Scrivo il niente: è fuori già da un po’ ed ha ricevuto recensioni positive da tante zine, quindi non vi dico niente di nuovo se penso che sto disco sia un gran bel lavoro, punk rock bello potente e ben piazzato su solide basi gettate dalla band ormai 20 anni fa, ma che dimostrano di non aver paura a strizzare l’occhio a qualche divagazione tecnica che si scosta dai sacri tre accordi.
Parlando delle tracce trovo che la band abbia trovato un buon equilibrio tra rabbia e poesia, affrontano argomenti diversi con grande enfasi, storie toccanti che meritavano un giusto tributo e pezzi più ringhianti e politici, che abbracciano il punk stradaiolo, ma sempre con naturalezza e senza forzature, insomma dentro ce n’è per tutti e se devo essere sincero, pur non essendo il mio genere prediletto me lo sono ascoltato ben volentieri, segnalo “Genua Abscondida”, il pezzo che per mille motivi mi ha colpito maggiormente, ma anche “vicolo miracoli” è una bomba.
Molto buona la produzione del disco, registrazione cristallina e suoni ben definiti, va dato sicuramente merito alla band che sa suonare e arrangiare bene i pezzi, ma insomma si sente che dietro al mixer si dati da fare.
Il disco prodotto grazie alla collaborazione tra Duff Records, Gasterecords, Ostia Records, Burning Bungalow, Professional Punkers, Scatti Vorticosi e Last One To Die.
tracklist:
01. abisso (feat. Olly Riva – Shandon, The Magnetics)
02. il cielo è qui
03. 13 gennaio
04. l’epoca dei robot
05. scrivo il niente
06. montagne e maree
07. Genua Abscondida (feat. Carlame – Discomostro)
08. vicolo miracoli (Sax di Simone Garino)
09. Roussau
10. addio all’Occidente
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Quarantena