Gli Skaters satanici sono nuovamente tornati in Italia accompagnando in due date la band spagnola degli Ska-p… non potevano certamente scapparci!
Nonposso non iniziare col chiedervi perchéRodrigo ha deciso di smettere di suonare labatteria?
Erafondamentalmente stanco. E’ molto difficilesuonare e cantare contemporaneamente! Avevabisogno di staccare un attimo…di avere un po’di relax. Sta invecchiando!! (risategenerali).
Il prossimo anno uscirà il vostro nuovoalbum. Avete qualche anticipazione?
Innanzituttoavevamo pianificato l’uscita per gennaio, ma èsfumata…vi toccherà aspettare fino a marzo. Saràuna bomba, caratterizzato dalla velocità e damolta energia, sia nei testi che nelle melodie. Questa sera faremo un’eccezione:suoneremo una canzone del prossimo album inanteprima, così poi mi dirai cosa ne pensi.
Sietefamosi per i vostri show, considerati ad altoimpatto emotivo…Qualchè il vostro rapporto coni fans, come stabilite il giusto feeling durantele vostre esibizioni?
Semplicementesuonando al meglio. Noi cerchiamo di trasmettereil massimo, diamo l’anima…e penso che questosia il trucco. Non abbiamo bisogno di mascherarci, a noibvasta essere noi stessi e questo viene apprezzatodal nostro pubblico.
Avetesuonato diverse volte in Italia. Cosa preferite diquesto Paese…il cibo, le donne, il calcio…
Tutto!Soprattutto la gente, siete molto simpatici. Quiin Italia abbiamo un grande seguito, abbiamosuonato in numerosi locali e abbiamo semprericevuto un consenso magnifico…
Perchéavete scelto SATANIC SURFER quale nome del gruppo?
Inrealtà non conosco la vera ragione di questascelta perché io sono arrivato in un secondotempo, volevamo qualcosa ad alto impatto…e pensoche questo nome sia veramente fico! Ma non sapreidirti se ci fossero altre ragioni alla base diquesto…bisognerebbe chiederlo ai veterani.
Quandoè nato il tuo interesse per la musica punk (rispondeMagnus)?
Prestissimo.Avevo solo 12 anni. Il punk è semplice da suonare, gli accordi sono pressoché sempre gli stessi questo ti consente di poter iniziare subitoanche senza avere grandi basi musicali…quelle sicreeranno col tempo.
C’èuna canzone che vi rappresenta in particolar modo?
Nonce n’è una sola…ci sono album interi chepossono rappresentarci, ma dovrei iniziare unelenco lunghissimo.
Unconcerto che non dimenticherete mai?
AMilano, al Leonkavallo. E’ stato fantastico, unaserata indimenticabile.
IlLeonkavallo è uno dei più grandi centri socialid’Italia… preferite suonare in luoghi piccoli oin grandi spazi?
Dipendeda moltissimi fattori…dall’audience, dallaconformazione del locale…
Abbiamosuonato al Raimbow e ti assicuro che è statofantastico. Non è né troppo piccolo, né troppogrande, inoltre il palco non è troppo lontano dalpubblico e questo ti consente di stabilire unottimo feeling durante lo show. In definitivapotrei dirti che amo le vie di mezzo.
Qualcosada ascoltare?
Delbuon punk americano sicuramente.
Daevitare?
Unamarea di cose….
Cosane pensi della nuova generazione di bands punk.Trovi che ci sia una carenza di originalità?
Sì,in un certo modo percepisco l’esistenza di bandsche mancano di un proprio stile, di proprie idee eche si limitano a riprendere cose già fatte o giàdette. Si cercano di imitare i grandi gruppi, sivuole ottenere subito successo…ma questo ècontroproducente perché ti riduce a una poveracopia e non ti porta nessun riconoscimento.
Preferite essere apprezzati per la musicao per i testi delle canzoni?
Entrambe.Sono importanti sia i testi che la melodia. Nonc’è una buona canzone se mancano i testi eviceversa.
Qualisono le vostre opinioni su quanto accaduto in USA?Sono cambiati i vostri rapporti con chi appartieneal mondo islamico in generale?
Quantosuccesso negli State è una terribile tragedia. Manon credo che un attacco militare potrà risolverequesta situazione. Ci troviamo davanti ad unnemico nuovo, che attacca utilizzando singoliindividui e che si nasconde. Non sarà una guerrafacile e neanche breve…non ti nascondod’essere piuttosto preoccupato a riguardo….Laguerra non è mai una buona soluzione.