ever told” sia stato ancora più difficile per voi. Dopo un capolavoro la maggior parte delle band hanno due possibilità: a) scrivere una merda b) scrivere un album mediocre. I Lawrence Arms invece hanno scelto una terza via: cambiare stile e scrivere un altro capolavoro. Concordi con me?!

 

Chris:  Concordare non posso perché sennò sarei troppo superbo (ride) ma comunque grazie per i complimenti. Sicuramente “Oh Calcutta” è differente da “The greatest…”, non lo avremmo inciso se avessimo pensato che avrebbe avuto lo stesso sound. Il bello di incidere nuove canzoni, specialmente per una band come noi, è che ogni album ha le potenzialità per essere differente dal precedente. Non può che farci piacere sentire che hai apprezzato cosi tanto “The greatest…” e lo consideri una sorta di capolavoro. Purtroppo la tuta opinione non è stata condivisa da molti. Non sono la persona più in grado di giudicare la grandezza di un mio album ma ti ringrazio di aver notato i nostri continui cambiamenti e per averli apprezzati allo stesso modo con cui hai amato “The greatest…”. Spero che il tuo giudizio sia condiviso anche dai nostri fan. Siamo molto eccitati del risultato di “Oh Calcutta!” e non vediamo l’ora di andare in tour.

 

Nei vostri precedenti album c’è sempre stato un bilanciamento tra le canzoni melodiche e le canzoni potenti: una melodica ed una potente. Ora in “Oh Calcutta” avete inciso solamente potenti/melodiche/heavy songs. Quale è il motivo di questo radicale cambiamento rispetto ai due precedenti album?! Melodic Hc, Punk Rock, Pop punk…come definiresti il vostro stile?

Chris: Io e Brendan abbiamo voluto prenderci il giusto tempo prima di entrare in studio per registrare questo album. Abbiamo parlato a lungo sull’approccio che volevamo avere in questo album.”The greatest…” aveva espresso la dualità della nostra band, le due voci e il bilanciamento tra due stili e due modi di cantare e scrivere. Con “Oh Calcutta!” abbiamo deciso subito che volevamo cantare assieme e abbiamo scritto le canzoni tenendo sempre a mente questo. E’ stato concepito proprio per essere un album a due voci, uno di quei album che scrivi quando hai 18 anni per intenderci. Abbiamo voluto fare un disco che fosse pieno di speranza e che parlasse di liberazione dai rimpianti. Il sound cosi aggressivo non era stato pianificato ma è venuto naturalmente insieme ai testi e ai nostri stati d’animo. Quello che sto cercando di dire è che abbiamo fatto un album che avremmo amato 10 anni fa. Una sorta di “fanculo a tutti, noi facciamo il cazzo che ci pare!”. Non c’è uno stile preciso in questo album, penso che sia puro “Lawrence Arms style”, qualunque cosa questo voglia dire. “Oh Calcutta” è quello che noi riteniamo Punk Rock, per sound e attitudine.

 

Ho capito, però non hai paura della reazione dei vostri fans?! Pensi che apprezzeranno il vostro nuovo stile o rimarranno shockati?!

Chris: Come lo hai apprezzato te lo possono fare anche loro. Poi non puoi piacere a tutti, sennò significa che hai svenduto la tua musica. La cosa che rende i nostri fans stupendi è che sono sempre pronti a capire ed apprezzare le nostre evoluzioni. Hai ragione quando dici che questo album è più aggressivo e più potente dei precedenti ma penso che rispecchi quello che la nostra band è adesso. Non penso che abbiamo cercato di creare qualcosa, come fanno molti, che non ci appartiene. Ci saranno sempre persone che non capiranno quello che fai, questa è la vita però e non possiamo farci nulla. “Oh Calcutta” penso sia l’album migliore che abbiamo fatto finora.

 

Prima cantavate sempre una canzone a testa mentre ora per la prima volta avete deciso di usare la soluzione di co-vocalist per l’intero album. Come vi è venuta in mente questa idea?

