SAVES THE DAY: Stay What You Are

Ti senti più buono quando ascolti un disco dei Saves The Day, questi 5 ragazzi californiani producono infatti un effetto “Mulino Bianco” per cui tutto ti sembra colorato in tinte pastello, ed il mondo diventa per magia più buono e più bello. E poi ora che i vari gruppi che hanno fatto dell’emo-core il loro verbo -Promise Ring, Get Up Kids tanto per citarne due- hanno fatto scuola arrivando anche a discreti traguardi in termini di musica e pubblico è logico attendersi il proliferarsi di gruppi che si rifanno a questo immaginario tutto “love&tears”. Giunti ormai al terzo disco i nostri però non corrono rischi di essere tacciati di opportunismo; hanno la perizia e il gusto musicale per emergere e questo “Stay what you are” ne è un interessante prova. Melodie pop che si rifanno incessantemente ai sixties così come al pop più in generale unite ad un impianto ritmico prettamente rock sono gli ingredienti -classici- della loro formula, formula che si ripete anche in questi undici brani con un risultato più che soddisfacente. Certo, non è per tutti i palati l’ascolto di brani come “At Your Funeral” oppure “All I’m Losing is Me”, sicuramente distanti da ciò che comunemente si intende per “punk”, ma visto che l’emo è in una fase di trend inedita sicuramente il fatto che “Stay what you are” sia un discreto lavoro interesserà parecchia gente. Personalmente sono convinto che le atmosfere quasi buoniste di questi gruppi alla lunga siano stucchevoli, così come credo che il trend durerà poco, ma ciò non toglie nulla alla piacevolezza di un lavoro ben fatto e suonato che, pur non diventando un “must” sa offrire momenti di buona musica. Interessante.

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