Sempre da Still Life Records ecco uno split inadatto ai deboli di stomaco: The End Of 6000 Years vs Embrace The End. I primi possono essere considerati una nuova validissima realtà del panorama metal nostrano, mentre gli statunitensi sono ormai prossimi alla pubblicazione del nuovo album su Abacus/Century Media.
A partire è il gruppo italiano, forte delle precedenti esperienze musicali dei propri musicisti in band hardcore e abili nel mettere in piedi tre canzoni di chiara matrice death metal svedese. Una scelta ampiamente condivisibile vista la qualità offerta: buona tecnica, idee niente male per una band all’esordio e una certa predisposizione per parti mosh e velocità sostenuta sono elementi che portano a far ben sperare per il loro futuro.
A seguire ecco gli Embrace The End, un po’ più maturi a livello di songwriting rispetto ai compagni di split e autori di tre canzoni complesse negli arrangiamenti e devote a un deathcore furioso e senza compromessi.
Come per i T.E.O.S.T.Y. a regnare è soprattutto la velocità e la potenza sprigionata da sezione ritmica e cantato che vanno a completare il grande lavoro svolto dai due chitarristi. Mai come in questo caso è difficile decretare chi sia il “vincitore morale” di questo devastante incontro, ma se proprio devo dirla tutta personalmente sarei più per i The End Of 6000 Years, vista la giovane età dei componenti e l’ottima performance offerta.
Uno split interessantissimo che porta a fare i complimenti a entrambe le band, fiere rappresentanti di una scena musicale bisognosa di talento.
Voto7
Tracklist:
T.E.O.S.T.Y.: 01.Immortal fading 02. Last requiem 03. A burialEmbrace The End: 04. Memento mori 05. Tempest tried & tortured 06. The fathers right hand