Gli Stigma sono sulle scene da dieci anni circa, vedendosi passare davanti tutti i tormentoni momentanei (hardcore, metalcore, deathcore…) e tenendo un’integrità stilistica che alla lunga ha dato i suoi frutti.
Certo, di strada da fare (e non solo in senso metaforico) per raggiungere una platea ancor più vasta è tanta, visto che nella nostra bella Italia se non suoni del becero pop rock non vieni nemmeno considerato. Ma la band piemontese non è nata per questo genere di cose, è cresciuta ascoltando gente che suona malata come i Black Dahlia Murder e amando tutto ciò che è horror, dai film ai fumetti tipo “Tales from the crypt”.
E proprio da questa leggendaria serie prende spunto il loro “Concerto for the undead”, una sorta di omaggio se vogliamo dirla tutta a iniziare dallo splendido artwork frutto della mente del nostro Corefolio Design, un’artista apprezzatissimo all’estero e ancora semi-underground qui da noi (che caso!). Ma questo tributo si spinge ben oltre, ossia alla parte inerente ai testi, totalmente incentrati su storie del fumetto scelte dai musicisti e adattate in maniera perfetta al sound degli Stigma.
La musica… Qui viene la classica ciliegina sulla torta e i motivi sono tanti. Innanzitutto applausi ai musicisti, capaci di sfornare un muro sonoro degno dei migliori gruppi hardcore metal internazionali e in secondo luogo ai produttori Scott Atkins e Jona Weinhofen, abili nel dare quel tocco internazionale e pesantezza sonora al tutto. La scelta di avere due ospiti all’interno del disco è quasi superflua vista la caratura del prodotto, brani come “The undertaker” o “A grave situation” sono bombe pronte a esplodere in contesti live, così come quasi tutti i brani qui presenti. Insomma una volta tanto siamo di fronte a una band che ha composto il classico disco perfetto, provare per credere!
Voto: 9/10