RETARDED

E’ appena uscito “Forget about the things I said when I was drunk” il nuovo cd di una delle migliori Pop Punk Rock Bands Italiane “The Retarded”, abbiamo intervistato Paolo il giorno prima della partenza per il nuovo tour Europeo.
Presentaci il nuovo cd … già dal nome è tutto un programma “Forget about the things I said when I was drunk”…
E’ una raccolta che contiene tutti i nostri singoli in vinile, pezzi usciti su compilations e un paio di inediti. l’abbiamo fatto principalmente in previsione del nostro imminente tour europeo (domani partiamo!!) per far conoscere le nostre prime cose a chi non ha avuto la fortuna di potersi comprare i singoli direttamente.
Abbiamo curato tantissimo questo CD, dalla masterizzazione alla grafica che ci è costata ore ed ore di lavoro (grazie simone). Dateci un’occhiata, anche se i dischi ce li avete già, si presenta proprio bene.
Per quanto riguarda il titolo, si tratta di una frase dei Lit, quel gruppo ormai scomparso da MTV tutto rock’n’roll e fiamme. Ci piaceva come idea.. e poi è vero..

..quali sono le cose che avete detto quando eravate ubriachi [“Forget about the things I said when I was drunk”]?


Ti ho detto di dimenticartele.. figurati se ora vengo qui a
ripeterle… e poi, chi se le ricorda???

I Retarded si sono formati nel 1998, cos’è cambiato da allora nei Retarded e attorno ai Retarded?

Lo spirito è sempre lo stesso anche se probabilmente abbiamo cominciato a ragionare un po’ di più su quello che facciamo.. Attorno a noi sono cambiate molte cose, fra poco arriva l’euro, le torri gemelle non ci sono più, ecc.



Avete lavorato con diverse etichette ( Hangover, No name no logo, Bad Man, gonna Puke, Stardumb, Winona etc..) avete avuto un buon rapporton tutte?


Decisamente sì. Siamo amici di tutte le etichette con cui abbiamo fatto dischi e lo siamo rimasti dopo la collaborazione. Questo è esattamente quello che voglio da un etichetta.

Pensi che il successo che hanno avuto i vostri dischi, sia attribuibile alla grande attività live che fate?


Probabilmente suonare in giro ti aiuta molto con le vendite anche se non è tutto.

Quale concerto ricordate in particolare?


Troppi.. forse quello al Pit’s in Belgio..


Quali sono le differenze che avete notato tra suonare in Italia e suonare negli States?


Negli Stati Uniti ti pagano una miseria e se ne fregano di dove devi dormire la sera del concerto e se devi magiare.. Però puoi suonare ovunque, negozi di dischi, salotti, cantine, ovunque, è incredibile la facilità con cui possono organizzare concerti.
In europa si suona un po’ meno ma il trattamente è ottimo, mangiare, dormire, bere, pagamenti garantiti. A me piacciono entrambe le situazioni anche se vorrei tornare presto negli stati uniti con un tour un po’ più lungo dell’altra volta.


Qual’è secondo voi il vostro miglior disco?


..per me Back to lose, è più completo e maturo di tutto il resto che abbiamo fatto.

Come puoi descrivere la scena Punk Rock Italiana nel 2001?


Un gran casino, tanta gente che cerca di farsi avanti in mezzo ad una confusione totale.. Le cose funzionano abbastanza bene anche se noto una grandissima dispersione di energie. Ci vorrà del tempo per poter organizzare tutto al meglio ma prima o poi ci si arriverà. Per ora io mi limito ad organizzare un po’ di concerti.

Ultimi ascolti?

Peawees “DEAD END CITY”, Psycotic youth “Stereoids”.
Paco continua a parlare dell’ultimo dei Weezer..

I migliori 3 dischi degli ultimi 30 anni?


Ciao… non ne ho idea  …è troppo difficile, te ne dico un che mi piace: WAR degli U2

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