Qualche tempo fa, circa agosto dell’anno scorso, avevamo parlato di questo nuovo gruppo nato da Caso (Trincea) e Hooli, che grazie alle basi di Giulio (5MDR) ha pubblicato alcuni interessanti pezzi visibili su youtube, ora la cosa ha preso piede, ho sentito parlarne con tanto entusiasmo dai ragazzi e, grazie all’aggiunta di altri musicisti alla crew ora sono un gruppo fatto e finito, andiamo quindi a conoscerli meglio:
-Ciao ragazzi, iniziamo subito con una presentazione, raccontateci un po come siete nati.
Rebel Crew è un’idea nata dall’amicizia tra Hooli e Caso, dalla loro passione per la musica da strada e l’attitudine ribelle che li accomuna
Hooli è un punk prestato all’hip hop, o un rapper prestato all’Oi! se preferisci. Ha sempre frequentato entrambe le scene, ma il grosso della sua produzione è incentrato su pezzi hip hop. Dopo aver fatto un po’ di esperimenti su strumentali punk, su consiglio di Reb (Out Of Control) ha bussato alla porta dello studio di Giulio (5MDR) per registrare un pezzo. In mancanza di una strumentale, Giulio ha messo su una “base” sulla quale Hooli potesse rappare.
Quello doveva essere semplicemente un altro pezzo di Hooli, in quell’occasione in collaborazione con Caso dei Trincea, con cui Hooli divide la strada, i concerti e le gradinate. Fra l’altro Hooli aveva già collaborato con i Trincea SH per la canzone Mai Servo Dello Stato, e fu abbastanza naturale per lui invitare Caso in un pezzo suo.
Una volta finito di registrare siamo rimasti molto soddisfatti del risultato. Era un mix molto spontaneo di Oi! Hardcore e Hip Hop. In quel momento abbiamo deciso di mettere in piedi Rebel Crew e abbiamo buttato fuori il primo video: “Underground”. I kids l’hanno accolto molto bene, e con le stesse modalità abbiamo fatto uscire “Fight for Life” e “Made In Hell”.
Sono arrivate le prime proposte di concerti, ma sapevamo che era necessario avere una band, qualcuno che suonasse quelle strumentali e che le arricchisse. Insomma, un concerto hardcore senza batteria, basso e chitarre distorte non è un concerto hardcore. Una band hardcore è prima di tutto una band.
A quel punto è entrato in gioco Max, il nostro bassista. Lui è stato il primo a sposare il progetto e in pochissimo tempo ha trovato Marco (batteria) e Daniele (chitarra), in maniera che la Crew fosse completa.
Da allora siamo chiusi in sala prove a lavorare sulla scaletta da portare in tour!
-da quello che ho sentito, il genere che farete sarà principalmente Hardcore/Rap/Oi! in italiano, qualcosa che dal vivo a mio avviso sprigiona tutta la sua forza (Moscow Death Brigade docet), è così?
E’ sicuramente così! Beh intanto hai fatto bene a citare i Moscow Death Brigade che sono sicuramente un’influenza importante per Rebel Crew. Al contrario dei Moscow però, come dicevamo, noi avevamo la necessità di avere una band che suonasse i pezzi, veniamo tutti dal giro dei concerti Oi!, Punk e Hardcore, e non se ne poteva davvero fare a meno. Per noi un concerto è quella roba lì, è il nostro mondo e la nostra attitudine.
-Progetti? So che tra non molto aprirete ai Siberian Meat Grinder al Decibel, una buona occasione per farsi conoscere, ma in pentola bolle qualcosa?
Beh la data con i Siberian Meat Grinder (12 Maggio al Decibel) è sia un punto di arrivo che un punto di partenza. Intanto siamo davvero entusiasti di suonare con una band di quel calibro e che ha influenzato così tanto il nostro sound. Mentre facevamo “Underground” in studio, spesso e volentieri nelle pause ci ascoltavamo un po’ di pezzi loro, quindi già solo il fatto di essere passati da un’idea a un palco è un bel risultato per noi. Dall’altra parte sarà la data zero, da lì inizieremo a programmare il tour, per poi uscire con un EP o un disco, chissà!
-Tornando al genere che proponete, non avete paura che la gente pensi “ancora un gruppo rap/HC??” Io personalmente me ne sbatterei i coglioni, come credo farete voi, ma sinceramente ci avete pensato? Rimango dell’idea che se qualcuno ha delle cose interessanti da dire può farlo nella maniera che più gli è congeniale.
In realtà non sappiamo quanti gruppi ci siano con un suono simile, in Italia soprattutto. Forse i LaFuria potrebbero essere i più vicini a quello che facciamo, ma il loro è un rap/hardcore molto più orientato al crossover un po’ scuola ’90s. Noi suoniamo più o meno New York Hardcore, e rispetto ad altri gruppi hardcore abbiamo comunque un attitudine più legata alla scena Oi!
-Bene, mi fa sempre piacere veder nascere gruppi con le idee chiare e con tanto entusiasmo, non vedo l’ora di vedervi dal vivo! Vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato!
Grazie a te per lo spazio! Ci si vede ai concerti (nostri e degli altri), Stay Gangsta-Hardcore!