Ancora una volta la voglia di fare senza farsi sopraffare ha vinto ed il risultato è un festival grandioso con tante band, davvero tante, e tutte con la carica da vendere e di mostrare i denti su un palco che a fine serata (nottata) vedra’ poi i Casualties farla da padroni come solo loro sanno fare.
La cronaca della giornata intera non riesco a raccontarla poiché a causa di una nebbia indicibile sono arrivato sul luogo a concerti già iniziati…
Ho comunque avuto modo di vedere le ultime quattro band prima dell’esibizione dei Casualties.
Al momento del mio arrivo sul palco suonano gli Hungry Acid una band davvero eccezionale soprattutto per la grinta del loro bassista Aiz che mi ricorda qualcosa di molto vicino alle esibizioni dei Negazione e non perdo occasione di farglielo notare alla fine del loro set che suona attitudinalmente vicino alle sonorita’ HC e se solo potesse godere di una tecnica superiore da parte del chitarrista e batterista riuscirebbe davvero a farsi maggiormente strada in un mondo dove oltre all’attitudine è richiesto anche saper calcare un palco e soprattutto suonare…sono certo che gli Hungry Acid sara’ un progetto che non smettera’ qui di far sentire la propria voce poiché ho visto molta determinazione che va oltre la musica, basta ascoltare Disordine nell’ordine, No Vivisezione, Guerrieri della rivolta. Ottimo Hungry Acid.
Salgono sul palco gli Zio Fester, band piacentina o giu’ di li con una miscela sonora che li vede orientati tra il wrestling style combattivo, cattivo e incazzato … ottima tecnica, palco invaso e grinta, ma è soprattutto nelle cover dei NABAT che caricano il popolo punk accorso ed è il delirio.
Soprattutto perché Zio Fester in persona riesce a tenere bene e a non farsi invadere dal pogo trasferitosi intorno a lui sul “palco”.
Ottima compattezza, precisione, che nonostante la cagionevole vita dell’impianto voci, provato da invasioni di campo e birre volanti a tutto spiano, hanno dimostrato di essere una Band interessante.
Dopo un l’esibizione di un altro gruppo ecco che sul palco salgono i Rotten Boi!s, band che merita un’attenzione particolare per la propria carica, l’aggressivita’ da palco ed per i loro pezzi carichi e potenti …mi fa sorgere una domanda spontanea… come può essere che una band cosi’ qui in italia la conosca una ristretta cerchia di puri appassionati …gli altri dove sono? Se vi reputate PUNK allora abbiate il coraggio di conoscerli e di apprezzarli non solo su CD ma anche Live dove si esprimono al pari di band come gli stessi Casualties (senza nulla togliere ad alcuno ma giusto per rendervi un concetto piu’ incisivo…. Spero di esserci riuscito).
Comunque i Rotten Boi!s vanno avanti per la loro strada e poco gli importa se qualcuno non si accorge di loro o fa orecchie da mercante, sparano a zero e seguono la loro incandescente scaletta che è un pogo interminabile da inizio a fine set…se Parma è una citta’ di merda, soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti, un qualcosa di buono c’è l’ha…indovinate? Rotten Boi!s ovvio.
Mezzanotte scoccata ed ecco che gli attesissimi Casualties.
“Il loro primo pezzo “Political Sin” fu lanciato nei primi anni novanta grazie alla compilation “Benefit Beer”; da allora portano avanti con il loro grezzo StreetPunk i valori del vero movimento. Hanno suonato più volte all’Holidays in The Sun, festival in compagnia di band come Misfits, Adicts, UK Subs, Damned, Business, GBH e 999″ e questa sera ancora in Italia al Tempio …salgono sul palco osannati ed attesissimi da tutti, la street band sfodera la grinta di sempre ma a sentire qualcuno, dice che non sono in formissima, sinceramente a me non sembra e li vedo molto a loro agio nonostante avrebbero meritato un palco che almeno avesse avuta la parvenza di essere tale ma certo non è la band che si ferma d’avanti a certi particolari (siamo punk o no?!) e se con i Rotten Boi!s il pogo era interminabile con i Casualties è delirio puro dall’inizio alla fine…brano dopo brano aumentava e non certamente per il grado alcolico dei Kids ma per la carica che sprigionava la band che di conseguenza alimentava la folla di adrenalina pura.
Il set incandescente dei Casualties ha terminato il festival che vedeva gente di ogni provenienza da Bologna, Crew immancabile quella di Bazzano, ai Tortonesi, Vogheresi, Alessandrini, Genovesi e poi Kids di Savona, Torino, Parma, Reggio Emilia, Milano, Piacenza e Pavia…e Pavia oltre che portare Kids di sana costituzione mentale ha portato qualcuno a cui prudevano le mani ed ha rovinato una bella festa con l’aggressione gratuita aMarco Balestrino.
Non entro in fatti di politica che possono disturbare qualche lettore che forse non tiene conto che PUNK non è moda ma ha qualcosa che va oltre la Musica e quando si parla di attitudine o atteggiamento etc etc non si sprecano sostantivi a caso.
Comunque Marco sta bene, ringrazia coloro che lo hanno contattato e le Band che lo hanno ricordato durante lo svolgimento del concerto…anche i Casualties.
Stay Rude, Stay Rebel e non dimenticare che il prossimo potresti essere tu.
FESTIVAL PUNK c/o TEMPIO – Pietra Dè Giorgi PAVIA
Festival ben riuscito, Band soddisfatte e Casualties grandiosi…cosa volete di piu?
Se vi siete sentiti esclusi, la prossima volta venite anche VOI.
The PUNK Is Alive.