STRIKE ANYWHERE: Exit English

Gli Strike Anywhere sono una delle migliori realtà della scena punk internazionale e su questo penso nessuno abbia alcun dubbio. Incarnano l’essenza di ciò che io ho sempre considerato PUNK: musica piena di energia, forza e rabbia uniti a testi di forte impatto politico-sociale che nascono direttamente dalla strada.
“Change is a sound” mi lasciò veramente sbalordito, erano anni che non sentivo un album di una simile potenza. Al primo ascolto mi erano sembrati un perfetto incrocio della furia hardcore dei Raw Power (dal vivo Thomas, il cantante, ricorda moltissimo per atteggiamenti e fisico Mauro dei Raw Power) e lo street punk “politicamente” impegnato degli Anti-Flag. In quell’album era condensato veramente tutto: velocità ed energia, punk ed hardcore, intelligenza politica con testi introspettivi e per certi versi anche malinconici. La voce del cantante riusciva in una maniera sbalordente a passare da parti melodiche a pezzi di stampo prettamente Hardcore mantenendo grinta e lucidità per tutte le tracce dell’album (e del live show).

Bissare il successo di “Change is a sound”era veramente arduo perchè vi era sempre dietro l’angolo il pericolo di diventare la brutta copia di se stessi o di peccare di presunzione. Gli Strike Anywhere invece superano la prova brillantemente e sfornano un album che non ha nulla da invidiare al suo predecessore. Thomas e la band “Exit English”forse cercano più la melodia e il ritmo a dispetto del primo album ma senza per questo mancare in energia e potenza, qualità che li avevano contraddistinti e fatti amare e apprezzare dal pubblico dalla scena punk.
Bush e la sua folle politica sono sicuramente una grande fonte di ispirazione per la band la quale però non si limita a sterili attacchi gratuiti all’inquilino della Casa Bianca ma cerca di esporre le proprie idee tramite testi per certi versi più astratti ma proprio per questo ancora più violenti e aggressivi. Se cercate slogan di facili presa sul pubblico avete sbagliato completamente album.
La scena punk deve soltanto ammirare band simili che riescono ancora a mantenere una propria integrità, coerenza e capacità di sostenere il fuoco che anima il movimento anti-fascista che in un momento come questo ha bisogno di continuare ad ardere sempre più forte, una fiamma viva più che mai è che nessuno spegnerà.

Di sicuro un grande esempio per tutte le altre band del roaster Jade Tree…gli Strike Anywhere ci dimostrano che anche se tutti ora sembrano accecati da questa effimera moda dell’ “Emotional” punk e corrono di conseguenza dietro alle “emo-gay” band la differenza tra chi fà musica con anima, cuore e palle e chi invece le sà solo straziare c’è e rimarrà sempre.
Massimo rispetto per chi crede negli ideali di giustizia, libertà e antifascismo!!

Voto: 8½ (Per chi se lo fosse dimenticato questo è il “punk” e la musica che su Punkadeka vogliamo)
Tracklist.
1. We Amplify2. Blaze3. Infrared4. 5th Estate5. Lights Go Out6. New Architects7. To the World8. Aluminum Union9. Extinguish10. Modern Life11. Life in the Fingernails12. ‘Til Days Shall Be No More

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