Esce a breve Il nuovo album degli SPEEDJACKERS dal titolo”FAVOURITE SONS” con etichetta New Model Label, distribuzione Audioglobe
Uscita digitale: 15 Marzo 2010
Uscita CD: Aprile 2010
A poco più di un anno di distanza da “Secularization”, mini-album di debutto, gli Speedjackers tornano con un nuovo lavoro, il primo sulla lunga distanza.”Favourite Sons” è figlio di una band in continua evoluzione e la matrice punk’n’roll degli esordi si fonde con nuove influenze, dal classic rock all’hard rock, senza rinunciare mai all’energia che ha contraddistinto gli esordi. “Shake It” apre il disco senza compromessi, seguita da “A Little Boom”, due esempi di canzoni in cui punk ed hard rock si fondono, con i consueti ritornelli travolgenti che avevano caratterizzato “Secularization”. In “Recidivo”, la terza traccia, gli Speedjackers tornano ad esprimersi in italiano, ma la materia è sempre e solo rock ‘n’ roll, nessun cedimento o concessione a schemi tipici della musica italiana. Nel nuovo lavoro della band vicentina però non c’è posto solo per canzoni da party, come ci mostra la successiva “The Kicker”, seguita da, “Wild Side”, che si apre come una classica ballad rock per poi evolversi in diversi territori.”Reborn” si muove invece in direzione Southern e Classic rock, e rivela come gli Speedjackers abbiano studiato ed assimilato i classici del genere, facendoli propri, seguita da “I’m Not A Superman” e “No Heroes” in cui punk ed hard rock si fondono ed è davvero difficile dire dove finisce il primo ed inizia il secondo.”Non Saremo Qua” è un altro episodio in lingua italiana con riferimenti non troppo velati alla situazione generale/politica nazionale.”Favourite Son” è la canzone conclusiva del disco, un’altra traccia che segna la volontà degli Speedjackers di uscire dagli schemi del punk rock e della loro ricerca alle radici del Rock’n’Roll, senza pregiudizi o timori, e non è un caso che la durata media dei nuovi brani sia decisamente superiore, con una maggior presenza di momenti strumentali, fino ad arrivare agli oltre otto minuti di “Favourite Son”. Questa scelta, assolutamente spontanea, dimostra come la band non voglia farsi catalogare o seguire semplici schemi pop che in questo caso non hanno ragione di essere. Un ritorno alla “classicità”, senza però rinunciare all’energia.
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