Iniziamo dalla fine…
… E appena uscito il “The Best of Reazione” per Anfibio Records (già recensito da noi). Dopo 14 anni di attività i ragazzi diranno “era ora!”. Com’è nata l’idea?
E’ nata parlando con Christian non ricordiamo bene dove e quando, probabilmente in una delle serate molto alcoliche nelle quali ci siamo visti, comunque grazie della fantastica recensione, troppo buono!
Ero abbastanza sicuro che anche quest’album sarebbe uscito per Kob Records, visto i buoni rapporti con cui siete con la label (ben 3 album usciti per loro). State riscontrando differenze rilevanti tra Kob e Anfibio?
La Kob Records è una buona etichetta ma forse spinge molto sui Los Fastidios e poco sugli altri gruppi che produce. Per il momento abbiamo notato molto impegno da parte di Christian dell’Anfibio Records, sia nella pubblicità che in tutto il resto, secondo noi Christian fa le cose con amore e la cosa ci trasmette energia positiva.
I Reazione sono una di quelle poche band che continua a produrre la sua musica sia su cd che su vinile. La domanda è scontata: c’è ancora un seguito del vinile, a parte gli affezionati, vedete un interesse nei giovani per quei enormi dischi?
Amiamo tantissimo il vinile per una serie di motivi. Prima di tutto il vinile se hai un buon impianto stereo si sente molto meglio del CD; secondo, il vinile è per sempre mentre il CD no.
Nel senso che ad esempio abbiamo notato che dopo alcuni anni i CD non vanno più o vanno a scatti, mentre il vinile se tenuto bene anche dopo 30 o 40 anni si sente ancora egregiamente.
Oggi tutti scarichiamo gli mp3 che per carità ben vengano perché non costano niente. Però valgono anche poco, la qualità è scarsa, i CD originali sono già molto meglio, il vinile è ancora meglio ed è una cosa per collezionisti.
La vostra oi! band è una delle poche ad aver un riconoscimento internazionale, ricordo di avervi visti anche ad un Wasted di Amsterdam nel 2005. Spesso e volentieri siete all’estero per i più grandi festival del genere. Questo è il giusto premio per la vostra lunga e impegnata carriera? E forse anche per questo che negli ultimi album si è usato maggiormente la lingua inglese?
Ci è sempre piaciuto andare ai concerti Punk anche all’estero e quando ci è capitato di potervi suonare è stata una gran cosa. Chiamarla carriera ci sembra esagerato, però sicuramente quasi un sogno che da ragazzini non potevamo immaginare di poter realizzare, essere nel backstage con: Mensi (Angelic Upstarts), Wattie (Exploited), Micky Fitz (Business), Peter (PeterandTestTubeBabies), Steve Cast Iron (Red Alert), Max Splodge (Splodgessenabbaunds), Roy Pearce (Last Resort), Animal (Anti Nowhere League), Colin (GBH), Beky Bondage (Vice Squad), Mickey (Cock Sparrer), ecc… conoscerli di persona bevendoci delle birre assieme e facendo casino insieme è stata una grande esperienza.
Il modo migliore per far conoscere i Reazione è parlare dei loro testi. In “Ribelle” si nota la rabbia della working class, però quel testo mi sembra un po’ troppo ottimista, io penso che non hanno neanche bisogno di fermarci, perché ci fermiamo da soli. E anche per questo che quel “FORSE un giorno vincerà” mi sembra più una storiella da raccontare ai bambini, una speranza. Le cose cambieranno mai?
