State cercando qualcosa di veramente emozionante?
Credo che allora i THE DANGEROUS SUMMER facciano al casovostro.
E’ difficile suonare sufficientemente “emo” senzasconfinare nel mainstream ma credo che questi ragazzi (non ragazzini) ci sianoriusciti a pieno con questo album. Sufficientemente pop per piacere a tutti macon delle liriche ben scritte, profonde, lontane dai problemi da liceali tantoin voga in questo periodo (“Weathered” è una delle mie preferite etratta il tema della morte dei genitori). Jimmy Eat World e The Starting Linesono le basi su cui questo progetto è stato costruito.
Le melodie camminano di pari passo con i testi, mettendo gliaccenti nei punti giusti e mostrando a pieno la passione che ha ispirato lastesura di questo disco. Il leader AJ Perdomo mostra totale padronanza deimezzi a disposizione e non fa sentire la mancanza di cori e doppie voci,solitamente elementi trainanti nel genere. La title track vi rimarrà facilmentein testa e saprà coinvolgervi da capo a piedi, quel ritornello “It hit sohard and it took my spirit” vi invaderà senza che ve ne accorgerete. Lostesso vi succederà con “This is war”. Le corde delle chitarresuonano delicate, non rumorose ma piuttosto eleganti nel loro incedere, comenel riff centrale di “The permanent rain”.
Al primo ascolto questo “Reach for the sun” potràsembrarvi un po’ piatto ma pian piano scoprirete tutto il suo potenziale, chebrani come “Surfaced” e “Northern Lights” non tarderanno amostrarvi.
Un disco che potrà passare inosservato nel tram tram generale del musicbusiness ma se saprete coglierlo può darsi che vi accompagnerà per moltotempo…
Voto: 7/10