Dopo “Get In Trouble” riecco i romanacci Grenades con il nuovo album “Unbearable”, uscito poche settimane fa per Lonely Raven Records e Let’s Goat Rec. Il quartetto capitolino sforna un disco da 9 pieno in pagella (la perfezione per me si chiama solo Bad Religion), fatto di 11 pezzi di un punk-rock semplice e melodico nel quale dimostra una maturità nel comporre ormai raggiunta. Tanto per essere chiari il precedente “Get In Trouble” non mi era dispiaciuto, ma quest’ultimo lavoro presenta molte marce in più.
Le iniziali Greg, Farewell e Cutting Me possono essere considerate sulla falsa riga dell’album precedente: strofa, ritornello, strofa, ritornello, special, ritornello, cori e assoli piazzati al momento giusto e nella maniera giusta fanno si che non potevo aspettarmi inizio migliore. In Living Hell, nella quale cominciamo a trovare la maturità di cui vi ho parlato prima, c’è la partecipazione di Manuel dei Dear Dust (e dei Nasty Cats) che con il suo cantato-urlato aggiunge qual tocco di originalità ad un pezzo già originale di per sé. Il disco scorre via che è una meraviglia passando per ballatone stile Alkaline Trio, Here We Go, e altre stile Dead To Me, Sick, Sick Me, per pezzi più rabbiosi come Close Your Eyes e altri più spensierati come la finale Rob Is Dead. Ogni traccia di “Unbearable” meriterebbe almeno due righe: ciò che più mi è piaciuto è il fatto che, pur avendo i loro punti di riferimento, i Grenades non cadono mai nel banale, cosa non troppo facile al giorno d’oggi.
Insomma accaparratevi una copia di “Unbearable” ne vale veramente la pena!
Tracklist:
Greg
Farewell
Cutting Me
Living Hell
Retrace Your Steps
Here We Go
Close My Eyes
Marriott
Try Again
Sick, Sick Me
Rob Is Dead