Ciao ragazzi e bentornati! Come state?
Ciao a te. Togliendo i grossi cazzi che la vita ti pianta nel culo… diciamo che tutto sommato stiamo bene!
Presentatevi, chi sono gli Azione Diretta oggi?
Gli Azione Diretta oggi, come ieri, sono cinque persone che condividono una passione per il punk e la voglia di girare il mondo suonando e gridando la propria rabbia da sopra un palco, gli Azione sono sostanzialmente cinque amici che condividono tutto quello che possono, senza troppe pretese cerchiamo di fare musica seguendo i nostri gusti e cercando, nel nostro piccolo di contribuire, ad un arricchimento della scena punk e vogliamo farlo tenendo fede ai nostri ideali e alla nostra mentalità.
Raccontateci (se vi va ovviamente) cosa vi ha portato allo scioglimento dopo quella bomba di split
Diciamo che dopo lo Split con i Frangia Violenta di Torino abbiamo avuto una buona risposta di gradimento nella scena, quindi abbiamo girato molto in Italia e si stava iniziando a ricevere proposte di live anche all’estero; ma dopo un paio di anni abbiamo visto che i cinque ragazzi che componevano allora la band non avevano tutti lo stesso trasporto nel portare avanti il progetto. Inoltre ci fu un lutto che ci segnò particolarmente, Riki che era uno dei ragazzi della Crew venne a mancare, di certo questo avvenimento ci segnò profondamente.
Per queste motivazioni si decise di mettere in pausa gli Azione Diretta, aspettando tempi migliori se ce ne fossero mai stati.
I tempi migliori pare siano arrivati, cosa vi ha spinto a ripartire dopo tutti questi anni?
Ciski (basso): per me e per Manu quella degli Azione è una storia che non si è mai interrotta, credo non ci sia stata un’ora passata insieme in cui non si sia parlato di quel nostro gruppo e delle serate folli che abbiamo passato inseguendo questa passione. Poi un giorno io organizzai un pomeriggio di Live in un locale del centro storico al quale parteciparono Plakkaggio HC, Jenny Woo, Path Ato (amico da sempre) ed il live set venne aperto dai Paul Gascoigne, band nella quale Manu suonava il basso. Stavamo fuori dal locale e ci si avvicino il grande Kranio, un ragazzo molto conosciuto nella scena skinhead italiana e ci disse “Quando cazzo la fate la reunion degli Azione Diretta, dovete ricominciare, avete lasciato le cose a metà” diciamo che queste parole sono state la spinta che ci ha fatto guardare l’un l’altro negli occhi e dire “Ma che cazzo aspettiamo, è ora di buttare fuori tutte le parole che ci son rimaste a mezza gola… Andiamo!”
Poto (voce): da quel pomeriggio per i seguenti 3-4 mesi le nostre menti sono state completamente occupate dal ragionare su come e se ricominciare, i rapporti con gli altri elementi degli Azione si erano sfilacciati, tra chi stava all’estero e chi non sembrava intenzionato a voler risalire su un palco, abbiamo allora colto l’occasione per dare “spazio a giovani” abbiamo contattato Demo (chitarra) per suonare la batteria, ma ci disse che non se la sentiva e che da poco aveva iniziato a suonare la chitarra…preso! Contemporaneamente contattammo Sparky (chitarra), un ragazzo che vedevamo da anni, nonostante la giovane età, frequentare i concerti e gli spazi sociali e ci sembrava assolutamente adatto come attitudine per ricominciare il progetto, lui ci propose Roberto “Bob”, un batterista col quale stava suonando in un progetto di improvvisazione punk e così gli Azione erano di nuovo pronti ad entrare in sala prove, annusarsi e capire se il clima per ricominciare fosse quello giusto.
Fu così che a fine 2015 annunciammo il nostro rientro sulla scena, arrivarono le prime proposte di date e per 2 anni abbiamo viaggiato alla velocità di uno/due live al mese.
Poi per problemi di lavoro Bob ha dovuto lasciare il progetto, ci siamo ritrovati senza batterista ma la strada degli Azione Diretta si è incrociata con Fabio Fast, anche lui giovane ed appassionato di musica punk… ed eccoci qua!
Io sono sempre dell’idea che una reunion ha senso solo se la band in questione ha ancora qualcosa da dire, non trovate?
Per noi è stato così… sentivamo di poter dare ancora tanto sopra un palco!
Ma non ci piace neanche considerarla una reunion la nostra, è stata solo una lunga pausa. Negli anni di “inattività” abbiamo continuato a frequentare la scena e scrivere canzoni, che spesso rimanevano macchie di inchiostro su un foglio o note che rimbombavano nella testa… ed ora finalmente tutto sta prendendo di nuovo forma.
Avete fatto un bel tour, com’è stata l’accoglienza dei kidz?
Si abbiamo suonato molto negli ultimi anni è l’accoglienza è stata ovunque al Top, un calore che non ci aspettavamo. In questi anni di pausa avevamo avuto la percezione che gli Azione Diretta, nel loro piccolo, avessero lasciato il segno, ma poi te ne rendi conto veramente soltanto nel momento in cui sali sul palco e vedi che cori e pogo partono esattamente come 15 anni fa.
