Dopo un lungo anno d’attesa – causato dall’avvelenamento e dalla reazione allergica che ha colpito Andi Jung produttore della band – i tedeschi Terrorgruppe hanno finalmente dato alle stampe un loro disco “inglese”, o se preferite “internazionale”, “Rust in Peace”.
Infatti 11 delle 13 songs che compongono il CD sono la versione cantata in inglese dell’album “Fundamental”, uscito nel 2003 sempre per la Destiny Records. Non è la prima volta che i nostri affrontano questa scelta, la prima volta era successo con “Music Fo Assholes” del 1997 e con “1 World – 0 Future” del 2000.
Nonostante le premesse che potrebbero far apparire questo progetto una manovra meramente commerciale, finalizzata all’apertura del mercato e alla sdoganatura definitiva della band all’estero, il disco suona molto bene, come fosse un vero e proprio nuovo lavoro. I contenuti alla fine non sono gli stessi del predecessore “germanico” ma le canzoni si distinguono e hanno vita propria. Soprattutto i pezzi sono riarrangiati come anche le melodie e le armonie vocali.
Come si può non apprezzare l’irruenza, la sfacciataggine e l’ironia, che sin dal titolo si può ben intendere, di questo combo tedesco? Pezzi di puro Punk Rock, a cominciare dall’opener “The World’s Not Bad At All” o “Deedee” (versione leggermente diversa di quella apparsa nell’EP split insieme all’indimenticabile bassista dei Ramones, uscito poco prima della scomparsa di quest’ultimo), con “Rambo III” i tedeschi sferrano un attacco alle politiche di guerra americane e con “Cathedrals” l’irreligiosità la fa da protagonista. Il disco scorre quindi come un torrente in piena e farà la gioia di tanti fans della bands e dei punks in generale. Purtroppo appena dopo la fine delle registrazioni di questo album Archi Alert, cantante e chitarrista della band, ha deciso di abbandonare inaspettativamente il gruppo.
I nostri ci tengono però a sottolineare, nelle note del bellissimo booklet a forma di poster con tanto d carro armato ritagliabile e montabile, che i Terrorgruppe sono vivi e vegeti e che continueranno come trio ad incendiare i palchi di tutto il mondo.
Voto 8/10
Tracklist:
1 The World’s Not Bad At All 2 Say It Don’t Spray It 3 Happy Song 4 Deedee 5 Hey Tough Guy 6 Marylin 7 Rambo III 8 Satellite City 9 The Daily Week 10 Cathedrals 11 The Pinheads 12 The Station 13 Hedonistic Salvation Front