Come spesso succede ultimamamente, è dalla provincia italiana che arrivano nuove proposte interessanti.
Parliamo Dei Cremonesi Deadwalk che con questo nuovo album in autoproduzione (finalmente qualcuno comincia a comprendere che premia di piu’) senza fossilizzarsi sulla ricerca spasmodica di una etichetta che promette luci della ribalta e poi…tornano a ululare.
Torniamo a noi, interessante l’amalgama, personalmente trovo un po di punti distanti e riesco ad apprezzare la band nei momenti di puro Rock’n’Roll ma i gusti possono influire il recensore e a quanto ascolto in giro son certo che questo CD potra’ suscitare interesse in oltre le diverse influenze dei componenti portano a frutti come questo di cui non è certo il recensore addetto a demolire.
Insomma c’è n’è per tutti, non manca l’Hard Core e altri spunti musicali che, ripeto, fanno certamente parte degli ascolti dei Deadwalk che come lupi mannari hanno saccheggiato un po’ ovunque c’è del buono, musicalmente parlando, ovvio
. Ottima cover, pakaging, e la scelta della Autoproduzione…12 tracce che potranno incontrare certamente il vostro gusto e se vi sembrano un troppo Pol-pot fermatevi alla poesia, ai Deadwalk certamente non interessa piacere a tutti i costi a tutti, nemmeno a me, per questo li capisco e li supporto.