(Review a cura di Sick)
Per chi ancora non li conoscesse, Tana Del Verme è un progetto che ha preso forma grazie a Cris (alla batteria nei Nectarines), Piero (chitarra negli Unaware) e Fra (batterista degli Startoday), con un unico comune denominatore: la voglia di dare una rispolverata al caro vecchio punk-rock italiano anni ’90. Un’operazione che in questo debutto omonimo potremmo definire riuscita visto che dal primo brano – “Generazione inutile” si fa un tuffo indietro nel tempo arrivando a quegli anni dove Derozer, Pornoriviste e Peter Punk erano al centro della scena punk-rock nazionale. Come da tradizione i brani risultano piacevoli, con testi quanto mai attuali nelle loro tematiche e velocità sostenute(vedi hardcore melodico californiano) a fare le vesti da protagonisti. Tra i migliori brani “M.J.F.” (esempio perfetto per chiunque volesse capire in due minuti cosa fosse il punk-rock in quegli anni) e “Disco punk”, una sorta di ballatona malinconica con un ritornello che riassume perfettamente il “Tana Del Verme pensiero”: “Cosa mai ci salverà?”. Menzione finale per la produzione, effettuata presso i studi romani Hell Smell e capace di dare ancor più vigore e potenza a un lavoro già di per sé dinamitardo!
Tracklist:
01 Intro
02 Generazione inutile
03 La regola
04 M.J.F.
05 Amore a cresta alta
06 Magnifico
07 Disco punk