I nostri testi sono stati scritti con naturalezza da due individui non troppo raccomandabili che hanno a malapena fatto la terza media, cioè Yanez e Ricky. I Reazione nascono come una reazione alla noia che ci circonda ogni giorno, una reazione immediata fatta di amore e rabbia di divertimento e orgoglio, una reazione senza compromessi. I Reazione rappresentano per noi la possibilità di suonare la musica che amiamo e dire quello che pensiamo su qualunque argomento, senza nessun compromesso. Questo nella vita di tutti i giorni non è sempre possibile, perché non ne hai la possibilità oppure nessuno ti ascolta, oppure vieni etichettato come pazzo e basta. La legge del profitto tanto proclamata da Berlusconi ha funzionato per lui e per altri come lui che senza scrupoli per ottenere più soldi e potere hanno sicuramente sepolto qualcuno in qualche colonna di cemento. La legge del profitto crea lobby di potere, speculazioni, corruzione, inquinamento, povertà (licenziamenti, salari da fame), malattie (cancro, mucca pazza, aviaria, allergie, ecc..). Dobbiamo fare la rivoluzione e mandare via questi mostri che ci comandano e ci inculcano menzogne, andrebbe bene anche come in Francia nella rivoluzione Francese con la ghigliottina.
“Dalla parte giusta” è la canzone dei Reazione che preferisco. Mi è capitato più volte di incontrare giovani skin ai concerti che però voltan bandiera un po’ troppo facilmente, probabilmente per un loro schierarsi con leggerezza, spesso aggiungerei con ignoranza. Qual è il senso del testo “Dalla parte giusta”?
Il senso “Dalla parte giusta“ è che secondo noi le cose stanno così come dice la canzone. Ogni giorno cercano di farti passare cose sbagliate per cose giuste e viceversa, ma il cuore batte forte e lo senti dentro di te qual è la verità, tutte le menzogne che ti dicono e ti fanno vedere ogni giorno non bastano. Abbatti le barriere che ti hanno costruito attorno e cancella i pregiudizi e allora ti accorgi che Bush non è più così bello da vedere.
Da sempre coi Reazione suonate “Rimini Brucia” dei Dioxina. Che ricordi hai (Ricky) della storica band e cosa rappresenta ormai questa canzone per te, prima che per i Reazione.
Probabilmente è la canzone più bella dei Dioxina che purtroppo non fu mai registrata in studio negli anni ’80. Così, siccome siamo sempre rimasti in contatto con Rudy abbiamo pensato insieme con lui di registrarla. Siamo molto contenti di averlo fatto e puo’ darsi che faremo ancora delle canzoni con Rudy alla voce in futuro. Rudy è un bravissimo tatuatore, autore anche di molti dei nostri tatuaggi. Gli vogliamo bene.
Ricky: a parte questo i ricordi sono tanti e come sempre confusi dall’alcool, ricordo che all’inizio giravamo tutti insieme, punk, skin, metallari, mod, ecc… poi dopo piano piano sono iniziati gli scazzi e non è più stato come prima. Inoltre ricordo volentieri il periodo in cui cantavo con i Dioxina e c’era il Red alla chitarra. Red è poi diventato il chitarrista dei Nabat in “Un altro giorno di gloria”. Red era ed è ancora un gran chitarrista, così vennero composti dei bei pezzi, peccato che non vennero mai registrati. Ricordo vagamente che andammo in studio per registrare ma eravamo troppo smanati e non so che fine hanno fatto le registrazioni. Poi ricordo la Tracy la morosa di Red che era proprio una gran porcona, la prima volta che la vidi mi infilò un dito nel culo mentre entravamo nel garage al buio per andare alle prove, una volta allo Slego mi è saltata addosso e cercava di baciarmi. Red non era felicissimo.
In varie canzoni, come in “Tempi moderni” (bellissima) o “Contro il muro” si riesce benissimo a trasmettere quel senso di rabbia giornaliero che nelle peggiori giornate sembra oltrepassare la linea del estremo nichilismo. Quante volte (Ricky) questo limite è stato superato nella tua vita?
