E’ passato diverso tempo dall’ultimo lavoro, ora sono tornati con il loro leggendario hardcore distruttivo; “Angermeans” ne è la prova…. parliamone con loro: The Strife is back!
E’ uscita da qualche mese la vostraultima fatica “Angermeans”.Raccontateci qualcosa suquest’ultimo cd…
"Angermeans"è il risultato di circa tre anninei quali siamo stati lontanodalla scena musicale. Verso la fine del 1997, gliStrife hanno deciso di smettere disuonare. Eravamo arrivati ad unpunto nel quale avevamocapito che era arrivato il momentodi crescere. In un certo senso cisentivamo limitati dall’hardcoreche in precedenza avevamoabbracciato. Sembrava che dovessimosvenderci per accontentare Inumerosi giovani che venivano avederci suonare e ciò eraestremamente frustrante per noi. La tensione era diventatatroppo forte e decidemmo dismettere d’essere amici e di farparte della medesima band. Passò un anno e ½ ecapimmo che era tempo di ritrovarenoi stessi. Andrew (chitarra) mi chiamòe mi chiese se se volevo suonaredue canzoni demo che lui e Sid(batteria) avevano registrato. Accettai senza esitare. Il nome del progetto era"Angermeans". Dopo poco un amico morì edecidemmo di esibirci in alcuniconcerti gratuitamente per aiutarela sua famiglia. Esibirci come Strifeavrebbe garantito un maggioreflusso di giovani e quindi piùsoldi. Così abbiamo suonato comeStrife, e il concerto è statograndioso. E’ stato bello suonarenuovamente tutti insieme e quindiabbiamo deciso di continuare.
Alcunecanzoni dell’album sono statescritte diverso tempo fa ed ilsuono risulta un pò più metal,piuttosto che hardcore. Solo che il messaggio èdiverso: ora vogliamo solo unità,vorremmo che i ragazziriconoscessero e cercassero questaunità per dare una rispostapositiva alla società. Non crediamo alle prediche,ma sollevare la questione dovrebbeesser un dovere di tutti Questo sievince anche dalle liriche, cherisultano molto introspettive; lamusica è molto "heavy",quasinon ti lascia ..credo che questosia il nostro migliore album inassoluto..provare per credere!!!.-
GliStrife hanno iniziato a LosAngeles nel 1991 e in poco temposono diventati una delleprincipali bands hardcore.Raccontaci brevemente la storiadella band?
Abbiamoiniziato a suonare nel gennaio1990 come "Stand AsOne". Il gruppo era formato dame, Sid, e altri due ragazzi. Sei mesi più tardi Andrewsi è unito al noi e dopo pochimesi, anche Chad (bassita) èentrato a far parte del gruppo.
Aquel punto abbiamo deciso dicambiare il nome della band, inseguito ad un show davveroimbarazzante nel nord California. Ecco come sono nati gli"Strife". Il nostrovecchio nome non era assolutamenteserio, volevamo che la gente siricordasse di noi e così abbiamocercato qualcosa di figo e checolpisse. Funzionò. A quell tempo la scenahardcore stava cambiando: lamaggior parte delle bands piùfamose (Ie, Youth Of Today, Judge,Uniform Choice) si sciolse. Quella generazione stavaterminando e una nuova sipreparava ad apparire, purtroppoessendo cresciuti e maturati inquel vecchio movimento, abbiamosempre conservato i tratti di quelsound e di quell’energia.
Pensoche oggi sia in corso un nuovocambiamento. Nuove influenzemusicali stanno prendendo piede equesto ha un impatto positivo sudi noi, su quello che stiamofacendo e che faremo nel futuro.
L’album"One Truth" si èimposto immediatamente come albumrivelazione , e si è avvicinatoalle 10.000 copie ispirandogiovani e spingendoli a seguire iloro ideali e le loro convinzioni.Cosa vorresti trasmettere ai tuoifans attraverso la vostra musica
E’importante per noi che tuttipartecipino ai nostri shows,pubblicizzandoci nelle variefanzines, etc.: ciò aiuta moltola band e mostra la nostra musicain modo positivo. Per noi questo èimportante perché ci permette disfuggire alla pressione efrustrazione della vitaquotidiana. Purtroppo come al solito,questa sub-culture ha grossiproblemi: pare che il nostro stiledi vita favorisca il proliferaredi luoghi comuni su cattiveabitudini legate al punk/hardcore. Alcuni pregiudizi e moltanegatività ci gira intorno…e lalista potrebbe continuareall’infinito. In qualità diband punk, combattiamo perdistruggere questi ostacolicercando di riunire tutti. Questo è stato il nostroobiettivo fin dal principio.
