Sziget Festival 2015 Live Diary: Giorno due

Il primo giorno ufficiale di Festival ho visto la mia prima band italiana qui sull’isola…non e’ stata proprio un’esperienza memorabile….ma andiamo con ordine.
Intanto continua a esserci un bel sole, e questo e’ bene, che qui quando piove e’ una tragedia…dopo aver visto un altro film unghgerese: “Cos’e’ successo a Timi?”, sul Main Stage ha iniziato Gentleman, un tizio tedesco che fa un reggae molto poco bianco, anche un po’ noioso dopo un po’, per fortuna dopo 45 minuti sul palco A38 sono iniziati i Babylon Circus, band francese che fa una patchanka (reggae, ska, rock…) molto coinvolgente, sono allo Sziget un anno si e uno anche.
Dopo di loro, alle 19 mi sono catapultato al British Knights stage, e qui ho visto i Joe Victor, come dicevo, la prima band italiana ad esibirsi qui.
Ai Joe Victor mi sa che piacciono molto Frank Turner e Bruce Springsteen, il problema e’ che qualcuno dovrebbe spiegare al cantante che non basta avere una bella Fender, tenere la camicia aperta, buttare le braccia all’indietro e guardare in su con aria estatica per essere il nuovo Frank Turner….bisogna anche saper scrivere delle ottime canzoni. E qui iniziano i problemi…le canzoni dei Joe Victor non sono brutte, non sono neanche belle pero’, non hanno personalita’ ecco…loro le suonano benissimo, belli convinti, alla gente piacciono anche (c’e’ da dire che allo Sziget puoi anche battere un martello contro le assi del palco, qualcuno a cui piaci lo trovi di sicuro) ma delle loro canzoni non resta niente…una melodia, una parte di tastiera, niente…solo la camicia sbottonata del cantante. Che non e’ molto…
All’1.30 poi sono andato a fare il giovane, sempre sul palco A38 han suonato gli Infected Mushroom, band electro con elementi rock, hanno aperto con “Sabotage” dei Beastie Boys, la gente e’ impazzita e fino alle 3.00 hanno rivoltato il tendone come un calzino. Anche se i volumi erano un po’ bassi per i miei gusti, ma non si puo avere tutto nella vita.
Oggi: Gogol Bordello, Halestorm e Enter Shikari...piu’ quello che il Festival vorra’ offrirmi…

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