Otto anni dopo il self titled del 2010 è uscito per Century Media “Stand For Something or Die For Nothing”, nuovo attesissimo album degli Street Dogs.
Per il sottoscritto gli Street Dogs sono molto più di una band, sono, insieme ai Bouncing Souls, tutto ciò che il punk rock rappresenta, soprattutto a livello di liriche e di messaggi contenuti nelle canzoni.
L’album si forma di 11 pezzi e proprio per questo non dispersivo come il lunghissimo s/t che lo precede. Sarà il numero non eccessivo di tracce o la spasmodica attesa , ma alle mie orecchie “Stand For Something or Die For Nothing” è uno dei tre dischi più significativi usciti nel 2018.
Pezzi come The Comeback Zone, la successiva Angels Calling e These Ain’t The Old Days (quest’ultime due tracce si avvalgono della collaborazione di Rick Barton dei Continental, già co-fondatore dei Dropkick Murpyhs) vi rimarranno stampati immediatamente in testa grazie alla loro melodia e ai loro cori in pieno stile Street Dogs.
Belle le grintose accelerate dell’iniziale title track e della successiva Other Ones, unico pezzo “folkeggiante” del disco, fatto di quel punk rock genuino a cui gli Street Dogs ci hanno da sempre abituati. A proposito di punk rock impossibile non menzionare Working Class Heroes, pezzo che preferisco dell’intero album, con le sue chitarre alla Clash e la sua alternanza di voce McColgan/Rioux che lo piazzano al primo posto nella classifica delle tracce di “Stand For Something or Die For Nothing“: un disco che dovete assolutamente avere nelle vostre collezioni.
Tracklist:
Stand For Something or Die For Nothing
Other Ones
The Comeback Zone
Angels Caling
These Ain’t The Old Days
Working Class Heroes
Lest We Forget
The Round Up
Mary on Believer Street
Never Above You, Never Below You
Torn And Frayed