La scena di adesso rispetto a 15 anni fa: io dico sempre che oggi non siamo messi male, anzi! Grazie a tante nuove realtà che hanno voglia di fare e di sbattersi credo che in futuro potrà solo migliorare, anche se chiaramente non sono sempre tutte rose e fiori, cosa ne pensate?
Sentiamo spesso dire che la scena è morta, noi non lo crediamo, notiamo si che è molto diversa, ma le cose cambiano ed evolvono, ed il fatto che siano migliori o peggiori crediamo che sia una percezione individuale dettata dai propri vissuti personali.
Di fatto è la società in generale ad essere cambiata e con essa anche le dinamiche relazionali interne alle varie scene musicali, sottoculturali e contro-culturali, su questo un ruolo fondamentale lo hanno senza dubbio giocato i Social Network, hanno profondamente cambiato il modo di rapportarsi all’altro, per certi versi hanno accorciato le distanze fisiche, per altri hanno allontanato gli individui dalla necessità di doversi confrontare di persona… ma come dicevamo questo è vero nella società in genere, chiaramente in un contesto come quello della nostra scena musicale ha avuto dei risvolti assolutamente non secondari.
Ma come dicevi tu ci sono molte realtà che hanno voglia di fare, penso ad esempio ai Bologna city Rockers, piuttosto che ai ragazzi della Tuscia, a Roma la scena appare abbastanza frammentata ma con tante realtà valide che cercano di combinare musica ed impegno politico, anche in Toscana si respira una certa “frizzantezza” ci fermiamo qua ma potremmo continuare per un bel po’. (io ci aggiungo voialtri di Wild Attitude, eccheccazzo!!! ndr.)
Non ci piace sentire i lamenti di chi dice “eh si ma gli anni ’90”, “eh si ma gli anni 2000” “non c’è più speranza per questa scena”. Quando c’è qualcosa che non va bisogna tirarsi su le maniche e FARE! Anche a Perugia la scena ha avuto una grossa flessione rispetto agli anni 2000, ci siamo resi conto del vuoto ed abbiamo tentato di colmarlo creando il collettivo “Wild Attitude” (appunto, ndr.), in un anno e mezzo abbiamo tirato su circa quindici live ed abbiamo avuto sui nostri palchi una quarantina di band. Insomma, stop lamentele e pedalare se c’è qualcosa che non ci piace.
Mi ricordo il live al Baraonda di due anni fa, energia da vendere e, nonostante siano passati tanti anni, tutti conoscevano i pezzi a menadito, che effetto vi ha fatto?
Si ce lo ricordiamo bene anche noi! E’ sempre bello vedere che vecchi amici e nuove leve siano insieme abbracciati a cantare testi scritti anni fa, in qualche maniera credi di aver lasciato un segno e questo ti riempie il cuore e ti da la spinta per continuare.
So che a breve ci sarà una bella novità, cosa ci raccontate?
Finalmente dopo mille sfighe e duemila peripezie abbiamo concluso le registrazioni del nuovo disco, 13 tracce in cui abbiamo messo tutto quello che potevamo, in questi giorni le tracce saranno disponibili on line ed il 23 marzo faremo questa presentazione presso il Rework Club a Perugia, dove metteremo in vendita sia il CD che l’LP.
Per questo disco abbiamo avuto l’onore di collaborare con tante belle persone, da Steno dei Nabat a Gianmarco dei Five Boots, da Puccio e Patato degli Automatica Aggregazione a Max dei Diario di Bordo.
Il supporto più grande lo abbiamo avuto dal Trave, il nostro fonico di studio che ha messo una passione totale nel registrare questo disco, è praticamente diventato il sesto degli Azione Diretta. Il disco uscirà per Anfibio Records ed è doveroso il ringraziamento a Christian Bolzoni per la fiducia e l’amicizia dimostrata.
Sarete da soli il 23 marzo durante la presentazione del disco?
Assolutamente no! Questo album è stato frutto di un processo collettivo e tale deve essere anche il live di presentazione, quella sera condivideranno con noi il palco i PRESSA ragazzi che conosciamo da poco ma dei quali ci siamo innamorati sia musicalmente e coi quali sta nascendo un bel rapporto di amicizia, i DIARIO DI BORDO che sono stati con noi il giorno del nostro primo concerto di rientro sulla scena a Roma nel 2016 e coi quali è nato un qualcosa che va ben oltre la musica, ed infine ci onoreranno della loro presenza con una “reunion” assolutamente temporanea gli AUTOMATICA AGGREGAZIONE fratelli da sempre, gente di provincia come noi, gente di spessore.
Sul palco con noi ci sarà anche un ospite d’eccezione a rappresentare i Five Boots, gruppo che nella scena cittadina ha avuto una rilevanza eccezionale!
Vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato, spero di rivedervi presto! OI!
Siamo noi che ringraziamo te! Daje Forte! Gimo Freghi!–