Già mi vedevo a scrivere resoconti al vetriolo su questo disco, a sfogare la delusione per un disco non all’altezza delle mie, alte, aspettative. Che ci volete fare? Quando ho letto che Distillers passavano armi e bagagli alla Sire ero dispiaciuto (difatto l’artwork originale è stato già censurato), dopo il divorzio di Brody “nonpiùArmstrongma” Dalle dal Tim che tutti conosciamo ho pensato che era finita, ma l’ascolto di questo “Coral Fang” rimette un po’ di cose in ordine.
Innanzitutto l’unica che veramente conta: la musica.
L’ammorbidimento dei toni si sente, e manca proprio quello “strazio” che mi aveva fatto innamorare di “Sing sing deathouse” (l’album precedente, nda) da subito, ma la capacità di scrivere testi alienanti associata ad un ottimo gusto per il punk-rock di strada non viene meno, e se da una parte “Drain the Blood” è un singolo che mette il cuore in pace, nell’album troviamo anche altre gemme dal nome “Hall of Mirrors” e “Dismantie Me”.
Mi chiedo se era il caso di scrivere una ballata quale “The Gallon is God”, davvero poca cosa la voce di Brody in versione soft, ma subito dopo viene la title track e va già tutto meglio.
La produzione suona un po’ ruffiana, qualche schitarrata qui e qualche pulito la, tutto a posto -ed una chitarra in più ci voleva e ben ci sta- e suoni impeccabili per un disco formalmente ineccepibile ma che proprio per questo non è capace di farti male, di graffiare. Certo, Distillers sono un gruppo davvero molto bravo, forse l’unica vera realtà uscita recentemente dall’underground senza risultare ridicola, e certamente il successo che avranno, e che auguro loro, è meritato in pieno.
Il disco mi piace -a parte un paio di occasioni- veramente molto, anche quel finale (“Death Sex”) così fuori dai canoni che mi ricorda i Nirvana; nulla però riesce a togliermi dalla testa il fatto che io, come ascoltatore, abbia perso qualcosa.
TRACKLIST:
1. Drain the Blood2. Dismantle me3. Die on a rope4. The Gallow is god5. Coral fang6. The hunger7. Hall of mirrors8. Beat your heart out9. Love is paranoid10. For tonight you’re only11. Here to know12. Death sex