Chris: Questa è stata una parte della nostra evoluzione come band. E’ stato il passo successivo che ci ha portato ad usare le nostre potenzialità al massimo. Volevamo che l’album fosse un continuo sing-along. E’ stata una progressione naturale. Mi ricordo quando eravamo in studio pronti per iniziare a registrare e io e Brendan eravamo emozionati ma allo stesso avevamo paura di questo cambiamento ma ci ripromettemmo di continuare per questa strada e perseverare. E’ stato un rischio ma alla fine ha reso questo lavoro ancora più eccitante.

 

In “Oh Calcutta” ho notato che anche il vostro modo di scrivere musica è cambiato diventando più diretto e spontaneo per certi versi. Sembra quasi che avete portato la vostra attitudine live in studio. Concordi con me? Prima di andare in studio lo avevate progettato o è venuto naturalmente?

Chris: Hai capito benissimo, volevamo che fosse potente e rispecchiasse la nostra attitudine live. E’ un album molto spontaneo e istintivo, non è stato molto razionale come lavoro perché le emozioni e i sentimenti hanno sempre avuto la meglio. E’ quello che cercavamo ma non sapevamo di cercare. Abbiamo voluto fare un album che fosse Punk. Non penso che abbiamo cambiato modo di scrivere musica, è stato questo che ha cambiato noi. Ci siamo presi i nostri rischi e non è stato facile ma questo ci ha portato oggi ad essere orgogliosi del nostro lavoro. E’ stata una combo di elementi pianificati e tanta fortuna.

 

 

 

Se con questo album non riuscirete a fare il salto di qualità per entrare a tutto diritto nell’Olimpo del Punk penso che non ci riuscirete proprio più. Questo album penso attirerà su di voi le attenzioni delle grandi major a meno che non siano matte e non vogliano lasciarsi questa grande occasione. Pensi che sia arrivato il momento per il grande salto su una major?!

Chris: Chi lo sa! Mai dire mai comunque. Non penso sinceramente che i Lawrence Arms abbiano quello che le maggior vogliono o che loro abbiano quello che vogliamo noi. Non posso fare predizioni per il futuro e poi sembrare un’idiota come tutti quelli che dicono “Noi non andremo mai su una major” e poi appena gli offrono un contratto cambiano idea (ride) . Ora vogliamo solo andare in tour, divertirci e vedere dove il nostro destino ci porterà. Non ci poniamo problemi su quello che sarà il futuro. Vogliamo vivere il presente e vedere dove ci porterà la nostra musica.

 

 

 

Dopo 756 shows in tutto il mondo e un altro capolavoro in bacheca, ti ritieni soddisfatto della vostra carriera?! Cambieresti qualcosa?!

Chris: Penso che siamo più che soddisfatti per tutto quello che abbiamo fatto finora. “Oh calcutta” ne è la dimostrazione. Essere felici con se stessi e con quello che sei ora senza rimpianti per il passato e tutte le sbagliate scelte che hai fatto. Come Lawrence arms non potremmo chiedere di più, facciamo quello che ci piace fare, suoniamo e viaggiamo in tutto il mondo. Siamo fortunati e sappiamo di esserlo.

 

Però devi pure ammettere che essere continuamente in tour lontano dagli amici, dalla famiglia e dagli affetti più cari non è sicuramente facile.

Chris: Partiamo dal presupposto che io adoro andare in tour e sono ormai anni che la mia vita è cosi. Certamente è difficile dopo un po’ lasciare tutti i tuoi amici e famiglia, sentire la nostalgia di casa e soprattutto del tuo letto.(ride) Però è anche bello andare in tour con i miei compagni di avventura e incontrare tutti i nostri amici che abbiamo sparsi nel mondo. Suonare tutte le sere per le persone e vedere le loro facce soddisfatte è quello che ci manda avanti e che ci porta fare questo ancora e ancora.