Ricky: Infatti hai indovinato il giusto, queste due canzoni sono state scritte da me completamente anche nei testi, io sono anarchico perché penso che l’anarchia sia una forma di libertà molto evoluta alla quale auspicare nel futuro, attenzione non sono anarchico secondo delle regole scritte da qualcuno, sono anarchico e basta! Inoltre sono ateo, non so come mai ma non sono mai riuscito a credere in Dio. Rispetto gli altri che credono però purtroppo io non ci riesco. Forse è colpa di mio nonno materno che era ateo e quando è morto, ricordo mio zio con il cacciavite che smontava le croci dal carro funebre. Nella mia vita ho avuto dei momenti di follia pura, mi tagliavo dappertutto con la lametta e mi infilavo le spille da balia nelle guance come niente fosse. Quando sono andato nei militari mi hanno dato l’articolo 28 bis “pazzia pericolosa”. Sapete all’epoca non potevi rifiutarti di fare il militare e così alla visita di leva il primo anno mi hanno fatto rivedibile poi il secondo anno mi hanno scortato all’ospedale militare. Dopo due minuti avevo già fatto a botte con un veneto che rompeva il cazzo così ero scortato a vista, mi avevano messo a dormire in una camerata tutta per conto mio e c’era un militare di Foggia che mi badava in continuazione con il fucile. Poi la mattina sono stato scortato dallo psicologo, sono entrato e ricordo che mi ha chiesto il mio nome e io l’ho mandato a cagare, poi mi ha detto come ti sei fatto i tagli che hai addosso, allora ho tirato fuori la lametta che avevo in tasca, lo psicologo è corso fuori dalla stanza urlando e il militare mi ha puntato il fucile, poi mi ha portato dal colonnello che mi ha fatto firmare l’articolo e così sono tornato a casa. Per un po’ di anni ho odiato tutti quelli di Foggia perché ripensavo a quello stupido militare che mi minacciava col fucile, l’avrei volentieri ammazzato. Ho raccontato questo episodio, ma ce ne sono anche altri, sicuramente adesso che sono più vecchio dopo alcune denuncie e rotture di palle varie sono diventato più riflessivo e cerco sempre di evitare di perdere il controllo. Addirittura mi capita anche nelle risse di rimanere lucido anche mentre faccio a botte.
Visto che tu (Ricky) canti di com’erono i “Vecchi tempi”, volevo chiederti che ne pensi dell’odiernità e di come valuti l’attuale scena oi! nazionale.
La canzone “Vecchi tempi” l’ho scritta più che altro sull’onda dei ricordi del passato, ma dice anche che: “Se vuoi puoi sentire anche tu una voce che ti sta chiamando. Racconta di storie reali. Punk, Skin, Metallari, Rasta, Dark, Rocker, ragazzi giusti in genere, come on! Tutti insieme! Perchè questo è divertimento, è rabbia, è il vero ritmo urbano. E’ una voce che parla di unione, sia il bianco come il nero, sia per una birra che nella lotta, sia il debole come il forte, uniti come una cosa sola dovranno ascoltarci. Loro e noi, tu ed io, loro e noi, tu ed io! You never walk alone no more”. Oggi le cose sono sicuramente migliorate come livello di consapevolezza degli skin e dei punk, poi ci sono molti più concerti e situazioni interessanti rispetto a una volta. Inoltre mi sembra che negli ultimi 2 anni stia tornando la voglia di stare insieme che c’era nei primi anni ’80 e poi dopo anche nei primi anni ’90.
Insomma nei vostri testi si parla di oi!, di birra e Tatto, di working class, di rabbia, di libertà, di lotta, ma anche di problematiche più delicate come può essere la guerra o la vivisezione, ma ancora altre, siete riusciti a trasmettere una visione a 360° del Reazione pensiero. Ma c’è ancora qualche tema che non avete trattato e vorreste farlo al più presto?
Le tue domande sono molto riflessive, forse troppo per dei reietti come noi. Non abbiamo mai pensato di voler toccare delle tematiche, sono canzoni che ci sono venute dal cuore durante gli anni della nostra vita. Abbiamo scritto sulla vivisezione o la guerra e la Palestina tanti anni fa, esattamente nel 1993. Allora fare certi testi non era ancora di moda, l’abbiamo fatto perché ce lo sentivamo e basta! Stiamo componendo delle nuove canzoni e non sappiamo se le tematiche sono nuove oppure no.
