Dicembre 2000
Una delle band più rispettate della scena punk italiana
Si scioglie
Aprile 2007; la band ritorna in scena per una serie di concerti
Marzo 2008; esce un best of del gruppo
SOTTOPRESSIONE
Presentano
1993 – 2000 A PIENO CARICO
I Sottopressione nacquero nel luglio del 1993, e presero da subito in mano il testimone dell’hardcore-old-school italiano lasciato da storiche band come Raw Power, Negazione e CCM (con cui per altro sono accomunati per merito nonostante il salto generazionale). Grande capacità musicale, stop&go al fulmicotone, velocità ed un suono personale fin da subito loro cardine identificativo; scure riflessioni al reale, furore e sentimento, sguardi all’esterno che sfociano in liriche profonde e simboliche, una loro caratteristica peculiare di sempre che gli ha reso l’empatia vera di chi li segue in massa. “1993-2000: A PIENO CARICO” contiene in doppio CD tutto il loro vecchio materiale sonoro edito e re-masterizzato per l’occasione, corredato da booklet a 24 pagine stracolmo di foto inedite, dettagli biografici, immagini del passato, illustri commenti, sensazioni… il tutto supportato dalla reunion dei 4 e dal loro “Dio solo sa che fine ho fatto TOUR 2008” che si articolerà nella primavera del 2008 su e giù per tutta la penisola… una rabbia e una furia tuttora indomite!
SOTTOPRESSIONE
1993 – (2000) – 2007: LA STORIA FINO A QUI…
Fuoriuscito dai milanesi MAZE alla fine del 1992, Fede-rico Oddone vuole creare un progetto che porti il testimone dell’hardcore old school italiano. Dell’ esperienza Maze rimane la condivisione del palco con gruppi come Disper-azione e Atrox, nonché la realizzazione dello split 7” con i Permanent Scar (Inaudito Records). Nei Maze suonava Fulvio, batterista per i Crash Box di “Finale”: un’altro fattore che ha alimentato la voglia del nostro di raccogliere il testimone e continuare la gloriosa tradizione dell’HC italiano.
Fede-rico assembla così, ad inizio 1993, una prima line-up con Loppo (occupante del Virus di Bonomelli e basso per i Klasse Kriminale dell’EP 7” “Costruito in Italia”), e Bundi (primo, impareggiabile e pirotecnico batterista dei Crash Box). Ascolti condivisi e la voglia di andare veloci, li portano ad imbastire una manciata di brani. Un primo avvicendamento importante è l’ingresso al basso di Diste, destinato a diventare un personaggio chiave del gruppo: a breve Diste contatta Mayo (voce), mentre Fede-rico recluta Mauro, energico drummer dei Mudhead. Ora nascono i SOTTOPRESSIONE.
Tra concerti improvvisati e costanti intemperie, i quattro entrano in studio nei primi mesi del ’94. In tre ore, aiutati da Sanatana (chitarra dei GHCP), i SOTTOPRESSIONE registrano in presa diretta un advance tape di otto brani, tra cui alcune cover di Negative Approach e Suicidal Tendencies. Grazie al nastro in questione, sul finire del 1994, Giorgio Senesi (ora Love/Hate80) pubblica per la band l’EP 7” “E’ il Momento” (Mele Marce Rec.): quattro tracce di veloce e fresco hard-core italiano con venature sonore della East Coast. Registrato e mixato in 10 ore dal sapiente Paolo Mauri (Afterhours, Casino Royale, Extrema, Punkreas, Ritmo Tribale, Shandon…), il singolo beneficia anche di una esplicita copertina nata dalla lunga amicizia con Stiv “Rottame” Valli (TVOR ’Zine – Rec.).
