Ska Heroes

Laurel Aitken alias il “padrino” ha segnato la storia dello ska a tutte la latitudini: da Kingston a Londra, da New York a Roma contaminando con questa musica semplice e diretta milioni di persone. Per aiutarlo sono già stati organizzati benefit concert a Tokio, Barcellona, Londra. Nella data di Roma saliranno sul palco cinque tra i più grandi Ska-Heroes: Neville Staple (The Specials), Gaz Mayall (The Trojans), Rico Rodriguez (the Skatalites) e inoltre Winston Francis e Owen Gray per un concerto imperdibile. Intanto per prepararci alla serata conosciamoli un pò più da vicino…
NEVILLE STAPLE

Neville Staple: un nome che richiama alla mente senza indugio al gruppo SKA più famoso dell’epocaTWO TONE: gli SPECIALS, di cui fu l’autore dei testi e delle musiche, nonché la voce solista.

Considerata anche la sua fondamentale presenza tra i membri fondatori dei FUN BOY THREE, possiamo senza dubbio affermare che Staple riuscì nel giro di pochi anni a innovare il panorama della musica pop internazionale.

La fruttuosa collaborazione con leggende della musica come Elvis Costello (The Specials 1979 – Chrysalis Records), David Byrne (Fun Boy Three “Waiting” 1983 – Chrysalis Records) e Ali Campbell (Today’s Specials 1996 – Kuff Records/Virgin), solo per nominarne alcuni, contribuì al completamento della sua personalità artistica.

Il suo talento espressivo si manifesta anche nel suo unico album–tributo “Searching for Jimi Hendrix” (1999 – Capital Records), un progetto del quale Staple è molto fiero.

Oltre alle collaborazioni discografiche con alcuni grandi protagonisti del mondo del rock, ha anche diviso il palco con delle vere e proprie icone musicali come Ranking Roger (English Beat) nella formazione degli Special Beat.

Sebbene con questa line up non abbia mai registrato un album, il loro tour per tutti gli Stati Uniti con Sting and Steel Pulse ebbe un enorme successo.

Alcuni dei più recenti progetti e collaborazioni di Neville Staple includono “l’appuntamento” con Roger Lomas a Coventry, per incidere “Skinhead Girl” e “Conquering Ruler” per la mitica “Trojan Records (UK) e la coproduzione con John Avila (Oingo Boingo) per “The Best Of The Specials & Fun Boy Three” di Neville Staple per la Cleopatra Records.

Neville vanta anche la collaborazione con Unwritten Law per la registrazione del loro ultimo lavoro “ELVA” per l’Interscope Records.

Desorden Publico, la ska-band venezuelana, lo incontrò nell’autunno del 2000 a Miami per registrare il brano “Black Market Man” compreso nell’ album “El Diablo” uscito per l’etichetta Guerra Sound Round 2000 (Venezuela).

L’ultima produzione individuale di Neville risale alla compilation del1998: “VANS, Off The Wall vol. IV”. Da allora la sua missione è un perenne tour mondiale; percorre più chilometri possibili raggiungendo ogni angolo della terra, iniziando dal continente americano, che ha percorso dall’Alaska alla Patagonia… Dopo tutto è un animale da palco!!

Val proprio la pena di vederlo dal vivo: cattura l’attenzione e la mantiene per tutto lo show, la sua inconfondibile voce fa il resto; cercate di non perdere i suoi spettacoli mentre è in tour in questo periodo, potrete riascoltare i suoi pezzi più famosi, ormai dei classici, e assaporare la sua evoluzione creativa in quelli più recenti.

Neville Staple ha ultimamente registrato nuovo materiale sia negli studi inglesi 5 2 5 Music Productions presso i Planet Studios e negli Stati Uniti nella California del Sud: sta infatti preparando un album solista tutto originale e nello stesso tempo appare in concerto negli Stati Uniti, in Messico e in Sud America.

