La SideOneDummy records sta ufficialmente sostituendo la Hellcat al primo posto della mia personale lista di etichette discografiche da tenere d’occhio!
La Hellcat non sa più che direzione prendere, tra gruppi-clone dei Rancid e bands di ragazzini (Orange), invece la SideOneDummy sta mettendo insieme un roster spaventoso: dai Gogol Bordello ai Bedouin Soundclash ai Causalties e Flogging Molly, e ora anche questi The Briggs.
Per chi non li conoscesse, mettete insieme le canzoni dei Rancid cantate da Lars Frederiksen, i pezzi più Oi dei Toy Dolls, una spruzzatina di Social Distorsion e otterrete un mix di suoni esplosivo…un lotto di canzoni da urlare a squarciagola dall’inizio alla fine: il primo video estratto è Wasting time ed è già una bomba, sembra uscire dritto dal repertorio solista di Mr. Frederiksen, ma con un tocco personale che ogni band che si rispetti deve avere; punk, rock’n’roll, oi, streetpunk, rock, i Briggs mischiano tutto, con un orcchio ai primi Dropkick Murphys e un look moderno, non legato ai classici schemi del genere.
Oltre al già citato singolone, altri pezzi da novanta sono la prima Back to higher ground che è un po’ la summa del Briggs-sound col suo ritornellone ultra-melodico, oppure Maritime tragedies, curioso incrocio tra riffing hardrock (che potrebbe anche ricordare un po’ i Clash) e cori oi, la più lenta e anthemica Common and unknown, e la più classicamente punkrock Blacklist.
Gran disco quindi, recuperatevelo se vi piacciono le bands citate nella recensione…e speriamo di vederli presto in Italia!
Tacklist:
1 Back To Higher Ground 2 Let Them Know 3 Song Of Babylon 4 Common And Unknown 5 Maritime Tragedies 6 Everyone’s An Actor 7 Wasting Time 8 Insane 9 My Own Enemy 10 Harder To Stand 11 Blacklist 12 Don’t Care