Con grande ritardo mi accingo a parlarvi del self titled dei Red Car Burns, quartetto di Lodi attivo già da più di 10 anni. L’album è uscito a ottobre dello scorso anno per la nostrana NoReason Records e la tedesca No Panic! Records e si forma di 9 pezzi.
Pur non essendo il tipo di punk-rock che passa abitualmente dal mio stereo, i Red Car Burns mi impressionano positivamente per la potenza e la melodia che sono riusciti ad imprimere in ogni singola traccia, a partire dalla iniziale Devil’s In The Room fino ad arrivare alla conclusiva Ashes All Around.
La parte centrale del disco è quella che mi ha colpito di più: l’accoppiata Part 1 e Part 2 rappresenta il sunto del sound dei Red Car Burns, fatto di voci aggressive, continui cambi di ritmo mai banali e chitarre molto melodiche che arrivano quasi a toccare l’HC melodico. HC melodico che viene raggiunto in Empire Business, traccia più tirata dell’intero s/t che rimanda a band come A Wilhelm Scream e Atlas Losing Grip.
Stesso discorso può essere fatto per Summer; anche se il ritmo è sicuramente meno incalzante di Empire Business, le linee di chitarra che accompagnano il cantato riportano alla mente quel tipo di hardcore che non amo particolarmente, ma che nel contesto di questo album non mi fa affatto storcere il naso. La già citata Ashes All Around chiude il s/t in bellezza con un lungo e malinconico assolo che la fa da padrone.
Un album dalle atmosfere cupe, suonato e arrangiato egregiamente: se a tutto ciò aggiungiamo una registrazione top ecco che viene fuori un prodotto che sicuramente non vi pentirete di ascoltare.
Tracklist:
Devil’s In The Room
Lost And Drown
Summer
Empire Business
Part 1
Part 2
Ulysses
Eyes Shut Down
Ashes All Around