RAF PUNK / ATTACK PUNK RECORDS: LAURE DE LAURIS

Un nome storico per il punk, Laure de Lauris, batterista dei RAF PUNK, uno dei primi gruppi punkitaliani, e, il primo ad incidere un 7″(insieme agli ANNA FALKSS, BACTERIA e STALAG 17[1981]) sull’ etichetta da lei fondata, l’ ATTACK PUNK RECORDS… in questa intervista ci parla deiprogetti di oggi e di qualche ricordo…

Ti definisci un artista multimediale: pittrice,discografica, musicista, filmmaker,scrittrice.. adesso hai anche un altro nuovoprogetto: parlaci dell’Associazioneculturale Vortice

L’Associazione è un centro di documentazione che serve araccogliere tutto quel materiale autoprodottodalla sottocultura punk dagli inizi in poi. Sitratta di materiale ormai per collezionistiche si trova solo alle mostre del disco acifre vertiginose, siccome questo materiale,che è composto principalmente da dischi maanche da fanzines (tantissime) cassette elibri, rappresenta un patrimonio di grandeimportanza che è un peccato lasciarenell’oblio ho deciso di fare in modo che fossefruibile e a tutti. Esiste un databaseconsultabile in sede nel quale si possonovisionare le immagini e ascoltare i pezzi. Almomento si parla solo di punk italiano ma infuturo il discorso si allargherà a quellooltralpe a partire dai paesi menoconvenzionali come Finlandia o Spagna oIslanda, ma il lavoro è immenso e procedo pergradi oppure su richiesta.

Quali sono i gruppi Italiani che secondo te hanno lasciato un segno nella storia del Punk?

Negazione,Wretched, Cheetachrome Motherfuckers, in primoluogo, non vorrei peccare di modestia ma anchei RAF Punk hanno fatto la loro parte se nonaltro per l’impostazione politica e perl’innovazione musicale. Poi ci sono moltigruppi che forse non hanno influenzato lascena odierna ma è un peccato perché eranofantastici: Contrazione, Franti, Rivoltadell’odio, I refuse it ecc.

….e quelli stranieri?

Vado in ordinedi tempo: Damned, Sex Pistols e Sham 69, perl’impatto immediato, poi ci sono quelli chehanno aperto la scena americana, primi fratutti i Germs e i Black Flag, continuo con iCrass ai quali sono molto affezionata perchéci hanno permesso di crescere anche se nessunoè perfetto! Non posso omettere gruppi che hoamato tantissimo come gli U.K. Subs e iDischarge e poi saltando di nuovo negli USAciterei i Dead Kennedys (mitici) i D.O.A  epoi penso di avere sicuramente dimenticatotonnellate di gruppi che mi fanno palpitare alsolo pensiero.

.Hai fondato l’Attackpunk records,etichetta che ha prodotto i primissimi dischipunk con gruppi  come Raf Punk , Bacteria,CCCP e molti altri… come è nata l’ideadell’etichetta, cosa vi ha spinto?

Ci spinse lanecessità, il fatto soprattutto che nessunaetichetta ci avrebbe mai fatto incidere esiccome “Volli, fortissimamentevolli” farseli da soli fu l’unicarisposta logica.

Autoproduzione quindi, e delle major … cosane pensi…

Penso che sia ora di rispondere alle major sostenendo leautoproduzioni perché è meglio essereprotagonisti attivi che fans passivi, anche senon sono più per lo soluzioni drastiche, cisono cose che meritano di essere ascoltateanche tra quelle prodotte dalla mega industriadiscografica.

Cos’ è il punk per te oggi e cos’è statoallora?

Oggi mi sentoancora di condividere in pieno il punk è lacosa migliore che sia uscito da questo secoloche è andato dopo il dadaismo, allora peròè stato qualcosa di totalmente coinvolgente esoprattutto di movimento mentre adesso lo vivomolto più individualmente anche se coninternet qualcosa sta cambiando.

..Raf Punk… qual’è il più bel ricordo che hai della Band?

Ricordo unbellissimo inverno a Londra nel quale dovevamosuonare nei vari centri sociali e provavamoandando in giro con la batteria sulportapacchi della mia Dyane. e Poi andammo daiCrass che ci ospitarono per una notte e ciaiutarono a spingere la macchina che cilasciava sempre a piedi e una volta ci aiutòpersino il batterista dei Dead Kennedys,quello nero. E poi ho tanti ricordi soprattutto di situazioni difficili, cisuccedeva di tutto, freddo e fame e botte cheperò adesso risulatano piacevoli perché unosi guarda indeitro e può dire: – Ho vissuto!-

…hai anche brutti ricordi quindi…

I più brutti riguardano i dissapori interni, i conflitti con la scena interna diciamo, soprattutto congli altri gruppi di Bologna ma più di tuttole noisissime riunioni, sono diventataallergica. Ci fu un periodo, quello checoincise con l’organizzazione delle caseoccupate dove invece di andare al bar sifacevano riunioni a tutto spiano e si parlavamale degli assenti e al solo pensiero mi sentomale.

.Nel sito dell’ A.C. Vortice c’è una sezione dedicata ai libri… i 3 titoli che consigli?

Quello di JaneCounty: Man enough to be a woman, quello diPenny Rimbaud, Shibboleth e quello di Scozzari,Prima pagare, poi ricordare.

Hai altri progetti per il futuro…?

Con la musica ho chiuso, è stata una necessità, una volontà di farcela che però non era supportata da unanaturale inclinazione. Stavo scrivendo unlibro, un’autobiografia quando ho dovuto farpartire il progetto Vortice e così hointerrotto ma vorrei finirlo, magari metto inrete quello che ho già scritto e ogni tantovado un po’ avanti.
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