Comegenerazione abbiamo un grandepotenziale possiamo imparareveramente moltissimo dagli erroridel passato attraverso la musicapossiamo eliminare questa veritàdistorta e creare qualcosa dinuovo.
Preferisciessere apprezzato per la musicache suonate o per i testi chescrivete? Avete mai pensato chepotreste rappresentare un modelloper centinaia di giovani d’oggi?In qualche modo sentite questaresponsabilità?
Vorremmoessere apprezzati come band, senzadover decidere se scrivere dellabuona musica o dei testiparticolarmente profondi ecomplessi. Mi rendo conto diinfluenzare in qualche modo altrepersone.
Questoè importante per noi e finchésarà possibile il nostromessaggio sarà sempre positivo elo trasmetteremo in modo diretto epulito, senza celarci dietro falsepromesse. Ognuno ha il diritto difare ciò che crede con la suavita..e ciò vale anche per noi.Penso che nessuno debbaconsiderarci un esempio daseguire, perché non siamoperfetti e non aspiriamo adiventarlo.
Pensoche alcune bands soffrano di uncomplesso che li porta aconsiderarsi quasi delle divinità,trasformandosi in esseri ridicoli…non fa per noi tutto ciò!
GliStrife sono diventati una delleprime band hardcore a documentarei loro viaggi e live shows in unvideo rivoluzionario intitolato“One Truth Live”. Il videomostra la vera prospettiva di vitadi una band in tour. Da dove nascequesta vostra idea?
Abbiamosempre voluto fare qualcosa diquesto tipo. Soprattutto dopo aver visto"Another State Of Mind".Non è nulla di nuovo,semplicemente abbiamo deciso chequalcosa doveva succedere evolevamo fortemente che accadesse,questo era il momento giusto! Sono sicuro che ne faremouno nuovo al più presto ungiorno.
Nelvostro precedente album hannopartecipato membri dei FEARFACTORY, SEPULTURA e DEFTONES,l’album "In This Defiance"ha rappresentato per gli Strife lapossibilità di colmare il gap tral’hardcore, il punk, e il metal.
Qualisono le vostre principaliinfluenze musicali?
E’difficile scegliere! Comemusicisti ascoltiamo diversigeneri musicale completamentedifferenti. Ultimamente ho suonatoun sacco di break core edelettronica.
Oggisiamo cresciuti abbastanza perapprezzare una grande varietà digeneri musicali e ciò hainevitabilmente un forte impattosulla musica che scriviamo.
Nelvostro nuovo cd partecipa ancheBobo (percussionista dei CypressHill) accompagnato dai suoi ritmitribali. Raccontatemi com’èandata.
Luiè davvero grande! Roy (Downset)ci ha aiutato a produrre questoalbum, ed era un caro amico diBobo. Noi avevamo bisogno di unpercussionista per una canzone From these graves, e Eric si unito al nostro rock. È stato divertente!
Qualiband ascoltate? Qualche cd dasuggerirci?
Amoi Radiohead…soprattutto gliultimi album. Slayer, Autechre, Aphex Twin, Living Sacrifice,Modest Mouse, Sepultura, Karate,John Digweed, blah, blah, blah …
Qualemessaggio volete trasmettere aivostri fan attraverso la vostramusica?
Apritela mente ad ogni cosa.
Qualè il vostro rapporto con il web?Pensate che la diffusione onlinedi musica sia un problema oun’opportunità per i gruppi?
HaI suoi pro e contro io scaricomoltissimo dalla rete e non credosia un problema…aiuta apromuovere musica in tutto ilmondo in maniera rapida e sicura!
Cosapensi della nuova generazione diband punk? Trovi che ci sia unacarenza di originalità nellascena punk attuale?
Nullaè più originale…il punto ècome tu interpreti la realtà comemusicista. Noi facciamo del nostromeglio per scrivere pezzioriginali , ma il nostro materialemostra delle influenze bendefinite.
Prossimiprogetti?
…un sacco di date in giro per ilmondo!!!