Dov’è finito il punk? Ormai poche briciole . Il lavoro dei The Audition profuma di prefabbricato dal sound all’ultimo grido . La melodica voce di Danny Stevens avvolge ogni traccia dando vita a un pop punk che tenta di EMO-zionare trattando di amori , frustrazioni e timori per un futuro incerto.
In ogni caso , alla ricerca di giovani fan e potenziali scalate su Mtv , dichiarano di avere a che fare con Fall Out Boy e Alkaline Trio pur dividendo il palco con Silverstein , Strike Anywhere e Lovedrug . Inoltre si apprestano a una collaborazione coi concittadini The June con l’obiettivo di monopolizzare Chicago (già degli Allister direi).
Li ha scoperti la Victory Records e prodotti John Naclerio che aveva alzato la sua reputazione coi My Chemical Romance e i Sense Fail ; peccato che in questo caso non sia avvenuto lo stesso.
Troppa poca inventiva musicale per essere apprezzati da un pubblico maturo , pur essendolo di sicuro dagli accumulatori di musica di genere: le tracce corrono senza lasciar avvertire le differenze necessarie per un mirato apprezzamento , ma quelle di mezzo forse le più proficue e “Lawyers” quella con più arrangiamenti sul finale. Forse sono particolarmente delusa perchè il genere è il mio e i The Audition non sono proprio stati in grado di evitare di farmi annoiare durante l’ascolto.
Non capisco solo se nel libretto del cd vogliano parodiare l’omologazione e la fabbricazione in serie o si sentano parte di questo sistema che non prevede differenze.
Track list:
DANCE HALLS TURN TO GHOST TOWNS 2.YOU’RE MADE US CONSCIOUS 3.IT’S TOO LATE 4.APPROACH THE BENCH 5.THE ULTIMATE COVER UP 6.DON’T BE SO HARD 7.LAWERS 8.REP YOUR CLIQUE 9.LA RIVALITA 10.SMOKE AND MIRRORS