 

OWEN GRAY

Owen Gray nasce il 5 luglio del 1939 in Jamaica. A 9 anni vince il primo premio in un concorso canoro locale e tre anni più tardi inizia ad apparire in pubblico con continuità suonando batteria, chitarra e tastiere.

Nel 1960 è uno dei primi artisti ad essere preso sotto l’ala protettrice del famoso produttore Chris Blackwell, più tardi proprietario della famosa Island Record.

Il suo primo singolo, “Please Let Me Go”, uno shuffle melodico con lo squillante assolo di chitarra di Ernest Ranglin che ben si sposa al fascino della limpida e tagliente voce di Gray, raggiunge il primo posto nelle classifiche giamaicane.

E’ proprio grazie al  suo straordinario timbro vocale, che la sua notorietà cresce attraverso tutto il decennio; quando poi, prima di emigrare in Inghilterra, ampliò lo sguardo verso il R&B: “Let Me Go Free”  (basato sul celebre “Tipitina” di Professor Longhair), sullo SKA: “Mille Girl” e sulle ballate:” Far Love”, incrementò ancor più la sua popolarità.

La sua grande produttività dipende soprattutto dall’estrema versatilità che esprime nel suo personalissimo stile e dalla spigliata curiosità verso vari stili musicali, come SKA, ROCKSTEADY, REGGAE, SOUL..  Nel 1966 esce il singolo “Help Me”, uno dei brani più sensuali nella storia del soul britannico e  due anni più tardi, nel 1968, esce l’incantevole “Cupid”, best seller a livello internazionale.

Verso la fine degli anni ’70 la sua fama cominciò a decadere e nonostante il tentativo di riemergere nella scena inglese della Black music con “Sexual Healing” nel 1982, non riuscì a guadagnare nuovamente il grande successo di pubblico.

Ora vive a Miami, dove i suoi affezionati estimatori ancora lo applaudono per il suo eccellente repertorio, la sua storia e la sua voce che ancora si diffonde nei palcoscenici di tutto il mondo brillante e grintosa.

 

GAZ MAYALL

Gaz Mayall, eclettico DJ, musicista, cantante, versatile e carismatico intrattenitore è dai primi anni ’80 uno dei personaggi storici della vita musicale notturna londinese.

Figlio maggiore del mitico John Mayall, vera leggenda del blues mondiale, Gaz trascorre infanzia e adolescenza tra festival pop & rock, concerti e locali notturni. Ben presto diviene un grande estimatore della musica Reggae e appassionato tifoso di calcio durante il primo periodo skinhead verso il 1968-72.

La sua visione musicale si muove a 360°, è appassionato di ogni genere musicale, dal Reggae allo Ska al Rocksteady al Boogie-Woogie al R&R, alla musica tradizionale irlandese, al Funky alla World Music. Patito per la Black Dance Music, possiede una collezione di dischi rinomata ed invidiata in tutto il mondo per il suo valore che racchiude la storia di questo genere musicale; da registrazioni di tamburi tribali fino al più raffinato Drum&Bass.

Leader della nota ed apprezzata Ska-band The Trojans, l’instancabile Gaz si divide tra il palcoscenico e gli impegni della sua casa discografica: la Gaz’s Rocking Records, attiva ormai da 16 anni, che produce artisti Ska di tutto il mondo.

Nel luglio del 1980 dà vita a uno dei più famigerati live club londinesi: lo storico “Gaz’s Rockin’ Blues”, luogo di culto per tutti gli amanti dello Ska e del Rocksteady, dove hanno suonato TUTTI i più grandi artisti del mondo dediti a questo ambito musicale. Conclusa questa esperienza, Gaz apre un altro locale sempre a Soho: il “St. Moritz club” in Wardour Street, dove agli imperdibili all-nighters è possibile incontrare artisti, musicisti famosi e tutta la Londra che non dorme mai…

 

WINSTON FRANCIS

Winston Francis nasce nel 1948 in Jamaica. Frequenta le scuole primarie nell’isola natia, inizia anche il tirocinio nell’industria della stampa ma si trasferisce a Miami all’età di 16 anni.