Ricky: di solito la mia scrittura dei testi avviene così: succede che ho un argomento che mi assilla e allora ne parlo con gli amici oppure continuo a pensarci e non riesco a togliermelo dalla testa. Allora di solito dopo aver bevuto qualche birretta prendo la chitarra elettrica e senza collegarla all’amplificatore inizio a strimpellarla. Magari mi viene un riff e così ci canticchio sopra fino a che mi viene anche il proseguimento. Poi mi metto davanti al computer e con la chitarra appoggiata sulle gambe continuo a canticchiare finchè i pensieri che ho in testa riguardo a quell’argomento non diventano parole che stanno abbastanza bene nella melodia, allora le scrivo man mano nel computer. La sera dopo riprendo la chitarra e rileggo il testo che ho scritto la sera prima e così cerco di registrare un minimo di musica con me che canto e suono la chitarra, una cosa molto grezza con un suono pessimo che mi serve solo per ricordarmi la canzone. Poi alle prove porto il nastro con la registrazione e con un mangiacassette lo faccio ascoltare agli altri e così piano piano sviluppiamo la canzone che ogni volta registriamo e riascoltiamo finche non ci soddisfa. E’ una cosa molto spontanea così come le tematiche trattate, non è una cosa premeditata del tipo “facciamo una canzone su quell’argomento”, traggo spunto dalle cose che mi succedono e da quello che capita intorno a me.
E arriviamo alla domanda della curiosità. A me non è rimasta indifferente la canzone che Betty ha registrato con gli Angelic Upstarts (una delle mie band preferite), soprattutto perché ho sempre considerato i Reazione una band apolitica. Come è nata la collaborazione ed ero anche curioso di sapere che tipo di commenti han portato alla band quel tipo di canzone estremamente politicizzata.
Anche in questo caso la cosa è stata del tutto casuale. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Mensi il cantante degli Angelic Upstarts e tra di noi è nata una simpatia spontanea. Soprattutto con la Betty tifosa del Rimini e del Sunderland, perché anche Mensi è un gran tifoso del Sunderland. Allora tra una birra e l’altra Mensi ha chiesto alla Betty di cantare la canzone “Bandiera rossa” così da poterli aiutare con le parole in Italiano. La Betty è stata molto contenta di farlo e di avere l’onore di partecipare alla registrazione. E’ capitato che quando abbiamo suonato insieme a loro la Betty è salita sul palco a cantare la canzone con gli Upstarts, una cosa molto emozionante. Nei Reazione confluiscono vari modi di pensare, simili ma non uguali. Ricky è anarchico (a modo suo), La Betty è schifata dalla politica, Ivan è comunista, Fred l’attuale batterista è anche lui anarchico. Non abbiamo mai fatto canzoni politicizzate o con i soliti slogan politici perché né Yanez né Ricky hanno mai avuto voglia di farlo. A pensare che Yanez è sempre stato comunista. Siamo una band apolitica perché quello che ha sempre accumulato i componenti più significativi dei Reazione è stata una sensazione di schifo nei confronti dei cosidetti politici. La Betty si è sentita di cantare quella canzone perché vicina alle sue idee e così l’ha cantata. In realtà non sono i Reazione che hanno collaborato con gli Upstarts ma la Betty. Comunque la sua collaborazione con gli Upstarts è stata per noi un onore perché comunque nella band siamo tutti vicini a idee di sinistra e la canzone non è uno slogan di nessun partito politico è una canzone storica comunista.
Dopo tanti anni di concerti, tour, dischi, soprattutto vedendo una scena che è quello che è, non è ancora arrivato il momento per voi di dire “basta, mollo tutto”? Cosa spinge un “bel ragazzo” di ormai 40anni a suonare ancora oi! in Italia, con un pubblico composto principalmente da ragazzi che potrebbero essere tuoi figli.
