Sto disco ho preteso di godermelo per bene prima di dire la mia, potrebbe sembrare semplice spiegare che “come il fiume” è la vita in musica di Ritz, un ragazzone con la passione per la sua splendida famiglia, per le moto e per Johnny Cash e Mike Ness, per il punk come attitudine e non come immagine, ma come fa ad essere semplice raccontare le emozioni più intime di chi c’è dall’altra parte del disco? Sul palco l’ho conosciuto anni fa in occasione dell’uscita di “Lima Sorda”, il disco d’esordio di quello che credo sia uno dei suoi migliori amici, lui suonava il contrabbasso ed ho anche avuto la fortuna di vederlo suonare dal vivo, davanti a molte anime, alla fine di una serata da sogno; la sua vita mi è passata davanti in queste otto tracce intrise di ricordi, di amore e di notti punk, una cantata di quasi 40 minuti che potrebbe essere senza pause dove Ritz ci parla con una velata e delicatissima poesia dei suoi grandi amori ovvero la sua compagna, alla quale dedica una lettera futura ed alla sua bellissima bambina alla fine del disco, un pezzo dove mi sono letteralmente sciolto. Poi calca la mano e la poesia si fa operaia e ribelle quando gli argomenti si fanno spinosi e si sporcano di grasso ed esce la rabbia di un uomo che potrebbe andare sulla luna ma deve spingere il carrello il fabbrica, come racconta in quello che rimane un pezzo incredibile sulla vita di chi deve timbrare il cartellino, o quando racconta di Ritz da ragazzo con una corazza di borchie, e quando ci parla di scelte sbagliate, che hanno cambiato il corso del fiume ma non lui, il fiume che è il tema principale del disco, quel fiume che spaventa gli ingegneri ma deve risparmiare gli operai.
Due parole anche sulla musica e gli arrangiamenti, leggo che tutto è stato concepito e partorito da Ritz e Path, Folk Beat Vendetta sta lavorando davvero bene, e mi voglio soffermare sulla bellezza di questa cornice che rende onore al capolavoro dipinto, adoro le ballate blues, i riff di chitarra e l’armonica a bocca, la quasi impercettibile chitarra acustica nei pezzi più sensibili ed il ritmo sostenuto ed allegro nei pezzi che lo richiedono, insomma mi sembra che anche dietro le quinte si sia sudato parecchio, ed il risultato è li da sentire.
Registrato, mixato e masterizzato da Path ai Folk Beat Vendetta headquarters, arrangiamenti di Rocker Ritz e Path, testi e musiche di Rocker Ritz, scatto di copertina di Dennis Garbati.
tracklist:
01. fiume mio
02. com’era
03. cambia il corso del fiume
04. io, noi, gli occhi
05. canterò
06. 2070 lettera d’amore (hard times)
07. fabbrica
08. Nina