Qui si iscrive a una scuola di musica dove il suo maestro Chuck Bird, impresario, autore ed esecutore, equiparò la sua voce a quella di Nat “King” Cole e subito nel 1965 organizzò uno spettacolo al Fountain Blue Hotel doveFrancis cantava con la Jackie Gleason Orchestra; l’allora popolare politico nordamericano Spiro Agnew seguì lo spettacolo con chiara soddisfazione, e quella serata entrò a far parte del mito.

Francis iniziò la sua carriera canora con grande convinzione, facendo spettacoli con Carlos Malcom, Derrick Harriott e Boris Gardiner, ampliando il tour dagli Stati Uniti fino alle isole dei Carabi.

Il suo debutto discografico ebbe luogo alla gloriosa etichetta discografica Studio One, per la quale registrò moltissimi brani ROCKSTEADY che divennero hits famosi, inclusa la celebre versione di “Games People Play” di Joe South e l’accattivante “Reggae And Cry”, e insieme ad Alton Ellis realizzò la celeberrima “What Does It Take” di Junior Walzer.

Col produttore Joe Gibbs registrò con i Mellowtones, celebri per il loro successo “Feel Good”. Nel 1971 si trasferì in Inghilterra per promuovere la sua versione di “California Dreaming” dei Mamas and Papas, che fu eletta “disco della settimana” per due settimane consecutive dalla BBC Radio. La b-side “Too Experienced”, vanta i cori in falsetto di Bob Marley e Bunny Wailer. Nel 1972 Francis cominciò a fare tournéé anche nel circuito dei club e registrò alcune session per la EMI Records, inclusa “Follow Your Star” e una versione di “Blue Moon”. Per tutti gli anni ’70 continuò a lavorare presso tutti i maggiori studios del Regno Unito, compreso un rifacimento di “California Dreaming” con Danny Ray.

Tra il 1980 e il 1986 si prese una pausa dal mondo della musica per dedicarsi a professioni di utilità sociale, compresa quella di educatore per i giovani.

Fu persuaso a tornare agli studi discografici nel 1987; suo è l’accompagnamento vocale del disco dei Melodians di quell’anno, collaborò con Trevor Star & the Skaticians, col quale a tutt’oggi lavora. Nel 1993 Francis fu avvicinato da Dennis Bovell con una proposta: cantare un pezzo soul nella compilation Jamaican Soul con lo pseudonimo King Cool. Divenne subito celebre in Francia soprattutto dopo l’uscita del singolo con la sua interpretazione del famoso brano di Ben E. King “Stand By Me”, che vendette più di 90.000 copie.

In Inghilterra non riuscì mai ad ottenere la grande popolarità di cui ha sempre goduto in Europa, rimase celebrato come un veterano della Studio One il cui successo fu il risultato delle collaborazione con Sly And Robbie e del dell’album di debutto nella musica soul sotto il nome di King Cool.

Negli anni ’90 Linton Kwesi Johnson gli propose di collaborare ad un progetto che lo vedeva voce principale in una band ROCKSTEADY sotto la direzione del chitarrista reggae John Kpiaye, quindi Francis partì per un tour attraverso Europa e Stati Uniti proponendo al pubblico entusiasmanti classici senza età, riscuotendo grande successo al Sierra Nevada Reggae Festival di San Francisco. Il progetto portò ben presto alla realizzazione di una compilation di classici jamaicani: “Sweet Rock Steady”.

La copertina del disco rappresentava una fotografia del giovane Francis degli anni ‘60 che originariamente compariva sulla compilation della Studio One: “Reggae In The Grass”.

 

RICO RODRIGUEZ

Emmanuel Rodriguez, aliasRico, alias Reco, alias El Reco, nasce il 17 ottobre 1934 a Kingston in Jamaica. Insieme a Don Drummond è considerato il trombonista più dotato della musica jamaicana della prima era.