Dopo alcuni concerti Rudy Medea (Indigesti – Vacation House Rec.), nota l’impatto della band dal vivo e, dopo un affollato e partecipato live set, propone al gruppo una collaborazione da cui scaturisce nei primi mesi del 1996 l’omonimo album d’esordio, registrato ancora da Paolo Mauri, stavolta coadiuvato da Livio Magnini (di lì a breve chitarra dei Bluvertigo). Il primo omonimo full length segna l’ingresso in formazione del giovanissimo e strabiliante Kuku (batteria), che contribuisce all’evoluzione del suono ora decisamente più maturo. La produzione enfatizza il suono imponente della chitarra senza per questo minacciare l’equilibrio complessivo. L’idea dell’incudine in copertina scaturisce, ancora, da Stiv Valli e da una delle solite chiacchierate pomeridiane da New Zabriskie Point, a simboleggiare a pieno un sodalizzato legame tra la vecchia e la nuova scena HC italica. La critica li accoglie a braccia aperte grazie alla commistione tra originalità compositiva, consolidati riferimenti italiani (Negazione, Raw Power ed Indigesti), e influssi newyorkesi.
Nella primavera del 1996 il nuovo entrato Kuku abbandona improvvisamente la band, che trova il suo sostituto in Luca (poi in forze anche con Jinx, Minnie’s e Maze), suonando con loro per diversi concerti fino all’autunno del medesimo anno, periodo in cui lui e Mayo lasciano il progetto. Subentrano così di seguito l’italo-svedese Enrico “Puglia” De Candia (alla voce), e Dario “Crema” Cremonesi (batterista tecnico e veloce). L’amalgama è immediata, l’affiatamento pure e i quattro ripartono di slancio con Fede-rico ed Enrico che lavorano a stretto giro di gomito alla composizione dei brani nuovi, ricercando nuove soluzioni.
Ad inizio 1998 esce, ancora per Vacation House Rec. e sempre registrato da Paolo Mauri, il secondo album “Così Distante”. Un disco breve, nervoso e frenetico, fatto di continui cambi e intensi stop&go. Le liriche, sempre più intimiste e disperanti racchiudono, criptate, le vicende di vita vissuta di quel forsennato, e denso, anno di condivisione e composizione dei quattro. “Così Distante” si porta appresso una lusinghiera serie di commenti positivi, parecchi concerti ed un seguito ampliato diventando il best seller della Vacation House Rec., che successivamente ristamperà il precedente S/T e l’EP 7” “E’ il Momento” in versione CD.
Passano due anni, e muta lo scenario: i SOTTOPRESSIONE abbandonano l’hardcore puro e percorrono, non senza difficoltà, le correnti del post-hardcore e del noise-rock. Compongono 10 brani e, senza attenderne la registrazione, Vacation House Rec. gli assegna il numero di catalogo, le grafiche del resto sono quasi pronte e così anche il titolo (“Il Capitano”). Dei 10 pezzi solo 4 restano ancora stilisticamente hard-core (tra cui forse il miglior pezzo mai composto dai SOTTOPRESSIONE, “Dio solo sa che fine ho fatto”), ma l’equilibrio si è rotto, i nostri si ritrovano in un momento ibrido e sfocato…
Dal disco fantasma vengono nel frattempo estratti e registrati due brani, comparsi su altrettante compilation: nel 2000 “Altrove (256 proposizioni)” su “Tracce”, numero 001 della Wallace Records (con One Dimensional Man, A Short Apnea, Six Minute War Madness, Jinx, etc.), e infine, nei primi mesi del 2001, la già postuma e inconsciamente azzeccata, “Cenere e Simboli d’Autunno” su “Uncage Your Punk Side” (con Raw Power, Punkreas, Tre Allegri Ragazzi Morti, Derozer, Moravagine, Porno Riviste, etc).
Dicembre 2000: il momento ibrido e sfocato cristallizza. Il gruppo si scioglie dopo 7-ANNI-INTENSI, all’indomani di una serie di sessions in sala prove non del tutto soddisfacenti. Uno sterile giro di telefonate non lascia quindi speranze, e tutto viene chiuso così, con poche parole…
Aprile 2007: i SOTTOPRESSIONE tornano per suonare ancora veloci, affrontando un tour che toccherà tutta la Penisola. L’occasione nasce dalla necessaria ristampa dell’intero materiale registrato, fin da troppo tempo fuori catalogo. Tornano nella line-up con cui si sono sciolti, in linea con ciò che si erano detti Fede-rico, Diste, Dario ed Enrico in quell’inverno di 7-ANNI fa: “…se mai sarà ancora, ripartiremo da dove noi ci siamo fermati…”.
Emilio Celora
(giornalista musicale per Rockerilla, Il Mucchio, Rumore, Blast, Dynamo, Vida)