Causa disagi vari riesco ad arrivare al Baraonda a serata già iniziata, infatti nella sala concerti c’è un bel po di gente che ascolta il Partigiano Giovanni Marzola e la signora Paola Visintin, moglie del Partigiano Giorgio Visintin, in un silenzio quasi irreale rotto ogni tanto da qualche bambino che ribalta una sedia questi eroi raccontano con gli occhi lucidi e un po di ironia i fatti che tutti bene o male conosciamo, ma come ci siamo detti io e Simo puoi leggere tutti i libri e guardare tutti i documentari che ti pare, ma sentire certe cose dal vivo ti fa accapponare la pelle e ti fa capire quanto sia importante vivere su una terra libera, con pane e acqua calda tutti i giorni. Eternamente grato e orgoglioso nipote e figlio di antifascisti, non smetterò mai di ringraziarvi.
Asciugati gli occhi ci si prepara con qualche birra alla parte musicale della serata, per primi tocca ai Senza Frontiere, non ero ancora riuscito a vederli dal vivo coi pezzi nuovi del bellissimo Non Sapremo di Noi e devo dire che rendono parecchio, mi sono sempre piaciuti sia musicalmente che come approccio live e anche stavolta mi sorprendono regalando un live sopraffino nonostante tutti i kids siano a vedere i Punkreas. Per me si confermano un grandissimo gruppo e spero di rivederli presto con una cornice di pubblico degna di loro, se lo meritano.
Finalmente vedo dal vivo gli Skassapunka!! Era uno dei gruppi che mi mancava di vedere dal vivo, si cambia completamente genere ma non l’attitudine e soprattutto la bravura, questi milanesi mi fanno immediatamente rimpiangere di averli ascoltati solo su disco, riescono a coinvolgere e non c’è un culo che sta fermo, un bel po di pezzi dal bellissimo Il Gioco del Silenzio e piena approvazione da parte del pubblico.
Gli NH3, ho già avuto modo di vederli dal vivo in diverse occasioni e più volte ho confermato che live, come loro, ce n’è pochi. Il nuovo disco Hate and Hope è qualcosa di eccezionale, combattente, rabbioso, ma non stiamo qui a parlare del disco, parliamo del concerto, il primo in assoluto di presentazione del disco. Che i pezzi siano studiati per rendere dal vivo si sente alla grande e venerdì scorso ne ho avuto la conferma, ogni pezzo è una legnata nella bocca dello stomaco, qualche piccolo problema tecnico (fonico gli intermezzi, cazzo!) non ha spaventato più di tanto i ragazzi che, in culo alla sfiga e agli ampli che non funzionano, macinano note e sudore, tanta passione e attitudine. Per quanto mi riguarda voto 10 senza dubbio alcuno ed il mio più grande in bocca al lupo per la presentazione in giro per l’Europa di questo capolavoro. Anche voi vi meritate ben altri numeri a livello di pubblico.
Alla fine sono le 3, felice per quello che ho appena visto e sentito saluto l’onnipresente Benny, la mia amica Elvira e i ragazzi che hanno suonato, ovviamente anche le solite brutte facce che vedo sempre sotto al palco, è sempre un piacere immenso. I miei complimenti a Inti e Tupac ed al Baraonda per aver organizzato la serata, mi sento sempre come a casa in un posto così.