Demo di sette pezzi per i Randagi dalla provincia di Como, nel bel mezzo della Brianza Alcolica vive questa band dal passato quantomai frammentario ma sempre e comunque votata all’hc italiano e allo street punk.
Sono tanti i musicisti passati per questa band, oramai non si contano più sulle dita delle mani, ultimo di questi il batterista Guido, che lascia nella band un vuoto difficile da colmare dopo l’incisione della demo.
I Randagi però sono brianzoli veri (Bossi direbbe che ce l’hanno duro!!): il bassista, Pozzo, si re -inventa nuovo batterista ed ecco che il problema è risolto, mentre Stefano lo sostituisce nello strumento a quattro corde.
Stabili Davide alla vocechitarra (molto interessante il suo timbro vocale) e Balla alla chitarraseconda voce.
La demo è veramente interessante, direi quasi che “apre i culi”. La registrazione è buona e rispecchia fedelmente il genere che propongono nei concerti, con la voce ispirata dai Cannibal Corpse e le chitarre in stile punk-hc, veloci e piene di gain.
Le canzoni parlano di eroina, unione tra punk e skin, lavoro (la canzone è “Working Class” ed è la migliore come impatto), dubbi introspettivi e visioni cupe e scure dell’esistenza.
Il mio consiglio, per tutti gli amanti dello street-punk e dell’Oi!, è di ascoltare questa band e procurarsi questa demo, oppure i Randagi vi morderanno le chiappe!