Ragazzi ebbene sì, abbiamo il vincitore.
Quest’anno di sicuro nell’affollata scena underground alternative rock a prendersi il premio di band sorpresa sono i torinesi Raintown, arrivati in sordina e autori di un piccolo capolavoro di alternative rock come “Ocean”. Il titolo del disco riflette alla perfezione i contenuti, ossia un oceano infinito di sentimenti, sensazioni e vibrazioni che gli stessi autori sono stati tremendamente efficaci nel trasformarlo in musica. E che musica signori. Sinceramente non credo di esagerare nel citare nomi come Alter Bridge e Sevendust, perché fondamentalmente quello è il mondo dei Raintown e sicuramente artisticamente parlando meritano di stare in quella categoria.
“Ocean” è un bellissimo disco di rock moderno e con le palle, che sa stuzzicare l’ascoltatore attraverso riff cathy, che sa essere serio attraverso fasi tiratissime e persino dolce attraverso azzeccatissime ballad. Insomma a dir poco stupefacente. E giustissimo infine menzionare il cantante, che ha dimostrato attraverso un uso intelligente della propria voce di non sfigurare mai all’interno del disco, nemmeno quando i toni da utilizzare erano alti al punto da far steccare chiunque altro. Bravi tutti insomma, e ancor più bravi voi se sarete capaci di dare una chance a questa interessantissima realtà italiana!