E’ sempre stato difficile in Italia trovare gli album della Nitro Records, che per chi non lo sapesse è l’etichetta di Dexter Holland. Oggi fortunatamente grazie ad un accordo di partnership con la nostrana Rude Records, una delle più felici realtà della scena indipendente italiana, non sarà più cosi visto che le released della Nitro saranno distribuite direttamente nei nostri negozi. Oltre alle ristampe di album che hanno fanno la storia del punk (vedasi il primo degli Offspring o “Hitler Bad Vandals Good” dei Vandals) la Rude Records distribuisce in contemporanea con gli States la nuova released dei Rufio.
Sfortunatamente non ho mai avuto modo di entrare in contatto pienamente con la band avendo solo qualche pezzo su varie compilation che a dir la verità non mi erano dispiaciuti. Il nuovo album “The comfort of Home” ad un primo ascolto mi pare cerchi nuove strade ed un approccio più personale. Sebbene tentino (a volte riuscendoci anche egregiamente) una via propria nella composizione e stesura dei brani il trend generale rimane sempre un curato pop-punk.
Purtroppo la sovraesposizione di mediocri band sui canali televisivi italiani quando si parla di pop-punk la cosa fa storcere il naso a tanta gente. Questo forse anche perchè band che hanno animato l’ondata melodic hc degli anni ’90 si sono ammorbidite verso sonorità appunto più pop oppure per chi è cresciuto a pane e Ramones e quindi (giustamente) non tollera un simile abuso.
La voce nasale del cantante trovo che si riesca ad armonizzare completamente con le melodie proposte dalla band creando un mix molto particolare (ad esempio la voce nasale del cantante dei Somehow Hollow la trovo quanto di più fastidioso le mie orecchie abbiano mai sentito). L’album inizia con una ottima canzone “Out of control”, a mio modesto parere la migliore dell’album, fatta di continue accelerazioni e cambi tempo con leggere influenze metal. Se non avessi saputo che stavo ascoltando i Rufio avrei giurato si trattasse dei Thrice (stessa cosa per la traccia strumentale numero otto). Durante tutti i 40 minuti di durata dell’album non sono ravvisabili particolari incidenti di percorso sebbene a volte la ricerca spasmodica della melodia in alcuni frangenti fa calare il ritmo e trovo che alla lunga possa stancare l’ascoltatore.
Nell’album inoltre sono presenti vari intramezzi strumentali ( tracce 4-8-12-15) che dimostrano le ottime qualità della band come musicisti (soprattutto la numero 12). Un’idea originale che trovo sia stata veramente azzeccata. Da segnalare però la traccia numero 11 “Life songs” copiata da il primo singolo uscito su Mtv dei Simple Plan. Caduta di stile che forse non ci voleva,
Sicuramente un buon album da parte di questa giovane band che merita l’attenzione che i media statunitensi gli stanno tributando anche se guardando in casa nostra sicuramente troveremo produzioni altrettanto buone (leggasi “Meanwhile”o i compagni di etichetta dei Rufio “Suneatshours”). Consiglio vivamente “The comfort of home” a tutti gli amanti del moderno pop-punk e a chi della nuova generazione (14-18 anni) adora il pop-punk e ha trovato il nuovo dei Green Day e dei No Use For A Name ottimi lavori (sia ben inteso i Rufio prima di arrivare a quel livello ne hanno di strada da fare, ma sono ad un buon inizio sicuramente)
Voto: 7 + (Una band senza ombra di dubbio interessante!)