THE (INTERNATIONAL) NOISE CONSPIRACY: A New Morning

Per la serie “i corsi ed i ricorsi musicali” andiamo ora a presentarvi il nuovo disco degli International Noise Conspiracy, “A New Morning”. I corsi e ricorsi sono semplicemente quelli per cui un gruppo devoto ai ’60 e ’70 in maniera a dir poco esplicita risulta suonare, nel 2001, incredibilmente nuovo ed inedito. Strano davvero per chi, partendo dall’hardcore straniato dei Refused, è arrivato a questi lidi garage-rock-punk guidato dalla semplice passione per un certo tipo di musica e per un certo messaggio. Il disco, manco a dirlo, è di altissimo livello, e riesce addirittura a superare per fascino il precedente “Smash It Up”; laddove infatti quello era cupo e lo-fi questo risulta più immediato e “solare” ­il che, detto di una band originaria del profondo nord appare un po¹ strano-, le melodie sono piùaperte ed il gruppo va oltre lo schema classico del chitarra-basso-batteria-voce inserendo sax (“Bigger Cages, Longer Chains”)ed altri strumenti (“A New Morning, Changing Weather) oltre all” ormai consolidato organo-piano. Il discorso sugli International Noise Conspiracy però non si può ridurre alla sola musica, il gruppo ha infatti fatto delsuonare un veicolo di messaggi politici importanti e “rivoluzionari”, in ogni canzone possiamo ritrovare il loro pensiero, un pensiero che è ad anni luce dalla retorica pseudo-ribelle di molti dei gruppi attualmente in voga;un immaginario che si nutre di letteratura non allineata e che fa della cultura e dell’intelligenza la sua principale arma, rendendo per questo la loro musica ancora più importante. Parole e musica di qualità, tanto che anche i media meno specializzati si stanno accorgendo di loro, in virtù anche di un’energia ed una presenza sul palco da far impallidire. Ricordo quando li vidi per la prima volta: locale semi vuoto e loro ­in particolareInge, il cantante- a dimenarsi come matti con una musica che mi rapì; fu uno shock di quelli che fanno bene a chi ama la musica. E con questo disco gli International Noise Conspiracy si sono addirittura superati, ascoltate “Capitalism Stole My Virginity” e poi mi darete ragione. Questo è un gruppo vero, di quelli da seguire con estrema attenzione, di quelli che è difficile non amare, di quelli che possono andare molto lontano, non perdeteli di vista. Uno dei migliori lavori dell’annata.

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