“5 anni sulla strada” è il titolo della compilation in uscita il 15 Dicembre per festeggiare il quinto anniversario di una delle più importanti etichette/distro Punk Italiane: la RIOT RECORDS, ..parliamo di questi ultimi cinque anni con Corrado.
– Quest’anno ricorre il 5° anniversario della Riot Records, ma la sua storia ha origini che risalgono a diversi anni prima… raccontaci come è nato il progetto “Riot”…
Possiamo partire dal fatto che comunque il progetto è fatto da chi lo compone ed in questo caso si parla di un pò di creature simili che si conoscono fin da quando avevano 15 anni, stiamo parlando del 1984, ai concerti al Virus e al Leoncavallo originale, quello di via Leoncavallo 22. Ognuno di noi era invischiato in quella faccenda chiamata punk, così come ora, ed iniziando ad autoprodurre, ad organizzare concerti, a fare fanzine eravamo arrivati ad un punto che alcuni di noi avevano affittato un negozio con una distro chiamata WHIP ed altri partendo da essere la distro del Leo avevano trovato spazio alla casa occupata di via dei Transiti 28 con una distro chiamata T28. Erano i primi anni ’90 ed eravamo i primi esempi di distro autogestite che aprivano ai fruitori con orario quasi da negozio; questo era dovuto all’ancora per me incredibile successo che ottenevamo all’epoca, una massa sempre maggiore di materiale da distribuire e scambi praticamente in tutto il mondo ci avevano portato a queste scelte. Poi improvvisamente ci fondemmo in una sola distro e da lì iniziò un dibattito interno sulla possibilità di stipendiarsi, cioè era il sogno che si avverava. Il nostro lavoro poteva diventare quello che ci appassionava da tutta la vita ed ora eccoci qui dopo 5 anni, ancora attivi e con tanta voglia di fare.
– Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di moltissime bands e altrettante label …a cosa pensi sia dovuta questa crescita?
…pensi sia un bene o un male per la “scena” punk?
Innanzitutto la maggiore fruibilità sotto l’aspetto commerciale del punk ha decisamente influito su tutto questo profilerare di cui mi domandi, ora puoi ascoltare punk/hc sulle radio commerciali e non solo su radio di movimento come Radio Onda d’Urto a Milano e Brescia o Radio Onda Rossa a Roma. Addirittura ti può capitare di vedere video su Mtv.
Voglio dire, alla fine per molti è un prodotto come un altro, cercano di privarlo della minaccia che porta nel suo dna, della voglia di rivoluzione per renderlo più appetibile al grande pubblico.
Chiaramente senza generalizzare ci sarà chi c’entra poco e un cazzo e ci vuole solo mangiare sopra e chi ci crede, ma io credo che comunque la spinta che molti sentono, inconsciamente oppure no, a formare una band sia un’ottima cosa, voglio dire il messaggio è proprio questo: se vuoi lo puoi fare. Puoi organizzarti il concerto, puoi fare la fanzine, puoi autoprodurti il cd questo è il tipo di cultura che m’importa cresca anche perchè non credo che esista realmente una scena in Italia.
– Riot Records non è semplice negozio di dischi ma, un etichetta, una distro, organizzatore di concerti, mostre etc… Spiegaci cos’è RIOT Rec. e di cosa si occupa…
Non ci è mai piaciuto rinchiuderci in un ghetto e lo stesso vale per questo discorso, abbiamo sempre cercato di superare il rapporto bottegaio/cliente. E’ molto meglio ripensare ad un rapporto di complicità e così il conoscere chi frequenta il negozio ci fa sapere chi ha una band, chi graffita, chi disegna ecc..E’ molto meglio creare una ragnatela di rapporti locali o globali che sia, ci appaga molto di più. Così ci piace organizzare date di band italiane o straniere, ci piace dare una mano a gruppi che apprezziamo a mettersi in gioco con un cd o con un concerto e ci piace moltissimo creare cultura. Difficilmente si pensa che ci siano fotografi, fumettisti, videomakers, scrittori punk o che Jello Biafra ex Dead Kennedys faccia anche conferenze su argomenti che vanno dalla quotidianità al politico. La vita è troppo breve per pensare solo ad una cosa, è bello variare e questo è quello che cerchiamo di fare sempre.
– Tra i gruppi che hai prodotto c’è n’è uno che apprezzi particolarmente?
No, tra tutti quelli con cui abbiamo collaborato ce n’è uno che mi fa pena ed anche un pò schifo e che ci siamo pentiti di avere aiutato, ma per noi sono tutti ottimi musicisti, bella gente e amici. Posso dirti che sono affezionato molto ai Rappresaglia, però è più una questione anagrafica, la prima volta li ho visti che avevo 14 anni ed è stato bello poter poi essere loro di aiuto con il cd dopo 16 anni. E’ un pò come il chiudersi di un cerchio.
– Cos’è cambiato nella Riot rec. ed attorno alla Riot in questi 5 anni?
Sicuramente noi siamo cambiati, si cresce, si evolve, si vedono le cose sotto una differente prospettiva. Ci fanno paura le persone integre e che non cambiano mai.
Attorno alla Riot c’è il mondo e questo è sempre in movimento, ultimamente con cose più brutte, da un ragazzo morto a Genova durante il g8, agli assasini senza volto che uccidono in nome di qualsiasi dio, alle guerre per portare la pace che invece portano solo più odio. Noi siamo minuscoli di fronte a tutto ciò, il piccolo nostro apporto è la musica e la voglia di non mollare. Se riusciamo a trasmettere un pò di questa rabbia contro le ingiustizie, la stessa rabbia che proviamo noi, ecco, quello per noi è già un risultato.
– Consiglio per gli acquisti:
Qualche titolo che secondo te vale la pena di acquistare oggi.
Assolutamente Strike Anywhere ” Change is a sound” hc bello aggressivo ma melodico, bei testi, tra Kid Dynamite e primi Good Riddance. E poi Grade ” Headfirst stright to hell” solo grande.
– Il disco più richiesto nel negozio?
E’ un bel match, Jane doe dei Converge, Zeke nuovo, Pulley nuovo, il doppio della Banda Bassotti. Sui dischi che hanno venduto di più nei nostri 5 anni direi che in testa ci sono i Millencolin, Satanic Surfers, Rancid, Lag Wagon, Good Riddance.
– …e per quanto riguarda i tuoi gusti musicali… cosa ascolti ultimamente?
Non saprei, i gusti sono gusti, ti do la mia playlist, quello che ascolto di più ultimamente.
Grade, Strike Anywhere, Rocket From The Crypt, Waterdown, Darkest Hour, Seein’ Red, Indigesti, Converge, Encore Fou, Nine, Within Reach, Kid Dynamite, Breach, Fantomas, As Friend Rust, Frodus, Judas Factor, Fugazi, What Happens Next, boh, ascolto mille cose, ultimamente ascolto anche molto stoner, El Caco, Beaver, Qotsa, Santoro.
– Prossimi progetti? …sta bollendo qualcosa in pentola?
Beh, per festeggiarci degnamente abbiamo pensato a una compilation doppia con 30 gruppi italiani che ci danno il meglio, dovrebbe uscire a Dicembre e si chiamerà 5 anni sulla strada e poi vedremo.
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