 

Avete talento, sapete come suonare e sul palco siete fottutamente bravi. Qualche volta non ti è balenato in testa di iniziare a fare musica di merda come tutte le nuove emo bands per avere più successo?

Chris: Certamente lo ho pensato! Sarei ipocrita se dicessi che non lo ho mai pensato. Io non credo a tutte quelle band che dicono che non lo hanno mai pensato. Penso faccia parte dell’essere umano questo. Lo ho pensato ma non è quello che ci interessa. A chi non farebbe piacere avere più successo e arrivare a più persone possibile scusa. Però siamo felici di quello che siamo e di quello che facciamo. Se volessi guadagnare più soldi non mi metterei mai a fare musica di merda che odierei. La musica è qualcosa di troppo importante per me e che non tradirei per nessuna cifra al mondo. Troverei magari qualche altro lavoro ma di sicuro non farei il musicista. Ci sono milioni di modi per odiare il proprio lavoro e iniziare a fare qualcosa che uno non sente è il peggior modo per un musicista.

 

Queste parole ti fanno sicuramente onore Chris. Siete stati in tour cn Lagwagon, Nofx, Nufan, Millencolin, Anti-Flag etc etc. Adesso sii sincero come lo sei stato finora, quale è la migliore band on stage e quella con cui ti diverti di più in tour?! Quale è quella che ti ha deluso maggiormente invece?!

 

Chris:  Ci siamo spaccati dalle risate con tutte queste band. Sono ottimi musicisti ma soprattutto ottime persone. Per i Nofx forse provo un affetto particolare e ad ogni loro concerto mi diverto troppo. Da quando ho 14 anni sono una delle mie bands preferite. Suonare la prima volta con loro è stato un sogno che si realizzava per me. Con i Lagwagon pure ci siamo divertiti tantissimo, sono stati dieci giorni assolutamente folli. Con i No Use For A Name siamo appena stati in Giappone e anche con loro siamo stati benissimo. Non vediamo l’ora infatti di venire in Europa e in Italia con loro. Per tutte queste band abbiamo un grandissimo rispetto e da loro si può solo che imparare.

 

Io ho avuto l’onore di vedervi a Roma in un concerto ove erano presenti sole 17 persone ma è stato assolutamente fantastico e tuttora lo ricordo come uno dei miei concerti preferiti. Durante quel concerto suonaste anche una cover di Avril Lavigne e diceste che sognate ogni notte di avere sesso con lei. E’ ancora presente nei vostri sogni?! Suonate ancora quella canzone?!

Chris: Te allora eri quel matto con l’intervista con le cuffie?!

 

Si ero io!

Chris:  Ci siamo ammazzati dal ridere a fare quell’intervista. Alla fine eri ubriaco più di noi! Ecco forse perché ti siamo piaciuti cosi tanto (ride).  Comunque non suoniamo più quella canzone. La televisione è piena di gnocche e ormai Avril è passata di moda (ride). Ci piacerebbe davvero tornare a Roma a suonare, anche se non c’era tanta gente è stato bello il vostro calore. In Italia sono tutti matti!

 

Fortunatamente però sarete presto di nuovo in Italia con i No Use For A Name. Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro nuovo live show?

Chris: Non vediamo l’ora di tornare in Europa. Da noi dovete aspettarvi un mix di nuove e vecchie song e nel mezzo tanto divertimento. L’ultima volta eravamo a Milano con i Millencolin ma pioveva e siamo dovuti rimanere al locale tutto il tempo. Fortunatamente questa volta ci sarà bel tempo, o almeno spero, e cosi possiamo andare a rimorchiarci un po’ di ragazze prima del concerto (ride). Ci vediamo presto ragazzi, a noi dopo il concerto fa sempre piacere scambiare quattro chiacchiere con i ragazzi e spero che vogliate bervi una birra in nostra compagnia. Fino ad allora…peace!

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