Negli anni ’40 frequentò la celeberrima Catholic Alpha Boys School, dove già a 10 anni suonava il trombone sotto la stretta tutela delle suore conduttrici del collegio, sebbene avesse in un primo momento scelto il saxofono.

Nei primi anni ’50 vince i primi concorsi locali per artisti emergenti. Si converte al Rastafarianesimo e costituisce una compatta associazione musicale col batterista e amico Master Rasta Count Ossie che prende come base l’accampamento a Wareika Hill, nell’est di Kingston.

La prima session in studio di Rico fu per Coxon Dodd, suonando in un pezzo dei Jiving Juniors “Over The River” l’embrionale “Easy Snapping”, e la sua “Stew Peas And Cornflakes”. Lavorò letteralmente in centinaia di session per Dodd e i più prestigiosi produttori del tempo, incluso Duke Reid (“Let Gorge Do It”), Lesile Kong, Vincent Chin (col quale registrò “Rico Special”) e Prince Buster, che realizzò molti brani composti dallo stesso Rico, come “Luke Lane Shuffle”, “August 1962”, “This Day”, “Blues From The Hills”, e l’ispirata “Soul Of Africa”.

In un’intervista con Carl Gayle per il periodico Black Music nel 1977,Rodriguez affermò che alcune canzoni, uscite dopo il suo trasferimento in Inghilterra ma registrate molto tempo prima, (“Let’s Gorge Do It”, “Salt Lane Shuffle”) ed attribuite al suo successore Don Drummond, erano in realtà stati ideati da lui.

Nel 1966, mentre già risiedeva nel Regno Unito, si unì a Prince Buster in un tour per tutta l’isola e partecipò alla registrazione a Londra di “Barrister Pardon”, il pezzo-seguito della famigerata “Judge Dread”.

Era il 1961 quando Rico Rodriguez lasciò la Jamaica per stabilirsi in Inghilterra, dove continuò il suo lavoro come musicista di studio e collaborò con gli artisti più illustri, come Laurel Aitken, Georgie Fame, Joe “Brixton Cat” Mansano e molti altri, non trascurò però la composizione, lo dimostra il fortunato singolo di questo periodo “The Bullet” e moltissimi album realizzati per diverse etichette discografiche inglesi per tutti gli anni ’60. Nel marzo del 1964 raggiunse il successo anche nelle classifiche pop con il remake del popolare brano di Jimmy Cliff “King Of Kings” sotto lo pseudonimo di Ezz Rico And The Launchers, con Boysie Grant alla voce. Il disco entrò in classifica una settimana prima di “My Boy Lollipop” di Millie e rimase quattro settimane nella TOP 50 inglese, ma i pezzi seguenti “Little Girl” and “Please Come Back “ non riuscirono a raggiungere buoni risultati di vendita, quindi il gruppo si sciolse.

I primi anni ’70 vedono Rico attraversare un periodo difficile, raramente veniva chiamato in studi di registrazione, quindi tornò di nuovo sui palcoscenici europei con gli Undivided, una band composta di soli musicisti jamaicani. Nel 1976 ritornò in Jamaica per registrare “Man From Wareika”, un disco che ebbe un buon successo di pubblico, dove Rico utilizzò molti dei musicisti chiave delle session in studio, artisti di cui conosceva il valore per aver lavorato tante volte con loro, compresi Sly And Robbie.

L’avvento dell’era TWO TONE nei primi anni ’80 coincide per Rico con un nuovo periodo di successo: suona dal vivo e incide con gli Specials,; proprio per la loro etichetta discografica esce il suo lavoro successivo: “That Man Is Forward”, seguito l’anno dopo da “Jama Rico”.

Ma la nostalgia per la sua terra si fa sempre più forte e Rodriguez torna in Jamaica e ci resta 8 anni. Il lavoro, d’altro canto lo aspetta a Londra e quindi ritorna in Europa per rimanerci definitivamente; da allora continua a calcare i palcoscenici di tutto il mondo con i Jazz Jamaica, gruppo dell’istrionico bassista (double bass player!) Gary Crosby.

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