Ricky: E’ una domanda che non mi sono mai posto, forse è la stessa domanda che voleva farmi lo psicologo quella volta nei militari, probabilmente il fatto di non essere mai riuscito a cambiare, oramai ci vorrebbe la lobotomia o l’elettroshock per farmi cambiare, ma forse non basterebbero, continuerei a sognare, un attacco di chitarra dei Dead Kennedys o dei Sex Pistols partirebbe ancora nella mia testa e continuerei ad avere strane visioni di serate alcoliche e di concerti, di kaos e anarchia di risate con gli amici e di gente alla quale vorrei fracassare il cranio, un po’ come in Arancia Meccanica, che strana coincidenza.
Nelle tue canzoni hai affrontato l’amore per il calcio, l’atmosfera da stadio, il tifo in curva.. ma con tutti gli scandali, le intercettazioni, i soldi, il doping, il razzismo, la violenza: il calcio rimane ancora uno sport da amare?
Hai perfettamente ragione il calcio di oggi continua ad appassionarci però non è sicuramente più quello di una volta. Ci girano troppissimi soldi attorno ed è diventato uno schifo. E’ anche un po’ per quello che non andiamo più allo stadio e seguiamo meno il calcio negli ultimi anni.
siete una band che ha vissuto varie esperienze in altri gruppi, raccontaci qualcosa del vostro passato e delle esperienze che avete vissuto e che vi hanno arricchito in altre band
Ricky:Ho militato nei Dioxina, Skins Army e Klasse Kriminale. Sono state tutte delle belle esperienze, tutto sommato dei bei ricordi fatti di vecchi amici e di persone che non vedo più da anni.
Betty: Ho suonato il basso nei Klasse Kriminale per tre anni dal 1994 al 1997, mi sono divertita e ho avuto la possibilità di suonare dei bellissimi concerti. Ricordo con piacere al Livello 57 di Bologna con i Business, al Leoncavallo e al Livello 57 con i Nabat per il Tiziano Ansaldi benefit tour, il tour in Germania di 9 date con i Red Alert.
Ivan: Ho incominciato a suonare Punk agli inizi delle superiori anche se la mia prima chitarra elettrica la comprai dopo una stagione estiva come cameriere correva l’anno 1989 avevo solo 14 anni. I primi anni ‘90 li trascorsi in una band di amici d’infanzia che si chimava LE SCORIE i nosri idoli eramo i Sex Pistols e Clash, nel ’94 il gruppo si sciogle e nascono i CENSURA, pezzi propri incisi in una demo data ’95 di cui ritraggo molte soddisfazione grazie alle quali nel ’97 percorsi 2 tounè in Germania per suonare con band di calibro come Oximorron e Raw Side ma per conflitti interni il gruppo pone fine propio in quello stesso anno, nel frattempo io diedi vita assieme ad un mio caro amico ai TORNADO di cui ne testimonia la sua frscezza punk rock l’album Rock’n’roll highway uscito nel 2002 sotto la cronich record. Parallelamente ai TORNADO (fermi dal 2003 ma non sciolti) nel ’99 ho incomiato a suonare coi REAZIONE di cui tutt’oggi ne sono il loro chitarrista.
Dal poliziotto Raciti, al dj Michele Sandri, solo per citare i casi più recenti di morti in ambito calcistico. Due vicende così diverse ma che mostrano quante differenze e ingiustizie ci siano in Italia. Massimo onore e funerali di stato per il poliziotto ma per il tifoso niente di più che delle misere condoglianze! Che ne pensi delle due vicende prese a confronto?
E’ una storia vecchia, una storia fatta di ingiustizie e corruzione. In Italia oggi siamo messi meglio della Bolivia ma comunque rimane un paese dove gli abusi di potere da parte delle “sforze” dell’ordine sono molto frequenti. Purtroppo in Italia come purtroppo in tanti altri posti nel mondo gli sbirri e i preti non pagano mai per le loro maialate. Ah dimenticavo i politici! Anche loro fanno una gran fatica a pagare, magnano e basta tanto a pagare per tutti ci pensa il popolo. In conclusione pensiamo che come abbiamo scritto nella ballata dello sbirro: “nessun rimorso per ogni sbirro morto”. Non è che vogLiamo ucciderli però non abbiamo nessun rimorso ogni volta che ne muore uno.Dimenticavamo.. che bello è stato quando gli ultras hanno assaltato le caserme a Roma? Cazzo! Fuori gli ultras che mettevano a ferro e fuoco le strade e dentro le caserme gli sbirri che avevano paura, è stato bellissimo vedere in televisione le caserme assaltate dagli Ultras! Purtroppo nei giorni a venire sappiamo che c’è stata ancora repressione su alcuni ragazzi che sono stati arrestati. Sono stati e saranno fatti ancora dei benefit in onore dei ragazzi arrestati, concerti e CD ai quali si contribuisce sempre volentieri. Incredibile! Questi ragazzi stufi delle ingiustizie e abusi di potere hanno avuto il coraggio di assaltare le caserme! Sono stati veramente grandi!
Conosciamo bene il tuo amore smodato per i tatuaggi, a quelli come noi che di tatuaggi non ne hanno manco mezzo, racconta le motivazioni che spingono un essere umano a imprimersi sulla pelle un ricordo o un momento che resterà per sempre con lui.
Prima di tutto è bello vederseli addosso che ti decorano il corpo, poi è come regalarsi un paio di anfibi nuovi, con l’unica differenza che gli anfibi dopo un po’ li devi ricomprare, il tatuaggio no! Come sono solito dire il tatuaggio è un ottimo modo per spendere quei due spicci che hai messo da parte, è un ottimo investimento, nessuno te lo porterà mai via. Perché non pensi di farti anche tu un bel tatuaggio?
Ricki a 20 anni, Ricki ora. Come sei cambiato nel tempo e quali esperienze della tua vita ti hanno cambiato? Quello che cantavi anni fa, ora lo canti ancora adesso e ancora ci credi fermamente? Quanto sei diverso dai i ventenni di oggi che vengono ai tuoi concerti?
Ricky:In parte ho risposto già prima alla tua domanda. Sicuramente le esperienze mi hanno cambiato, sono diventato un po’ più riflessivo ma sinceramente non proprio così tranquillo, forse mi capita che per evitare problemi preferisco non andare in certi posti dove ho avuto in precedenza dei casini. Comunque credo molto ai testi delle mie canzoni, soprattutto quelli scritti interamente da me. Il mio modo di vedere le cose non è sostanzialmente cambiato, è maturato seguendo la stessa linea, è diventato più profondo e per questo più radicato. Non lo so perché, ma continuo a sognare un mondo diverso, senza guerre e fame, con le persone ognuna diversa dall’altra, non fatte con lo stampino come oggi, niente più persone così ricche e potenti ma una vera uguaglianza e soprattutto la statua di Mensi degli Angelic Upstarts nella piazza più importante della città. La differenza tra me e un ventenne che viene ai nostri concerti è che probabilmente lui somiglia a me 20 anni fa, e se continuerà su questa linea di vita, tra vent’anni forse la penserà più o meno sempre uguale con qualche cicatrice in più e con tanti ricordi belli e brutti. Che cazzo ne so! Non sono uno psicologo e poi ho fatto a fatica la terza media.
L’intervista è conclusa, lancia un messaggio a tutti i ragazzi visti sotto e sopra il palco, ringrazia o saluta chi vuoi e magari dacci qualche anticipazione sul futuro dei Reazione
Ciao ragassi! Ci ha fatto piacere rispondere a questa intervista. Se siete venuti ai nostri concerti avrete capito il perché di “birra fino all’alba e Oi! a manetta! Non è uno slogan è la pura realtà! Speriamo di berci una birra con voi la prossima volta che ci vediamo. Nel futuro vorremmo fare un DVD sulla band e magari un nuovo album, abbiamo già partorito qualche canzone. Per il resto grazie a te Perno per l’intervista, ci sembri una persona buona d’animo. Sono le persone delle quali ci piace circondarci. Salute! Cheers! Prosit! Salut!